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Medio resoconto dopo l'ascolto dei primi 4 album di Vasco Rossi: "...Ma cosa vuoi che sia una canzone", "Non siamo mica gli Americani", "Colpa d'Alfredo" e "Siamo solo noi".

Indubbiamente qualche pezzo carino è presente e li ho pure segnati, ad esempio: "... e poi mi parli di una vita insieme", "La strega", "Anima fragile", "Incredibile Romantica" e un'altra manciata di canzoni che si possono contare nel palmo di una mano monca.
Nell insieme li trovo invecchiati male male male, ironia buona ed originale penso solo per boomer (Colpa d'Alfredo per l'amico Africano con il pene lungo... spassosissimo, originalissimo poi).
"Albachiara" indubbio ha un'ottima carica emotiva, aldilà della sovraesposizione radiofonica. Il tema anche qui però poco originale, "Mariù" è di 5 anni più vecchia e presumo ne esistano anche altre.
Ricapitolando, essendomi soffermato principalmente sui testi, li ho trovato banali, vuoti, ridondanti. Sempre sul versante Pop se si vuol fare un paragone penso che anche un disco come "Strada Facendo" di Baglioni o tutti gli album di Zero siano 1000 spanne superiori.

Unico dubbio che mi attanaglia è il seguente, come è possibile che un album come "Finardi" (1981) non abbia milioni di ascolti come quelli di Vasco? Quando ha ballate pop molto più curate pur trattandosi di canzoni power pop, piene di ritornelli che arrivano subito e strofe che filano dritte al dunque, non esenti da banalità attenzione, ma comunque molto più penetranti e coinvolgenti.
Eugenio Finardi - May day
Vasco Rossi-Siamo solo noi

In questi giorni comunque ascolterò nuovamente per ribaltare o confermare la valutazione.
Il momento è giunto, nuova rubrica sui maestri dell'internet.
1)Zaccagna444
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#maestri
Unboxing Album Vado al Massimo di Vasco Rossi

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"La cultura delle armi negli Stati Uniti è un fatto assolutamente trasversale e ancestrale, svincolato da categorie politiche, culturali, religiose, generazionali". All'indomani dell'ennesima strage nelle scuole d'America, sembrano quanto mai centrate le parole di Gabriele Galimberti, il pluripremiato fotografo italiano vincitore del World Press Photo 2021 per il suo lavoro #Ameriguns.
Ospite dell'ultima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo, Galimberti, in dialogo con il giornalista Alessio Jacona, ha spiegato al pubblico com'è nato il progetto #Ameriguns, un incredibile documento per immagini che prova l'ossessione degli americani per le armi.
"Mi è capitato di fotografare gli arsenali più disparati", ha detto Galimberti. "Emblematico quello di un CEO di Google a San Francisco, omosessuale, sostenitore di Obama, sulla carta un democratico progressista ma con un arsenale da fare invidia a un convinto trumpiano. Così come sorprendente è stato quello di un pastore protestante star dei social che alterna sermoni su Gesù e sui fucili. L'immaginario delle armi in America è un sentimento profondo che lega gli americani all'esperienza storica dei pionieri con le diligenze nel vecchio far west".
#Ameriguns si divide in quattro capitoli – Family, Freedom, Passion, Style – proprio a partire dai motivi che spingono le persone a comprare armi. "Ciò che ho riscontrato è un amore per le armi che, come spiega il libro, si lega a tradizioni famigliari trasmesse di generazione in generazione", spiegava Galimberti in un'intervista a Rolling Stone dello scorso anno. "La maggior parte dei soggetti che ho fotografato hanno iniziato a sparare da bambini semplicemente perché gliel’ha insegnato lo zio o il nonno: come da noi a un certo punto arriva un adulto che ti insegna ad andare in bici, così negli Usa c’è quasi sempre qualcuno della famiglia che ti insegna a sparare, quasi fosse un rito di passaggio. Tant’è che persino tra chi non possiede armi è difficile scovare individui che non abbiano mai sparato, a quasi tutti almeno una volta è capitato, e questo perché le armi sono un po’ dappertutto. Solo che quando viaggiamo non ci pensiamo, perché non ci siamo abituati. Persino io che frequento gli Stati Uniti da 20 anni non mi ero mai reso conto dell’ampiezza del fenomeno: sapevo fosse diverso che in Italia, certo, ma non mi ero mai fermato a riflettere sul serio sul fatto che se vai in un cinema in Texas molto probabilmente ti sederai accanto a uno con una pistola in tasca e metà della sala sarà armata. Idem per strada o al supermercato: se punti lo sguardo e inizi a farci caso poi lo noti, che moltissimi hanno un’arma sulla cintura, nascosta in tasca o altrove".
🎥 > Gli Ameriguns: il progetto fotografico sulla cultura delle armi in USA, vincitore del World Press Photo 2021 bit.ly/3LPEuZy

Fonte Valigia Blu Ingrandisci questa immagine
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