Green Day - American Idiot [Official Music Video] [4K Upgrade]

Tutti a scassarmi la minchia perché non ho voluto vedere l'inutile pareggio dell'Inte, che mi dicono aver fatto una grande partita.
Non dubito sia stata belísima: vedrò in streaming. Ma non c'è più la regola avulsa del goal che vale doppio fuoricasa: quindi questo è come uno zero a zero.
A voi piace? Ammé no.

Ma quando vedo il ragazzino (Lamine) col frico in testa, penso ai Rivera, ai Maldini e - tanto per dire un ambrosiano - Beppe Bergomi.
Gente che ha fatto la storia!

Ma qua in itaglia i giovani li mandiamo a "maturare" altrove, aspettando che diventino vecchi.

Ripeto: un trentenne, esperto & integrato, non penserebbe mai di fare quello che fa un ragazzino sfacciato & insolente: avrebbe paura di sbagliare.

Il Futból è anche filosofia, oltre che scienza.
Parola di Osvaldo Soriano.

Ah: ero indeciso - a proposito dell'incosciente ribellione giovanile - tra questo e "Sunday Bloody Sunday", ma ci potevo anche mettere i Tallkin di "The name of This Band".
Ma son tutte cose di noi vecchi che ci piace fare le cose con le mani, quando proprio è necessario.
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Il bello è che io - che sono vecchio alchoolizzato e incapace di fare un cazzo oltre che scrivere, disegnare, suonare e pigliarmi per il culo - non avevo capito il significato di questo termine: credetemi!

Mi chiamo - lo sanno tutti - Marco Maranzana, e volevo comprimere in McMaranza. McEnroe (a sua volta contratto in mac) e Maranzana.

Ma il bieco debbasio dell'epoca ancora in stato di virgulto, o forse la mia imperizia tecnica, mi hanno costretto a scrivere "macmaranza" tuttoattaccato.

Il che vuol dire che nessuno - specie uno - ha pensato che le cose e le persone raramente sono così idiote come lui crede che siano, mai considerando sé stesso: ci mancherebbe.
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Il Clinto ha il suo perché.

Ps. I furlani capiranno il doppio senso: degli altri mi dispiaccio della loro ignoranza, ma non ci posso fare nulla.
Discanto (Live Vol. 2 Version)

Amo DeBaser.
E farò una congrua (spero) donazione perché mi pare che qui ci sia gente curiosa, intelligente, sesquipedale.
Poi, c'è sempre quello (maschile sovraesteso) che vede sé stesso come il centro del proprio universo del cazzo.
Non ci si può fare nulla.
Edoardo Bennato - È Stata Tua La Colpa

Al mio "amico" @[withor]
che so apprezzare questa ed altre cose che non sono esattamente nelle mie corde.
La gentilezza, l'intelligenza, la consapevolezza della propria ironica (fasulla) ignoranza secondo me lo rendono un essere speciale.
Ed io avrò cura di lui.
Laura Pausini - La Solitudine (Official Video)

Siccome i fasci non mi fanno cantare bellaciao, spero apprezzino questo capolavoro (oggi è anche - soprattutto - il mio onomastico) della loro sodale romagnola del cazzo.
Mi aspetto un duetto con povia al Tg1 della sera.
CREDEREOBBEDIRECOMBATTERE!
Ivano Fossati - Carte da decifrare

Cos'è la Briscola?
Un giuoco, forse. Per voialtri
Ma per noi furlani è molto di più.
Noi siamo gente da tresette, scopone scientifico, bestia, sett'emmezzo e quant'altro: ma la Briscola ci spiazza: ché sono, appunto, carte da decifrare.
Se non ti viene la carta puoi essere bravo quanto vuoi, ma se quando ce l'hai perdi vuol dire non che sei un coglione, ma che l'avversario è più bravo di te.

Ieri sera primo posto (io & il Lele): lui una latta da 5 litri di olio maremmano, io ho optato per un Kg di pecorino Sardo.

Spesa d'iscrizione? 5 euri!

Ah: non ha valenza, tuttociò: voi non vi preoccupate d'altro se non di voi stessi.
link rotto

Gliel'ho prestata io: identica alla mia, credetemi.

Ah: però la donna della mia vita rimane sempre la Lead II.
LA MIA Lead II.
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... mentre inganno la mia solitudine, a Udine...
Ti Ricordo Ancora

Deluso infinitamente dalla violenza che nulla sfugge, metto questa cosa che sarà scambiata, visto il livello trogloditico dei maestrini, per una mia appartenenza al genere omosessuale.

Mi spiace che, anche qui, l'odio per ciò che non si capisce la faccia da padrone.
Umberto Tozzi - Gloria

La più grande delusione della mia vita, DB, dopo i cugini di campagna senza il cantante morto.
Pensavo fosse amore ma, come sempre...
Grande testo di Bigazzi, per chi ci arriva.
"Janis Joplin entrò in un bar di San Francisco una sera del 1967, senza pretese, indossando i suoi caratteristici occhiali rotondi, i ricci ribelli che le incorniciavano il viso. Nessuna grande entrata. Nessuno la riconobbe ancora. Poi salì sul palco, afferrò il microfono e, non appena la sua voce squarciò l’aria, l’intera stanza cadde nel silenzio. Un lamento rauco, straziante, riempì lo spazio, tagliando il chiacchiericcio e il tintinnio dei bicchieri. Grezzo, indomabile, elettrico. Un attimo dopo, la gente era in piedi, alcuni piangevano, altri restavano immobili. Janis non si limitava a cantare. Sanguinava nelle sue canzoni. Quella notte lasciò il palco con una nuova reputazione: la donna che poteva ammutolire una stanza con il suo dolore.

Nata a Port Arthur, in Texas, crebbe sentendosi un’emarginata. Amava il blues: Bessie Smith, Lead Belly, Ma Rainey, mentre la maggior parte delle ragazze della sua età ascoltava le hit pop. Al liceo fu vittima di bullismo per il suo aspetto, chiamata con nomi crudeli, lottando per trovare il suo posto. Già da adolescente, si rifugiò nella musica, sgattaiolando nei negozi di dischi per comprare album blues. Una volta scrisse sulla parete della sua camera: “Un giorno, capiranno tutti.”

La sua fuga fu Austin, dove scoprì la scena folk e blues locale, suonando spesso in piccoli locali con la sua chitarra. Ma la sua voce, troppo grande, troppo ruvida, troppo piena di dolore, non era facilmente classificabile. Quando si trasferì a San Francisco nel 1966 per unirsi ai Big Brother and the Holding Company, era ancora un’artista timida e ansiosa, che beveva Southern Comfort per calmare i nervi prima di ogni concerto. Ma quando cantava, qualcosa di grezzo e incontrollato prendeva il sopravvento. La prima volta che si esibì con Ball and Chain al Monterey Pop Festival del 1967, Mama Cass fu ripresa dalla telecamera, sbalordita, mentre sussurrava: “Wow.” Janis era esplosa sulla scena.

Dietro le urla, le perline e le appariscenti boa di piume, c’era una donna che bramava accettazione. La sua voce profonda e la sua risata sfrontata, impregnata di whisky, la facevano sembrare sicura di sé, ma portava sempre con sé una solitudine profonda, tagliente quanto la sua voce. Si innamorava follemente, spesso amando troppo e in modo sconsiderato. Quando amava, si gettava completamente, che fosse per un musicista, un roadie o un amore fugace di una notte. Una volta scrisse: “Sul palco, faccio l’amore con 25.000 persone, poi torno a casa da sola.” Il che dimostra quanto sentisse profondamente la connessione con il suo pubblico.

Desiderava ardentemente una conferma, specialmente da coloro che un tempo l’avevano derisa. Quando pianificò di partecipare alla sua riunione del liceo, voleva tornare come un simbolo di successo. Arrivò a Port Arthur su una Porsche psichedelica, vestita in pieno stile rockstar, ma le vecchie ferite si riaprirono subito. Non fu celebrata. Era ancora un’estranea. Quella notte bevve fino all’alba.

La sua vo
Joni Mitchell - Goodbye Pork Pie Hat

Non so, contrariamente a certi idioti violenti che impazzano qui come altrove, come si possa sopportare la deficienza assoluta.
Evidentemente sono io che sbaglio, mai i maestrini.
Vai a pigliartela nel culo pezzo dimmerda.
Hai vinto tu: mi hai cacciato da qui.
Di respirare la tua aria di secondino proprio non mi va'.
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Per fortuna, tranne i sampdoriani i milanisti e, su tutti, i gobbi c'è gente che della sua città tiene la parte giusta.
Fossi di Bergamo adorerei la DEA, ma purtroppo la frenata delle mie mutande è nerazzurra dalla nascita!
“Radio Linetti” Linus e Albertino teatro Alcione Milano 09-05-2024

Continuo a dissociarmi dalla schermata iniziale ma ormai credo non abbia importanza.

Ma quello che vorrei dire di questo... direttore? È molto semplice.
La mediocrità.

Che marzullianamente, purtroppo anche qui, attraverso squallidi personaggi incapaci di amare altri che sé stessi cercando di passare per esseri umani come fosse il massimo dei pregi ma senza vedere i propri difetti, continuano ad esaltare.

Chi sa fare queste cose sa che ho già raccontato quella di Peter Gabriel.
Lui - il Moffetta - non aveva idea del fatto se avesse suonato bene o male: l'ha chiesto a Faso.
Joni Mitchell - Goodbye Pork Pie Hat

Ripeto e ripeterò ostinatamente che la pagina iniziale fa cagare.
Poi se qualcuno vuole adorare LA dea lo faccia.
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Continuo, in direzione ostinata & e contraria & pare monomaniaca la mia solitaria battaglia contro la schermata iniziale di DB.
Quanti soldi vi devo dare per comprarvi e abbatterla?
Possibile non ci sia uno straccio di grafico che veda l'orrore?
Poi anche certi DeUtenti buoi mi vedono un blu quando è palesemente un viola. Lilla, per la precisione.
Mettete la tavoletta Milka sullo schermo e noterete che è identica.

Ma al poveromarco nessuno gli dà retta, nemmeno la sua mamma. Ahr ahr aut!
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Ma mi volete spiegare perché?
Sì, perché qui ci sono due sole spiegazioni: o è una cosa (in)voluta o non lo è.
Non me ne vogliate ma ripeto: questa cosa non si può vedere. A prescindere.