Jimmy Wayne ”Jimi” Jamison (1951-2014)
In us we all have the power
But sometimes it's so hard to see
And instinct is stronger than reason
It's just human nature to me
I’ll be ready
Don’t you fear
Forever and always
I’m always here.
Nel giro degli ultimi 5 anni, i cultori del rock adulto hanno dovuto assistere impotenti alla scomparsa di B. Walker, F. Frederiksen, A. Fritsch, J. Jamison: dando prova di un realismo eroico di tratto jüngeriano, pure trasposto dalle “tempeste di acciaio” alle sofisticate atmosfere statunitensi da inoltrata nottata metropolitana. Altri luoghi, altri tempi, altre guerre. Dell’ultimo crooner menzionato, di diritto nella “top five” dei vocalist AOR, oggi ricorre il quarto anniversario (il dies natalis occorse il 1/9/2014); Jimi fu, tra l’altro, singer dei leggendari Survivor tra il 1984 ed il 1989 (oltre che tra il 2000 ed il 2006, e dal 2011 fino alla improvvisa, ed improvvida, dipartita verso le sfere celesti): epoca d’oro di uno stile metamusicale che ancor oggi molti rimpiangono, spesso rifugiandosi -- per scomposta ma umanamente comprensibile reazione -- in un intimismo solo eticamente provvidenziale.
Uomo verace del Mississippi, probo ma non succube della retorica abolizionista, Jimi non negava mai un autografo o una pacca sulla spalla agli innumerevoli fan: neppure all’ultimo dei garzoni da salotto postatomico. Avrebbe sorriso, riteniamo, anche all’orripilante Saviano, se avesse avuto la sventura di incontrarlo.
Chi, ci chiediamo retoricamente tra il trasognato e l’ossequioso, non ha almeno una volta versato una lacrima auscultando le sue maschie, preziose romanticherie in “The Search Is Over” (n. 4 USA; video patinatissimo eppure di sottile autenticità), “I Can’t Hold Back”, “Man Against the World” (splendida glossa filmica, ad omaggiare l’ingenuo titanismo a stelle e strisce), “Burning Heart” (n. 2 USA, nella colonna sonora di “Rocky III”: Stallone sostenne di aver alzato 40 kg più del solito, solo odendone in lontananza lo stentoreo refrain, che incredibilmente coincide con la strofa), “I’m Always Here” (tema del clamoroso, avveniristico per i tempi, “Baywatch”), “Desperate Dreams” (riff e dialogo chitarra-tastiere che sostiene ex nihilo ogni incontro galante degno di codesto nome), “Rebel Son”, “It’s the Singer Not the Song” (sorta di manifesto programmatico per teoreti dello chic rock), “Ever Since the World Began” (tema di “Sorvegliato Speciale” – rivoluzionario blockbuster di Stallone: perché col negro inflessibile ma misericorde --, che fece impazzire l’antico, ma già lobotomizzato sodale nipponico), o anche nella struggente “Across the Miles”: magari solcando la 101 tra la California e l’Oregon, terre di elezione dei commoventi “Goonies” e dell’epico, protofascistico “Mercoledì da Leoni”?
Con la morte di Jimi, crediamo, si pone un pregiato sigillo su tutto un universo simbolico – estetico prima che sonoro: etico-antropologico e poietico, dunque, prima che musicale -- ormai ermeticamente conchiuso. Con Gramm mezzo malaticcio, Perry blandamente tornato ai fasti del buon tempo antico, Free segretaria di banca gendericamente modificata e Mardones ridotto ad una larva (abita, si vocifera, una baracca tra i metalmeccanici della periferia della stolida Syracuse), ora qualcuno si dovrà pur prendere la briga – e con questa la responsabilità esiziale -- di fare la storia del rock adulto: sussumendo, in tal modo, il mistero della storia nella fuggevole diacronia di una epoché attraversata e risolta per iatum. Epperò, in ultima istanza e come già il valente Rocchi sostenne a suo tempo, la realtà non esiste. Essa è il languido sogno di un camaleontico, malevolo trickster, che alcuni si ostinano a scambiare per demiurgo (conferendole così una insussistente dignità ontologica): una sorta di riverbero immaginale, tutto formalmente concentrato negli anni ’80 (in specie, lo rammentiamo per chi non se ne sia ancora avveduto, tra il 1984 ed il 1987/1989), e materialmente nei vinili accatastati in mansarde, ripostigli, anfratti ubiqui e volatili.
Jamison riposa a Newport, Ms, prossimo ai luoghi natali. The search is over, Jimi.
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