Quello che sto per recensire è un album talmente oscuro e folle che è ben difficile trovar parole per descriverlo.

 Un disco stupendo, carico di emozioni ma destinato a pochissime persone a causa del sound apocalittico, terribile e disturbato e, al contempo, triste, gelido, decadente e quasi catacombale.

La recensione celebra 'The Umbersun' degli Elend come un album straordinariamente oscuro e apocalittico, capace di evocare atmosfere di dolore e follia tramite cori angelici e infernali. Si sottolinea la fine trilogia dell'Officium Tenebrarum, con una musica che fonde neoclassica, ambient e industrial senza cadere nelle banalità. Un lavoro emotivamente forte e difficile, ma immensamente apprezzato per la sua unicità e profondità sonora. Scopri l'oscurità sonora di 'The Umbersun' e lasciati sorprendere.

 L'oscurità permea sin dentro l'animo.

 Nessun orpello, nessuno strumento o tecnica che spezzi il plumbeo incedere di ogni canzone, soltanto puro death doom metal.

La recensione esalta l'album "The Sullen Sulcus" dei Mourning Beloveth come un classico esempio di death doom metal, caratterizzato da riff lenti e pesanti e atmosfere cupe. Il testo crea un parallelismo tra l'ascolto e uno scenario di temporale e riflessione emotiva, evocando sensazioni di solitudine, dolore e amarezza. Il disco viene apprezzato per la sua autenticità e per la capacità di coinvolgere profondamente l'ascoltatore senza artifici. Ascolta ora The Sullen Sulcus e immergiti nel death doom autentico di Mourning Beloveth.

 Un album stupendo ricco d'emozioni, che presenta un sound molto ricercato ma non per questo di difficile assimilazione.

 Le lyrics trattano di un uomo condannato alla solitudine, temperata solo dalla natura selvaggia e da vecchie fotografie.

The Forlorn degli Ikuinen Kaamos è un album metal del 2006 che unisce black, death, folk e progressive in un'atmosfera malinconica e intensa. Con un concept profondo sulla solitudine e la fine imminente, le tracce si susseguono senza mai annoiare, offrendo un'esperienza musicale ricercata e coinvolgente. Consigliato agli amanti del metal scandinavo e delle atmosfere decadenti. Ascolta ora The Forlorn e immergiti in un viaggio metal carico di emozioni profonde.

 La verità è che non siamo noi che cambiamo la vita, è lei che cambia noi.

 Come diceva Schopenhauer: "Ciò che rende socievoli gli uomini è la loro incapacità di sopportare la solitudine e, in questa, se stessi."

La recensione esplora il quarto album dei Morgion, band californiana dedita a un doom metal ricco di sfumature e atmosfere malinconiche. L'autore sottolinea la forza emotiva e la capacità dell'album di trasmettere solitudine e introspezione attraverso melodie cupe, arpeggi eterei e parti progressive. La produzione è giudicata ottima, con piccole riserve sul minor utilizzo della voce growl. Nel complesso, il disco viene apprezzato per la profondità e la coerenza del sound. Scopri l'intensità emotiva del doom metal firmato Morgion e immergiti in atmosfere uniche.

 L'album è talmente vario e articolato che non so proprio da dove partire, le idee e le visioni si affollano nella testa senza lasciare nulla di duraturo.

 Un senso di desolazione e tristezza pervade così l'anima, consapevoli che per riapprodare a quei lidi, una parte della nostra anima dovrà soffrire.

La recensione celebra l'album 'Strange in Stereo' degli In The Woods... come un capolavoro sperimentale e vario, difficile da definire ma ricco di atmosfere oniriche e profonde. La band norvegese mescola elementi di doom, progressive e psichedelia, creando un'esperienza emotiva unica. Nonostante la lunghezza, l'album conquista per la qualità e l'intensità delle emozioni trasmesse. La voce e i testi criptici arricchiscono il viaggio musicale proposto. Ascolta ora Strange in Stereo e immergiti in un viaggio musicale unico.

 Disperazione e rabbia. Questa è la miscela che anima la musica degl'americani Novembers Doom.

 Il testo di 'Torn' è davvero bellissimo, un dialogo tra anima, vita e morte che lascia all'ascoltatore il compito di chiudere la storia.

La recensione celebra 'To Welcome the Fade' dei Novembers Doom come un intenso album di death doom metal, caratterizzato da atmosfere malinconiche e testi profondi. La miscela di growl e voce pulita crea momenti di grande pathos, anche se la ripetitività delle tracce limita la longevità del disco. Consigliato a fan del genere, con preferenza per l'ascolto dell'album successivo per i neofiti. Ascolta 'To Welcome the Fade' se ami il death doom intenso e i testi profondi.

 "Quando una band è brava, non c'è nulla da fare non possono che piacere."

 "Mettete le canzoni nel vostro mp3 ed uscite di casa... sarete anche voi felici d’avere, come unici compagni, i Draconian."

La recensione celebra 'Arcane Rain Fell' dei Draconian come uno dei migliori album di Gothic Metal, evidenziando atmosfere cupe e malinconiche, la perfetta fusione di growl e voce femminile e la maestosità compositiva. L'album, pubblicato nel 2005, si distingue per la sua qualità sonora e la forte personalità all'interno di un genere spesso inflazionato. Viene suggerito come colonna sonora ideale per momenti di solitudine e riflessione. Ascolta Arcane Rain Fell per un viaggio nel Gothic Metal più emozionante.

 "L’inferno che prende vita dalla musica dei Forest Of Shadows è del tutto terreno, non esistono creature sovrannaturali ed atroci torture, se non quelle già esistenti nella mente dell’ascoltatore."

 "Le emozioni non si cronometrano, si vivono intensamente dall'inizio alla fine e questo pacchetto made in Sweden di sentimenti ne è pregno."

La recensione approfondisce l'EP 'Where Dreams Turn To Dust' dei Forest Of Shadows, evidenziando la sua intensa atmosfera doom metal. L'autore sottolinea come il lavoro trasmetta dolore, disperazione e una forte emozione attraverso testi ispirati alla vita, all'inferno e alla perdita. Le tracce sono analizzate nei dettagli, apprezzandone la qualità musicale e le suggestioni create. L'unico limite suggerito riguarda la brevità dell'EP, che meriterebbe un'estensione. Ascolta 'Where Dreams Turn To Dust' e immergiti in un viaggio sonoro di emozioni oscure.

 "Un'aura di desolante e gelida disperazione avvolge il luogo, ... lascia un sentimento d'amarezza mista a rabbia."

 "Requiem Of December è un bellissimo disco ricco di pathos e d’angoscia, ma che farà la vostra felicità solo negli attimi di profonda desolazione."

La recensione descrive l'atmosfera gelida e desolante dell'album "Requiem Of December" dei Beatrik, un lavoro di doom/black metal ricco di pathos e angoscia. Si evidenzia l'evoluzione stilistica rispetto all'album precedente, con uno scream più rauco e tempi dilatati. Pur apprezzando la potenza emotiva, si segnalano alcune ripetizioni troppo marcate che potrebbero limitare l'ascolto a chi ama il genere estremo. Un disco consigliato per momenti di forte introspezione e desolazione. Ascolta Requiem Of December solo se ami il doom estremo e le atmosfere cupe.

 "Si viene pervasi da un’ondata di malinconia disarmante; malinconia per i tempi passati che non torneranno mai più."

 "Si raggiunge così l’agoniato stato del sublime, dove l’infinità non spaventa l’essere umano ma lo culla in un piacere indistinto da dove non si vorrebbe mai fuggire."

La recensione approfondisce 'The Angel And The Dark River' dei My Dying Bride, definito un capolavoro del doom metal. Il disco si distingue per atmosfere malinconiche e romantiche, con il violino di Martin Powell protagonista. L'autore descrive i brani come un viaggio emotivo tra riflessione, tristezza e desiderio, sottolineando l'evoluzione del gruppo verso un suono più evocativo e meno aggressivo. Un'opera densa di significati e di intensità poetica, esaltata anche dai testi profondi di Aaron Stainthorpe. Scopri l'intensità emozionale di questo capolavoro doom metal ascoltando l'album!

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