Billie Holiday - The Man I Love (Vocalion Records 1939)

Ma Billie sono io, vabbuò!
Solo che sono io che non mi amo: che sia per questo che l'adoro? Perché purtroppo sono eter(e)o, masculo e vattelapesca?
O perché la capisco?
 
What God Wants, Pt. III

Che Waters non sia il mio Browning alla marijuana lo sanno tutti, però mi è saltato fuori - per caso - questo disco dallo sterminato archivio musicale del mio iMac.
Non me lo ricordavo affatto: ai tempi l'avrò ascoltato sì e no un paio di volte, e allora ho deciso di prendermi un'oretta e mi sono sdivanato con le cuffie ben allacciate.
Partenza.
Non si sente niente, eppure il tempo è graficamente partito.
Dopo parecchi secondi si comincia a sentire qualcosa che sembra l'inizio di "Shine on you crazy diamond". Vabbè.
Poi ecco che schizzo in alto dal divano come un gatto flippato; alla prima nota lo riconosco, è LUI: non sapevo avesse suonato in questo disco!
Che è molto più interessante e complesso di quanto ricordassi, e che sto riscoprendo pian pianino...
Bravo Ruggero: a volte un po' scemo, certamente non un grande strumentista e nemmeno un gran cantante, ma sempre geniale.
 
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Appena visto per non vedere l'Inte perdere - normalmente - coi gobbi, di cui gli amici juventicoli sembrano abbastanza soddisfatti.
Io no dell'ex squadra ambrosiana: ma lo sapevo dall'inizio del campionato scorso che sarebbe finita male.
Ma questo non c'entra nulla: qui si parla del filmo!
Che è stato...

Ah, ma qui ci vuole una recensione! E io, lo sanno tutti, mi rifiuto di scrivere una recensione: potrebbe piacere a molti (come accade altrove) ma suscitare odio & raccapriccio - così per non saper né leggere né scrivere - in qualche sparuta minoranza che mi mette un brüt, a prescindere. Cosa che io non faccio mai, se non per sbaglio.

Ma è la storia delle nostre vite di persone sensibili, emotive, curiose, tolleranti ma fino a un certo punto.
Eh, quando questi qua sovrappongono la loro faccia a quella di chissà chi altro... Yuk!

Ps. E adesso conterò - @[G] permettendo - i minuti che mi separano dalla pubblicazione virtuale di questo mio ennesimo sfogo: mi sto rompendo veramente i coglioni; in generale.
 
Alberto Radius - Nel ghetto

A volte, lo so, non si capisce quello che non dico.
Ma non me ne frega un cazzo.
Qui trovavo divertente - negli anni di piombo - la versione di questo pezzo cantata da noi anarcoidi quando circolava la voce che il cadavere di Aldo Moro fosse stato ritrovato in fondo a un lago.
Ben prima che qualche imbecille facesse l'amore in tutti i luoghi.

"Eh no / io no ci sto / lasciatemi nel laghetto ancora un pò"

Gli anni, più o meno, di Faustò: suiicidiooòhoo sucidido; andare ancora lassù.
Non me ne vogliano - soprattutto uno - se questo album e questo pezzo sono rimasti nella mia memoria.
Ma quelli dopo non raggiungono i benvenuti tra i rifiuti.
 
Prima di continuare su YouTube

Si può definire un imbecille?
Certamente - a parte me che so di esserlo - un imbecille è chi crede che "gli altri" siano imbecilli: accusandoli peraltro dei suoi stessi difetti.
Non sto parlando di nessuno in particolare, anche se qualche coglione potrebbe pensare a sé stesso: cioè l'unica cosa che ama più di quell'idiota che lo guarda allo specchio la mattina.
 
Una notte in Italia (Live Vol. 1 Version)

Ci sono delle partite di pallone straordinarie: su tutte Italia - Germania 1970.
Stasera non è che abbia rivissuto la stessa stessa storia, che molti di voi non avevate idea di essere stati concepiti; ma lo stesso è stato divertente.
Gli ebrei non mollavano un colpo ma l'itáglia nemmeno: e se a Ringhio Gattuso non gli è venuto un infarto vuol dire che mi seppellirà.
 
Tom Waits - "Soldier's Things"
Piacerà a qualcuna, questo Tommasino dolce dolce?
 
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Noi siamo vecchi, Marco, e facciamo fatica a spiegare le cose.
Questo libro, per esempio, io l'ho letto a quindici anni, impararatomi da un professore di religione - poi spretato - che invece di dio ci parlava di Marx.
A quell'età si legge tutto, e si assorbe il senso senza pregiudizi: non per niente il primo libro che ho letto è stato "Ventimila leghe sotto i mari" a quattro anni.
Insomma quando cerco di spiegare che sono un anarcoide marxista molte persone non capiscono quello che voglio dire, perché è impossibile che riescano ad afferrare i miei dubbi, la mia piacevole solitudine, a Udine. Miao.
 
Atlantide (Live) - Francesco De Gregori

Vedete?
un tale mi racconta che ha problemi con sua moglie perché lei non l'ha mai tradito
Oibò mi chiedo. Perché codesta postura?
Poi, se ci pensate bene, la cosa è meno assurda di quanto sembri.
 
Atlantide (Live) - Francesco De Gregori
C'é una frase, qui, che mi mette in difficoltà cioè "Ditele che la perdono per averla tradita"
Un mio amico mi racconta - senza conoscere il pezzo - che lui si è disinnamorato di sua moglie perché non l'ha mai tradito: lo ritiene un insulto.
E io concordo con lui.
Le donne serie non possono stare con te, coglione.
 
Ohio - Crosby, Stills, Nash & Young (Music And Song Courtesy:Crosby, Stills, Nash & Young)

Sempre bisognerebbe leggere le cose senza pensare a chi le scrive.
Ma non è mai così: è per questo che molti fanno fatica.

Molte giovani mamme (ma anche padri ma io preferisco chissà perché le mamme) mi ringraziano quando cerco di far capire ai loro pargoli che insegnare a suonare una chitarra significa, anche, far conoscere una storia e contemporaneamente impararla ogni volta a sé stessi, più che ai mentalmente imberbi figli di questo tempo disgraziato.
E se non si capisce ciò è meglio dedicarsi ad altro, con i brillanti risultati che vediamo.

È il caso di questo pezzo.

Prima di spiegare le armonie vocali, la progressione degli accordi in Open di Crosby (ENORME!), le straordinarie sonorità che Neil tira fuori dalla sua anima più profonda, bisogna spiegare il contesto.

E qui è attuale!
Siamo ormai oltre a quella stupida violenza: ora è intelligente applicazione.

E molti ragazzi, e soprattutto ragazze (questione di intelligenza superiore), capiscono perché, prima di suonare, cerco di spiegargli PERCHÉ si suona.
E poi o mi mandano a cagare o mi mandano dei fiori.
Cosa bizzarra anzichenò, quest'ultima.
 
Jeff Beck - Pork Pie (From "Performing This Week Live at Ronnie Scotts")

Forse qui si vede, ché quello precedente era "rotto".
Ma se così non fosse lo trovate: "Goodbye Pork Pie Hat" Jeff Beck.
 
Neil Diamond- Dry Your Eyes (With The Band)

A un certo punto uno si stanca di parlare col nulla.
A parte qualcuno che, come sempre, si distingue.
 
Joni Mitchell -Furry Sings The Blues (Shadows And Light 1979) [Remastered]

Che succede quando si ascolta la Dea?
Innanzi tutto bisogna dimenticarsi di essere chitarristi e, se è possibile, NON guardare la mano destra che suona una semplice chitarra in Open (in Do minore Sus, in questo caso) come fosse un'arpa celtica.
Poi bisogna NON guardare i musicisti che sono con LEI.
Infine si deve per forza smettere di piangere: perché poche cose ti portano a capire il Jazz come ha fatto Lei.
Qui non è questione di tecnica o vattelapesca: solo le donne riescono a trasmetterti qualcosa che noi uomini non siamo semplicemente in grado di capire, perché per una cultura idiota rifiutiamo la nostra parte femminile, che nel mio caso ho sempre coltivato, pur essendo decisamente etero.

Lei, Billie (💓) Aretha, Annie e tante altre sono il mio immaginario.
Poi anche qualche maschietto: Jeff Beck su tutti. Lui aveva un approccio molto femminile sulla chitarra, come si dovrebbe evincere da un video che ho messo ma non so se @[G] me l'ha fatto passare, ché dovevo aspettare dieci minuti.

Purtroppo ho solo la lancetta piccola, nel mio ralogio.

Ah: scusatemi l'emoticon: non lo farò più.
Ma per Billie...
 
link rotto

Ma come cazzo si fa?
Avete per caso dei dubbi che questo se la gioca con Jimi e nessun altro?
Anche chi non sa nulla di chitarra vede la straordinaria postura della mano destra di Dio: indice sulla leva del tremolo, pollice, medio e anulare che pizzicano le corde, e mignolo che accarezza il potenziometro del volume, creando suoni che sembrano quasi un violino che suona al contrario.

Il pezzo, poi - lo conoscete VERO? - non è esattamente da chitarra da spiaggia.
A orecchio è uno dei pochissimi pezzi che non sapevo suonare: è stato il mio sassofonista che mi ha procurato, non so come, la partitura per chitarra.
Ripeto: sembra facile ma vi giuro che le note di Chazz Mingus non erano mai dove sembrava che fossero.
 
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Enrico pare non sia stato molto bene, ultimamente.
Qui parla, ed è, con Ian Paice.

Chi sia costui dovrebbero saperlo tutti, ma ormai noi vecchi alcoolizzati, stupidi droghati & pedofili sopravviviamo solo di ricordi: viva le gjióvani generrazzioni che non importa saper suonare o pensare!

Una volta, a Trento, suonava con una Cover Band dei Deep: lo fa sempre.

Immaginate di essere un batterista e Ian Paice suona il vostro strumento. Aggratis!!!

Poi - io ero lì - quello chiede una moneta; la punta col dito in una colonna del Bar dove eravamo e comincia a percuoterla con le bacchette, senza toccarla.
Non s'è mossa d'un centesimo di millimetro.
Ma non per fare vedere che è il batterista dei Deep Purple, ma perché si divertiva da matti!
Il batterista della Cover Band lì è letteralmente svenuto: a me è mancato poco.

Voi continuate pure a insultare noi SVDM: poi baciateci i coglioni.

Ah: il mio pezzo preferito di Enrico Ruggeri? "Il portiere di notte".
Che il @[withor] avrà messo un fantastiliardo di volte, io suppongo. Yuk!
 
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Molti - più qualcuno - non capiranno la tragedia di chi non sa cosa sia una Frasca in senso furlano.
Inutile spiegarlo agli integrati, agli esigenti, ai sofisti: essi vennero a disciplinare, a irreggimentare, a trattare a spintoni proprio quelli che erano emigrati nelle Frasche per non essere irregimentati, divisi, trattati a spintoni.

Non scriverò mai una recensione; ma non perché non potrei, bensì perché sono un bianco animale paziente, come il deserto. In attesa che la vostra civiltà crolli, come tutte le altre.

Il mio (rip) amico Tellio nel 6 maggio del 1976, durante il terremoto, stava con il "titolare" a Gemona (praticamente poi - con Venzone - quasi rasa al suolo) in una Frasca - appunto - tipo cantina situata sotto il livello del suolo.
Mille morti, quasi tutti lì.

I soccorritori li hanno disseppelliti tre giorni dopo, sbronzi in maniera indelebile, che si lamentavano della luce del sole!
Quelli erano UOMINI, cazzo!

Voi non bevete, non fumate, non vi droghate, ascoltate il rappe, l'ippeóppe o la trappe, o la musica positronica senza leggere Asimov, non sapete cantare né, siammái, suonare: anche noi non sapevamo un cazzo, ché arrivavamo letteralmente dalle stalle.
Ma lì abbiamo avuto paura, sul serio. Paura non solo di morire, ma della 'civiltà' estranea che sapevamo sarebbe succeduta alla nostra pacata esistenza.
Molti di voi no, e si vede, si legge, si sente.

Non è colpa vostra, lo so.
Anche se vi consiglio una memorabile antologia dell'immensa Daphne Du Maurier (quella degli "Uccelli" di Hitch) che si chiama "Il punto di rottura".
Tutti l'avete avuto: e se non ve ne siete accorti vuol dire che non siete in grado di capire ciò di cui sto parlando.
Non che la cosa m'interessi.
 
Polvere

Qualcuno, tranne forse il Nobile @[withor] che mi sembra non l'abbia ancora messa, non capirà gli assoluti vantaggi che la mia condizione mi da.
Insomma non ho debiti, semmai crediti; il mio chirurgo m'ha detto che DEVO assolutamente continuare a bere e a fumare, stando però ben aténto ai trogloditi & al polistirolo & alla glicemia che, lo sanno tutti, sono i peggiori nemici di noi anarcoidi marxisti.

Qui un Ruggiero abbastanza schierato, sembrerebbe.
Ma niente è quello che sembra, pare.
 
Avventura a Durango (Live)

Una delle cose - terzondo me - del Sommo Genovese più oribbole che abbia partorito evaporando in una nuvola rossa.

E so che sarà incomprensibile associarla alla partita della mia Ambrosiana che sto guardando, naturalmente in un bar pieno di giovinissimi tifosi dell'Udinese nobilmente strafatti di tutte le sostanze posíbbile & immaginabbole che vi possano venire in mente.
Non per niente sono forniti da un tale che conosco.

Ma "La strada è lunga e non ne vedo la fine" è cosa che riguarda il mero campionato; dove vedo un Napoli sul pezzo, una Juve assestata che con Bremer ha praticamente risolta la fase difensiva, un Como molto underdog, e un mila niente affatto allegro: quindi bello incazzato.

Ma sono cose di vento: il Futból ormai è come l'estetica in senso filosofico: cose che i devoluti imperanti non sono in grado di comprendere.
Anche qui.
 
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Ah, ma che diamine: sono le sei di mattina ed è evidente che il campanile del cazzo che sta a dieci metri da casa mia scampani: li paghiamo noi i preti per avvertirci che è ora di svegliarci o di andare a dormire!
O forse che siamo morti e non ce ne siamo accorti?
 
Discanto (Live Vol. 2 Version)

Quando parlo di me è ovvio che sono di parte: trovo sarebbe imbecille intuire che qualche monomaniaco possa pensare a qualcosa di diverso da sé stesso.
Ma torniamo, se volete, meramente a questo pezzo.
Lo so che l'ho messo un fantastiliardo di volte, ma il respiro dei cani dal naso - per chi mi ama da gattaro - è qualcosa di interessante.
Sono rimasto molto deluso quando il Principe ha dichiarato il suo amore per queste bestie puzzolenti schiave dell'uomo; avrei dovuto intuirlo, appunto, da "Quattro cani".
Ma, evidentemente, nemmeno lui è perfetto.

E nemmeno Ivano lo è: tranne in questa straordinaria canzone che trovo maledettamente perfetta.
Miao.
 
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Ah ma io, sfortunatamente, non conosco l'umorismo, ché sono uno che si prende sul serio. Lo sanno tutti.
Dell'autoironia, poi, non me ne parlate nemmeno: quella lasciamola agli alcoolizzati. Ahr ahr ahr!
 
King Crimson - 21st Century Schizoid Man (Live at Hyde Park 1969)

Cosa vuol dire, per me, essere DeBaseriano?
Innanzitutto avere a che fare con persone di dubbia schiatta, ma d'intelligenza incontrollabile.
Poi credo che quel che resta dell'intelligenza umanoide abiti solo qui.
Vabbé sono di parte, è come tifare l'inte: sono nato interista ma ciò non significa ch'io non ritenga i milanisti esseri umani.
Gli juventini no, ma questo è normale, lo sanno tutti.

Ah: Fripp sa suonare qualsiasi strumento, compreso quello inesistente, io no.

Per il resto tutta questa filippica non ha nessuna valenza, in senso chimico.
 
The Band - Forever Young

Può piacere o meno Bobby: ma credo che qui con LA band racconti la fine di un'epoca.

Il film è belísimo, e se qualcuno ci vede qualcosa di "vecchio" non è certo colpa mia.
 
Billie Holiday - I'm A Fool to Want You.

Quando db mi dice che sono manchevole di recensione mi viene a significare che io voglio TROPPO bene a db.

Tutti voi - tranne naturalmente la solita eccezione - sento che mi volete bene, che capite le mie estreme fragilità ma anche la mia forza: che è quella di sopravvivere anche se so che mi sono spacciato da solo. Mai un'autostima, mai una minima eccezione a me stesso.

E chi meglio di Billie per raccontare questa straordinaria, increddibbola storia cui sto sopravvivendo?