fusillo

"Un po’ come quando vidi la "Stanza del figlio". Più guardavo Kim Rossi Stuart..." ---> Mi sa che ti sbagli con Stefano Accorsi... Bravo comunque il Celestini.

"... o alle arie d'opera riscoperte e magistralmente eseguite in forma di concerto da Cecilia Bartoli." ---> A quanto pare ai melomani-loggionisti la Bartoli piace poco: (http://ilcorrieredellagrisi.blogspot.com/2010/07/norma-di-bellini-by-cecilia-bartoli.html )

@Nevruz: E chi cavolo è Fusiilo?!?

@Nico63: "la prima volta che ho sentito "Desertshore" di Nico (il mio nick e' ANCHE un tributo a lei) mi ha fatto venire in mente (e donato simili emozioni) Hildegard von Bingen. Bum!" ---> Eh, dai, c'ho quasi preso.:-) E dato che lo citi, sarei curioso di sapere quali associazioni ti vengono in mente mentre ascolti Burzum ma non te lo chiedo perchè ho paura della risposta. Scherzi a parte, ovviamente tu puoi sentire nella musica di Tizio, di Caio e di Sempronio, quello che ti pare, ci mancherebbe... Però c'è un problema di forma (musicale, eh, mica parlo di buone maniere) che, a mio avviso, anche esprimendo le proprie impressioni personali, non può essere dimenticato e che pone classici e rockettari in genere a distanze siderali. Gli accostamenti fatti da te e da Madama mi paiono quindi forzati, fuorvianti e anche inutili. Si insomma, è bene non volgarizzare la classica, come ha detto qualcuno ma vale anche il discorso inverso: il Rock ha la sua bella dignità, mischiare le carte porta solo confusione e fraintendimento e a volte genera pure dei mostri come ho già detto nel mio primo intervento... Ciao e ciao anche a Odradek e a tutti gli altri.

"Sia lode a lui, all'Amadè, primo vero "punk nello spirito" della storia." ---> Già, punk nello spirito e metallaro nel corpo...

"Quanto alle atmosfere cupe proto-dark proto-doom proto-folk apocalittico etc. etc., segnalo oltre al gia' citato Wagner (in primis il Parsifal, per non dire del finale del Tristano e Isotta), Gustav Mahler, in particolare la Nona Sinfonia e i Kindertotenlieder." ---> Tra un po' vien fuori che la musica dei Devo è influenzata dall'opera di Josquin Desprez....

Boh, forse perchè poi alla fine Allevi diventa davvero un compositore classico... Questo modo di affrontare i classici genera poi dei veri e propri mostri. Un esempio è il "Rigoletto" televisivo trasmesso a inizio Settembre dalla RAI e mandato in mondovisione. Sembrava una fiction tipo distretto di polizia o robe del genere. Un sacco di primi piani sulle smorfie, sul sudore e sugli sputazzi dei cantanti. Un duca di Mantova che sembrava uno dei ragazzini della De Filippi (peraltro sempre in affanno e madido di sudore), un Placido Domingo fuori ruolo ecc... Il tutto magari per avvicinare i giovani alla lirica... Ma per cortesia... E a realizzarlo è stato Marco Bellocchio, eh, mica un pirla qualunque...

A me invece non frega un tubo del Baricco uomo. I suoi libri fanno comunque cagare. L'ultima volta che l'ho visto in TV? Lo scorso Dicembre da Fazio in uno speciale dedicato alla "Carmen" che ha aperto la stagione della Scala. Ospiti: Barenboim, Abbado e Pollini. Bellissima trasmissione peraltro. Poi però è arrivato Baricco per raccontare la trama dell'opera di Bizet. La raccontò da cani.

Boh, io ho visto i due Batman e The Prestige. Tre brutti film. "The Prestige" poi è proprio una boiata.