ILpercussionist

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 I Sigur Ros rappresentano dal 1997 un'evidenza artistica troppo luminosa per poter essere osservata da chiunque: o si amano o si odiano.

 Un fuoco che brucia sulla punta di una montagna, dove potersi fermare e osservare tutto, compiangendo la propria miseria umana.

Valtari, l'album dei Sigur Ròs, prosegue un percorso artistico denso di sperimentazione e poetica esistenziale. Sebbene il disco emozioni ancora intensamente, risulta a tratti angosciante e poco scorrevole. L'uso di inserti elettronici è raffinato ma non rivoluzionario, confermando un maturato ma non rinnovato stile distintivo del gruppo. Scopri Valtari, un viaggio emozionale nella musica di Sigur Ròs.

 Noi siamo Uno, perché siamo sempre la stessa persona, siamo Centomila, perché rapportandoci con ognuno ci comportiamo a seconda di come quella determinata persona ci vede, siamo Nessuno, come conseguenza della nostra molteplicità.

 Quando parliamo di uno scrittore del calibro di Pirandello bisogna sempre abbassare la voce e stare attenti che nessuno ci stia ascoltando, tanta è la carne al fuoco.

La recensione esplora la complessa analisi dell'identità in 'Uno, Nessuno e Centomila' di Pirandello, attraverso la crisi di Vitangelo Moscarda. Il romanzo indaga la molteplicità del sé e la percezione dell'altro, con uno stile narrativo fluido e riflessioni profonde sulla società moderna. Ideale per lettori interessati alla psiche umana e alle dinamiche sociali. Scopri l'animo umano con Pirandello: inizia la lettura ora!

 Perché quasi ogni uscita discografica è stata un capolavoro.

 E' un album difficile, e non mi sembra che ci sia altro da aggiungere. Quando quattro geni si incontrano non può che uscire un gran disco.

La recensione celebra 'West Coast Live' di ProjeKct Four come un capolavoro di musica prog e sperimentale, evidenziando la maestria di Robert Fripp e la chimica con i suoi collaboratori. L'album si compone di improvvisazioni psichedeliche con trame elettroniche e basso protagonista. Descritto come un viaggio emotivo e sonoro, è un disco impegnativo ma estremamente valido per appassionati di musica d'avanguardia. Scopri l’emozione unica di ProjeKct Four, ascolta 'West Coast Live' ora!

 Probabilmente il gruppo prog più maligno e deviato di sempre.

 Questa musica sa farti stare male all’ascolto e metterti a disagio.

La recensione esalta Köhntarkösz dei Magma come uno dei dischi più importanti della musica francese. Il gruppo, guidato dal batterista Christian Vander, presenta un album progressive innovativo con una lingua creata ad hoc. Una musica avanguardistica, densa di influenze jazz e contemporanee, capace di creare un'atmosfera oscura e intensa. Un capolavoro raro, ancora poco compreso, che sfida i generi e resta memorabile. Ascolta Köhntarkösz e scopri il dark prog che ha segnato un'epoca.

 Lo stile della band è un ottimo esempio della fusione tra gli stilemi del blues bianco e le tentazioni prog classicheggianti di quel periodo.

 È in definitiva un disco teso e compatto, dal forte impatto sonoro, che venne accolto molto bene dalla critica.

I Bakerloo, formazione londinese nata nel 1968, hanno realizzato un unico album nel 1969 che fonde blues bianco e rock progressivo. L'album si distingue per le melodie bluesy, improvvisazioni jazz e il talento del chitarrista Clem Clempson. Criticamente apprezzato, il disco rimane un punto di riferimento della scena minore prog inglese, nonostante la breve vita del gruppo. Ascolta Bakerloo e riscopri un classico nascosto del blues prog inglese!

 "'End of Sanity' è davvero la fine della sanità, non c'è più niente di razionale."

 "Se li trovate levate il portafoglio di tasca perché per essere sconosciuti ne vale la pena."

La demo "Five Truths Untold" dei Six Fold Enticed è un lavoro duro e asfissiante, inserito nella scena metal di Pistoia, poco nota ma ricca di talento. La band spicca con riff ispirati a Meshuggah e atmosfere post metal ragionate, grazie a quattro musicisti dediti. Tracce come "Trust Betrayed" spiccano per intensità e composizione. Un prodotto pungente che non soddisferà tutti, ma che merita attenzione soprattutto dagli amanti del genere. Ascolta la demo di Six Fold Enticed e scopri il metal nascosto di Pistoia!

 Le parti strumentali sono delicate, quelle che lasciano più soddisfatti sono le parti di chitarra, ad esempio l'assolo di "Lebedinaya Stal".

 Ciò che convince veramente poco, a mio modestissimo parere, sono invece le parti vocali: cantate in lingua madre e poco incisive, manca la presenza di un cantante di ruolo, coi controcoglioni.

La recensione analizza 'Ravnodenstvie', l'undicesimo album degli Akvarium, band russa di rock progressivo nata nel 1972. Pur riconoscendo alcune parti strumentali interessanti, soprattutto nelle chitarre, l'autore evidenzia la perdita della vena prog e critica le parti vocali, giudicate poco incisive. L'album appare come un mix di sperimentazioni, con brani fuori tema come 'Derevo' che include un insolito stile reggae con fisarmonica. Scopri l'originalità e le sfumature di Akvarium con Ravnodenstvie!

 Sto parlando di un album dei Perigeo, 'Genealogia'. E' un album che venne inserito nel filone prog dalla critica, ma a mio modesto parere è più identificabile con la dicitura jazz-rock.

 Se siete batteristi vi farà sborrare sangue (citando i Cannibal Corpse).

L'autore recensisce con ironia e passione l'album 'Genealogia' dei Perigeo, un gruppo italiano jazz-rock anni '70. Nonostante la sua etichettatura prog, il disco è ricco di influenze fusion e atmosfere originali, con brani intensi e innovativi. Il recensore sottolinea momenti di grande energia e virtuosismo, specialmente nelle parti di batteria e synth. Scopri ora l'album Genealogia dei Perigeo e lasciati sorprendere dal jazz-rock fusion italiano!

 Se non vi piace la tecnica fine a se stessa non vi consiglio assolutamente il disco.

 Tutte le canzoni ad un ascolto superfluo e disattento risulteranno identiche, ma con vari inserimenti nel vostro stereo sentirete che non è così.

La recensione esplora 'The Design' di Into The Moat, un album complesso e tecnico guidato da un batterista impeccabile. Le canzoni formano un flusso continuo più che singoli brani ben distinti, richiedendo un ascolto attento. Brani come 'Dead Before I Stray' e le tracce dalla numero 6 alla 9 si distinguono per potenza e dinamismo. Un disco consigliato agli amanti della musica metal tecnica e strutturata. Scopri il complesso mondo sonoro di Into The Moat con 'The Design'!

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