Camel - Earthrise
Magici fino a Moonmadness. La fase successiva, un pò troppo soft (la maggior parte dei pezzi poteva uscire da un disco degli America) la sintetizzo con tre pezzi che potevano stare benissimo su Moonmadness in quanto a sound (Echoes di Breathless, Tell me di Rain dances e Ice di I can see your house
...Nude e Stationary Traveller troppo leggeri)
 
Terry Riley - Performance One - Part 2
Altro che la techno e i rave!
 
Cabaret Voltaire - Western Mantra
La traccia che sintetizza il noise industrial sviluppato dopo i magici albori e il sublime Mix Up (soltanto "Capsules", "Eyeless sight" e "On every other street" sono i pezzi minori). 20 minuti perfetta di ossessione, bis che non riusciranno a fare le statiche "Red Mask" su "Red Mecca", "Sluggin for jesus" o "This entertainment" su "The voice of america". Per non parlare di quando hanno iniziato a fare pezzi Body music con lo stesso ritmo di Sensoria.
 
Suicide, "Che"
La traccia preferita insieme a Ghost rider, Rocket USA e Frankie (ovviamente)
 
Atomic Rooster - Banstead
I primi due album sono perfetti. Dal terzo in poi mi aspettavo robe cazzute ma trovo meno dark prog e più rock standard.
 
Nektar - Countenance
Pink Floyd? Nah!
 
Nektar - Astronaut's Nightmare
Vi presento un'altra band con un sound delizioso: un prog direttamente da Andromeda, pennellato di space e symphonic. Tre album meravigliosi.
 
Quella Vecchia Locanda - Un giorno, un amico
Lavoro più difficile dell'esordio ma ugualmente affascinante.
 
King Crimson - Larks' Tongues In Aspic, Pt. III
Discipline è un capolavoro, si sà. Beat e Three, però, non mi fanno impazzire quando i Crimson si "abbassano" al formato canzone (una specie di Talking heads post Speaking tongues...vedi Model man, Man with an open heart, Heartbeat...). I capolavori che proseguono sulla magia di Discipline sono Neal and jack and me, Sartori in tangier e Waiting man su Beat, mente su Three vanno in gloria la titletrack, Sleepless e Larks 6. Dopo questo album si arriva agli anni 90 del neo prog, agli ennesimi rifacimenti dei riff di Red e Larks e delle distorsioni pseudo metallose, tutte robe che mi deprimono a dir poco.
 
Cabaret Voltaire - Expect Nothing
Speciali agli albori e con l'esordio Mix Up. La successiva sequenza Voice of america - Red Mecca intraprende quel noise che solo ai Chrome è riuscito divinamente. "2X45" fallisce nel replicare il jazz noise dei Clock DVA di Thirst. Per non parlare della piatta Body music inaugurata da "The Crackdown".