Dogs (2018 Remix)

Ma... ma... scusate.
Ho visto male io (che tecnologicamente sono a livello preistorico, tipo neander-thaliano) o sul D&B NON c'è una recensione di "Animals"?
Volevo zapere le vostre dotte anamnesi sulla nuova versione del 2018, ma non sono stato in grado di trovare nulla manco su quella vecchia.

Ditemi che sono scemo & impedito, e la recensione c'è ma io non la vedo, vi prego!
 
link rotto

Vai! SSSOLOQUANDOLODIRÒIO!!!
 
link rotto

Nobile @[IlConte] io la evoco!!!
 
Ingrandisci questa immagine

Inutile ch'io spieghi chi ne ha fatto vso & abvso, di questa robba, vero Nobile Allevatore Abusivo di triceratopi?
Ps. Non appena l'ho vista questa si è linkata da sola al DeBasio, senza che io premessi un tasto. Giuro! Ahr ahr ahr!!!
 
Law & Order: SVU Season 1-15 Intro

Della serie ho già scritto (nel senso di "riguardo alla serie") ma la sigla iniziale merita un Ascolto a sé.
Tralasciando il lato tecnico - qui di gente che ne mastica ce n'è a DeBadilate - la trovo semplicemente geniale, sia a livello sonoro che visuale.
I merighani su queste cose non li batte nessuno: ogni nota, ogni contrappunto, ogni sincope s'incastrano alla perfezione con il montaggio, composto di frames in bianco e nero volutamente sgranati, che sembrano tanti tasselli di un puzzle che si rincorrono fino a formare l'immagine finale dei protagonisti, che poi paiono guardare attraverso la quarta parete: cioè noi che li stiamo guardando.
Ce ne sono a migliaia di straordinarie, ma nella mia personalissima classifica questa sta nelle prime tre, assieme a "Beautiful" e "Murder She Wrote".
E non ridete, ché vi vedo! Haw!
 
Ingrandisci questa immagine

Vedete? La necessità (e la censura) aguzza l'ingegno e stimola (!) la creatività: volete mettermi Gigi con Rocco?
Ps. Senza la censura non avremmo avuto molti capolavori: "Il Maestro e Margherita', tanto per dirne uno. Yuk!
 
John Scofield “Alfie”

Un John Scofield, qui, che non ha bisogno di parole.
 
Law & Order: Special Victims Unit 1999 ★ Then and Now 2023-24 // Mariska Hargitay

Io benso(n) di essere tra i pochissimi ad aver assimilato TUTTI gli episodi di TUTTE le 24 staggione del telefilmo merighano con l'ormai inquartatissima contessa Mariska di Cavour (ex strafigona imperiale) e l'ex rapper IceT unici, malinconici & malconci sopravvissuti - chissàcome - del Cast iniziale.

Eh, ne abbiamo vista, noi tre, di acqua e di altre materie assai meno nobili passare sotto i ponti.
Abbiamo visto passare non so quanti presidenti, subìto non ricordo quante censure, sputato non so quanti pallini; rimanendo però sempre "lefty", sempre in piedi anche nei momenti più duri (tipo Trump, tra i più infami), sempre e solo dalla parte delle nostre "vittime speciali".

A volte per capire come e dove sta andando l'America non serve la sienén: basta seguire le loro Serie che, piacciano o meno, sono quasi sempre libere di raccontare.
Che sia in forma di commedia o di dramma o di tutteddùe.
E di raccontare con professionalità, attraverso fior di soggettisti, sceneggiatori e attori che qui ce li sognamo, aldilà del "genere" trattato.

24 anni non sono una bazzecola, sono Storia.
Specie per loro che ne hanno poca e brutta, e sporca, e catíva.

Grande capo Esti Quaatsi dice: Ugh!
 
Fingerprints

Ane - lo sanno tutti - l'ho scoperta io l'ho scoperta! Nel lontano 2007 per la precisione.
"Live in Scandinavia" è stato il primo, folgorante ascolto.
Poi a dire il vero l'avevo un po' obnubilata, sommersa; per poi ripescarla quasi per caso grazie all'upgrade del sistema operativo del mio iMac (sì, lo so che che l'ho già detto: ma solo una dozzina di volte, suvvia!).
Questo è un disco di quattro anni fa, scritto in una specie di capanna isolata dopo la morte del padre, avevo letto.
Mi aspettavo quindi qualcosa di stampo intimista, acustico, minimale, com'è nel DNA dell'artista.
Invece a tratti è quasi Pop, con un uso considerevole dell'elettronica, sempre però filtrata dalla sua straordinaria sensibilità musicale, che fa la differenza!

Per questo ho scelto questo, secondo me, raffinatissimo brano.
E perché è il mio preferito dell'album, chevvelodicoafàre.
 
Ingrandisci questa immagine

Io ho fatto come ha detto il Nobile @[sfascia carrozze]
Ora premerò "sapevatelo" enunciando la mia macumba migliore e sperando che la (belísima) foto si vedrà.
Se non si vedrà peccato: sarà per la prossima volta. Ugh!

Pronto.
Un deux trois...
 
Pink Floyd - When You're In (Official Audio)

Ammé mi ricorda il riffo della canzona di una vecchia bend harderocche che ha appena pubblicato il nuovo disco col nuovo chitarraio che ha sostituito tale Stefano Morselli.
Chi ha copiato chi?
Io non sono tipo da nozionismi compulsivi, e non tengo certo gana di andarmi a vedere data, ora e minuto di pubblicazione; per non parlare di risalire al nome di quello che magari passava di lì e ha spiato il pezzo.

Sono sicuro che tuttociò sarà notoriamente risaputo, qui. Yuk!
 
link rotto

Che noia quelle magnifiche, inutili nottate passate a disquisire di settime dominanti e di accidenti in chiave, in allegra compagnia.
Soprattutto di belle musiciste: di quelle che di Armonia la sanno lunga e non disdegnano un buon Merlot.
Ma se il futuro è una palla di cannone accesa (cit), a noi frega un cazzo di raggiungerla; continueremo a studiare quelle apparenti cacatine di mosca sulle righe e sugli spazi di quell'infinito pentagramma che è la nostra follia e la nostra ragione. Continueremo a suonare strumenti veri, fatti di legno e di ferro. E passi pure la plastica, quando non inficia il suono.
Salût, fantáz!!! 🍷
 
Tulus - Space Oddity (David Bowie cover)

No. Non è stata la calura a farmi dormire male, stanotte.
Ma un dubbio così atroce da risultare indelebbolo.
Piacerà al Semi-DeDio @[sfascia carrozze] questa cover?
 
Are They Saying Goodbye (Live)

Certo che l'Upgrade del sistema operativo del mio fido iMac, nonostante la pletora di bestemmie che partono a raffica ogni volta che quello non mi fa una cosa come la faceva prima, mi dà anche qualche sorprendente soddisfazione.
Eh sì; perché pur essendo strutturalmente un progressista con l'età cominciano a scocciarmi i cambiamenti, e il dover reimparare certe cose che ero abituato a fare in QUEL modo è una di quelle cose, appunto, che mi irritano più di quanto dovrebbero.
Ma quando da certi suoi meandri da me dimenticati il vecchio Mac mi tira fuori, ad esempio, dischi come questo la senilità cede il passo a quel fanciullesco Sense of Wonder che non si dovrebbe mai perdere.
Questo, mi sono ricordato, è stato il primo album che ho comprato (sì, avete capito bene: COMPRATO, cioè pagato di mia stessa tasca) sull'allora Music Store della Mela, che si chiamava iTunes.
Il motivo di questo mio primo acquisto digitale è stata la copertina, perché di Ane non sapevo proprio nulla: è stata pura compulsione.
Bè, di riffa o di raffa - come si dice dalle mie parti - ci ho azzeccato alla grande!
Oggi come allora, già l'incipit di questo primo pezzo mi fa sognare, mi porta via, in chissà quali posti lontani e meravigliosi.
E quella voce, quegli arrangiamenti quasi minimali, quegli archi, quella registrazione pressoché perfetta sono la dimostrazione che a volte sono le cose che, semplicemente, ti cercano.
E a volte tu non le vedi.

Ah: forse avevo già messo qualcosa di lei, qui, ma erano anni che non risentivo il disco.
Sarà il logorio della vita moderna - come sicuramente penserà il buon @[withor] - che me l'aveva fatto scordare. Miao.
 
Parliamo di questa Táilor Suif, che mentre sto scrivendo mi pare stia suonando - tempo permettendo - in Milano

Mi sembrava di averla già scaricata anni fa, lei.
E allora sono andato a vedere cosa c'era sul mio iMac, il quale contiene un abbastanza sterminato archivio musicale (più di un Tera), che però il nuovo sistema operativo ha scombiccherato anzichenò.
Sì, perché per facilitare la consultazione ho diviso tutti gli Album per "generi", e lei m'è venuta fuori sulla sezione "Country".

Non ricordavo fosse presente anche alla voce "Pop", né che fosse diventata una Superstar.

Nei suoi primi dischi Country, in copertina c'era sempre un primo piano del suo (bellissimo, a dire la verità) viso, mai a figura intera in quanto la ragazza era secca come un quàrgnolo!

Erano dischi abbastanza ascoltabili, ma di certo la sua vocina scialba non era neanche paragonabile a quelle - tanto per dirne due a caso - di Emmylou Harris o Dolly Parton: oltre al talento assolutamente superiore la prima, da giovane, bella più di lei; la seconda dotata della famosa carrozzeria (soprattutto anteriore) nota in tutto il mondo.
Ma oggi basta un po' di plastificatura di qua, un po' di Hype di là, ed ecco bell'eppronta l'ennesima nuova regina del Poppe!!!

12.000 euri per un suo concerto?
Se li dessero a me forse - ma dipenderebbe dall'umore - andrei a vederla; ma non è detto.
Sentite e vedete qua, invece, la grande Emmylou: nonostante quell'orrendo Outfit le dà cento a zero!
The Band & Emmylou Harris 'Evangeline' 1978.avi
 
Billie Jean

I miei numerosi adepti - praticamente una folla oceanica che ci vorrebbe almeno mezzo shottino abbondante per contenerla tutta - sanno che, oltre agli altri dieci, ho un undicesimo senso: quello che scova le cover!
Ma ora basta con le pseudo-allitterazioni; so che dovrei passare alla dettagliata presentazione di questo sciamannato illuminandovi sulla sua (non)esistenza dalla fase anale fino al momento in cui gli è balzata in mente la straordinaria idea di realizzare questa... cosa. Ma, primo non č'ho voglia, secondo credo che la grafica della copertina valga più di mille spiegoni, giustamente mal tollerati, qui.

Vorrei la spassionata opinione del Sommo Guru @[withor], tra le massime autorità in assoluto di questa e di altre materie di dubbia schiatta: mi pare che il pezzo sia all'altezza di una delle sue discernite analisi (sempre Freud!): degno di scoperchiare l'infinito bagaglio delle sue conoscenze, inzomma. Ahr ahr ahr!
 
Sorry Seems To Be The Hardest Word

Ecco un'altra di quelle che non si sentono nominare troppo spesso.
L'ho incontrata molti anni orsono per serendipità, consigliata dal vecchio iTunes Store mentre stavo scaricando non ricordo cosa di Madeleine Peyroux: altra che l'ho scoperta io l'ho scoperta!
Il pezzo? Ennesima cover di Elton John che preferisco all'originale, inserita in un album secondo me bellissimo, da gustare centellinatamente.

"Un po' troppo Jazz", mi ha detto un tale che non capiva un cazzo, dopo aver ascoltato il disco.
Ma poi, col tempo e i dovuti ascolti mirati, gli ho imparato che il Giass non è poi quella brutta, complicata, cacofonica, incomprensibile, disarmonica accozzaglia di note stridenti che potrebbe sembrare. Almeno non sempre.

Ora - sempre per parlare di Donne - se gli tocchi la Dea Joni del "Periodo Mingus" ti ammazza.

A volte, inzomma, bisogna spiegarle, le cose.
Lo so che al contrario di quanto accade riguardo all'arte in generale, nella musica in particolare gli "spiegoni" vengono visti di malocchio; ma la musica è pur sempre un linguaggio, che ha le sue regole, parasintattiche o meno che siano.
Altrimenti si fa come quelli che parlano il maccheronese - pure dialettato - fottendosene di chi è costretto ad ascoltarli, e credendosi pure più intelligenti e arguti di loro. Ne vedete molti in giro, nel parlamento ad esempio. Ugh!
 
Robbie Robertson Showdown At Big Sky (Official)

Non si pensi ch'io sia flippato (aggettivo MOLTO da svdm, vero?) con gli ottanta: non è così. Perché mi piacciono anche i settanta, i sessanta, e i cinquanta. Prima non me ne intendo, dopo, nicchio.
Ho molta musica del secondo millennio, e l'ho pure ascoltata con mente diritta come la lingua dei Nativi Americani - di cui peraltro il nostro Robbie era fiero rappresentante - ma non credo ci sia qualcosa che mi rimarrà per sempre nella memoria; anche se a dire il vero ho già abbondantemente passato la boa della mezza età, e mi resta molto meno tempo di quello che ho avuto.

Inzomma grandissimo pezzo e disco bellissimo a dir poco (e gnente).
Rip, Robbie.
La vecchia Banda ormai non c'è più - anche fisicamente - ma tu cavalca, libero, nelle tue celesti praterie. Ugh!

Ah: sulla produzione, sui suoni, sul tracchebaitrácche & baracche e tutt'eccóse, al giorno d'oggi si va su intronet che ti spiega tutte quelle robe nozionistiche, lì, che servono a farti far finta d'intendertene e di avere capito. Tutto tranne il senso, chevvelodicoafàre.
 
Fabrizio De André e PFM - Sally (live)

Attenzione al finale: nella ripetizione della prima strofa, il Sommo Genovese dice "non devi giocare con gli SVIZZERI (anziché 'zingari') nel bosco".
Lo fece anche in Udine (nel 79 mi pare): me lo ricordo benissimo.

Il perché vi racconto questa cosa dovrebbe essere lapalissiano ma se non ci arrivate, voi non fidatevi comunque degli svizzeri.
Non si fidano di noi e, diciamocecelo, gli stiamo abbastanza sul cazzo. Anche se, specie noi furlani, siamo sempre stati ligi alle loro regole.
È (o meglio era) nella nostra natura.

Ps. Sarà durissima, sia per la 'squadra' che ci ritroviamo sia per l'illogica spallettiana.
 
Big Country - The Storm (The Tube 17.2.1984)

Eh, le chitarrine / cornamuselle dei Big!
Ché loro erano veramente grandi; minimo a livello degli iuciù secondo io, almeno nel primo album.
Gente tipo Aztec Camera, inzomma, che si è un po' persa nei tanto bistrattati (da alcuni talebani oltranzisti, almeno) anni ottanta, forse perché troppo "particolari".
Questo è un pezzone, ammettetevelo giocoforza!
 
Yazoo - Only You (Official Music Video)

Ma perché questo pezzo?, direte voi.
O forse non direte niente perché cazzovenefrega.
Ma io ve lo spiego lo stesso, because today i'm Blue.

Dunque, il pezzo.

Bè, innanzi tutto perché il mio preponderante lato femminile ritiene che questa sia la migliore ballata Synth-Pop degli Ottanta; e poi perché lei, insieme a Isabella Rossellini, Raffaella Carrà (rip), Marcella Bella - e sicuramente tante altre meno famose ma altrettanto stupende - ha deciso di compiere gli anni il mio stesso giorno.
Per i maschietti sarei più che a posto con Sir Paul McCartney, ma quel pirla di Fabio Capello ha deciso d'imbucarsi alla mia festa.
Che cazzo c'entrerebbe coi gemelli estroversi & artistoidi (secondo la fregnacceria astrologica), questo qua, se i segni zodiacali del cazzo esistessero?
 
Shawn Colvin & Mary Chapin Carpenter - Amelia (live Joni Mitchell tribute concert, 2000)

Disco-tributo alla Dea da far accapponare la pelle del triceratopo del Nobile @[sfascia carrozze].
C'è Elton John, tanto per dirne uno, e tanti, tantissimi grandi artisti che danno il 200% di sé, qui.
D'altronde il repertorio della divinità canadese tira fuori il meglio che c'è da chiunque abbia un minimo di predisposizione all'arte. Tout court.

Ps. Il titolo del disco non lo so perché è sul mio iMac, che si trova in sala operatoria per un delicatissimo intervento ad Hard Disc aperto.
Forza Mac! Non puoi lasciarmi solo così, dopo le millanta krakkate condivise assieme: io & tu!
 
Steve Khan & Donald Fagen - Reflections.wmv

Chi non ha mai comprato il vinile di questa meraviglia, non ha eseguito alla perfezione il rituale del primo ascolto (da me qui illustrato in tutte le sue - rigorose & immutabili - fasi), non è corso a farlo ascoltare a tutta la plebaglia ignava per erudirla al bello assoluto merita, forse (senza ascetagghe), solo pietà.
E neanche tanta.
 
Ween 10-03-21 Buenas Tardes Amigo - Live at Brooklyn Bowl, Las Vegas

Altro disco (parlo dell'originale da cui è tratto questo Live, cioè "Chocolate and Cheese") che avevo comprato sul defunto iTunes Store attirato più che altro dall'arrappante copertina, senza sapere nulla di costoro.
Ma il Sample di questo brano è stato fatale: DOVEVO sapere come finiva la storia!
Che vi devo dire... pezzone che adoro e che - come stamattina - quando mi capita in Random sul mio Nobile Sound Dock Bose che tengo acceso tutta la notte nella mia cameretta, smanetto alla grande, come si diceva ai tempi di Marco Caco (sull'abuso dell'uso dispregiativo del mio nome ho già parlato altrove).
Sento di averlo già messo, ma non me ne frega un cazzo. Ugh!