‘Turbo’ riflette il periodo nel quale fu concepito, con un uso massiccio di sintetizzatori e suoni artificiali.

 La migliore track del disco è a mio avviso ‘Reckless’, il cui riff è 100% Priest e i solos melodici e ricercati.

La recensione analizza Turbo, l'album del 1986 dei Judas Priest, inserito nel filone hair metal commerciale e caratterizzato da una forte presenza di sintetizzatori. L'autore riconosce la bontà di alcune tracce come 'Reckless' e 'Out in the Cold', ma sottolinea un generale tentativo di adattamento ai gusti dell'epoca. Pur non essendo tra i migliori lavori della band, Turbo resta importante per comprendere la loro evoluzione e il successo commerciale che ne seguì. Scopri l’evoluzione metal di Judas Priest con Turbo, ascolta ora!

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