«C’è del bello e c’è del nuovo: ma tutto ciò che è bello non è nuovo, e tutto ciò che è nuovo non è bello.»

 «Moretti rovescia (intenzionalmente?) Ferreri, e nel suo personale modo di intendere il grottesco, mi sembra quasi girare 'L’udienza pt. 2', elevando il prete di quarant’anni fa a Papa odierno.»

La recensione analizza Habemus Papam di Nanni Moretti, definendolo un film grottesco e ben girato, ma meno originale e riuscito rispetto ad altri lavori del regista. Viene evidenziata l'inadeguatezza del protagonista e le tematiche sul potere, confrontate con il cinema di Marco Ferreri e con le opere precedenti di Moretti. La critica sottolinea una certa frammentazione narrativa e una scelta stilistica che limita l'impatto finale, pur riconoscendo alcuni meriti, come la fotografia e l'interpretazione di Michel Piccoli. Scopri la nostra recensione approfondita di Habemus Papam e riflettiamo insieme sul potere e la solitudine del Papa.

 Pontecorvo gira un lavoro di rara bellezza e suggestione, ricorrendo ad un linguaggio estremamente realistico.

 ‘Secondo te questo film è dalla parte degli algerini o dei francesi?’ — ‘Beh... dalla parte degli algerini, ovvio!’

La recensione analizza 'La battaglia di Algeri' di Gillo Pontecorvo, apprezzandone l'estremo realismo e la forza storica. La regia utilizza attori non professionisti e luoghi autentici per un effetto quasi documentaristico. Il film espone con rigore lo scontro tra colonizzatori francesi e resistenti algerini, senza schierarsi in modo semplicistico. Infine, emerge una profonda riflessione sulle tensioni culturali e sulla complessità morale del conflitto. Scopri il capolavoro di Pontecorvo e immergiti nella storia di Algeri!

 "A mettere tensione, disagio ed, in ultima analisi, soggezione, è l’opera considerata nella sua materialità, è il libro stesso, è l’esperienza di vita e di scrittura che Kafka ci trasmette in diretta."

 "Kafka è la prova provata dell’esistenza del Dio di cui nega l’infinito Bene e l’infinito Giusto, proprio nel momento in cui egli stesso incarna lo Spirito Creatore."

La recensione esplora la complessità de Il Processo, romanzo incompiuto di Kafka, evidenziandone il potere evocativo e la tensione che permea il testo. L'autrice riflette sulla fusione tra autore e opera, sottolineando il tema della giustizia divina e il disagio umano che il libro espone. L’analisi invita a una rilettura dell’opera sotto una luce spirituale e profonda, riconoscendone la sacralità e l’attualità. Scopri il potere senza tempo de Il Processo e immergiti nell'universo kafkiano.

 Bianciardi seppe diagnosticare i mali del nostro paese con la "spaventosa chiaroveggenza".

 Attraversare un incrocio a Milano sembra il guado di un fiume, di un passo montano, di un confine.

La recensione evidenzia come Luciano Bianciardi, con La vita agra, offra una lucida e nichilistica diagnosi delle storture del boom economico italiano degli anni '60. Il libro, più reportage che romanzo, racconta la solitudine e le difficoltà di un giovane intellettuale nella periferia milanese. La scrittura asciutta e senza speranza si contrappone al più ottimista Calvino, offrendo uno sguardo unico e disincantato su una società in rapido cambiamento. Un testo consigliato a chi cerca un'analisi critica e profonda della modernità italiana. Scopri la profondità di La vita agra e il ritratto amaro dell'Italia del boom!

 Maud resta incisa nella nostra mente e nel nostro cuore per l’intima malinconia con cui accetta l’errore, la deviazione, la caducità delle cose.

 Un film di dialoghi filosofici che rappresenta la quintessenza del cinema francese, con luci naturali e ambientazioni reali.

La recensione esplora con passione La Mia Notte con Maud di Eric Rohmer, sottolineando la profondità filosofica dei dialoghi e l'intreccio emotivo tra i personaggi. Viene apprezzata la leggerezza e la soavità dello stile Rohmer, oltre al contributo del film alla Nouvelle Vague francese. I protagonisti incarnano conflitti etici e morali che coinvolgono lo spettatore in riflessioni sull’amore, sulla verità e sull’ipocrisia. Un'opera consigliata soprattutto ai più sensibili e appassionati di cinema intellettuale. Guarda La Mia Notte con Maud e immergiti nella filosofia del cinema francese.

 Un processo a sé stessi per abbattere il muro e scoprire l’Amore nel senso più alto del termine (Agape).

 Una visione conciliante che non può prescindere dall’abbandono delle droghe, della perdizione e della violenza verso se stessi.

La recensione analizza The Wall, uno degli album più celebri dei Pink Floyd, evidenziando la sua struttura narrativa coerente e il forte contenuto autobiografico di Roger Waters. L'opera mescola musica rock sinfonica e d'avanguardia con temi che spaziano dall'alienazione personale alla critica della società. Il lavoro è valorizzato da un'attenta produzione che esalta la drammaticità della storia, portando a una conclusione di speranza e amore. Consigliato a un pubblico maturo e consapevole del contesto. Riscopri The Wall e lasciati coinvolgere dal suo potente messaggio musicale e umano.

 Faulkner non relativizza, semplicemente dilata ed amplifica; non nega la realtà e la finitezza delle cose.

 Buttate via i vostri Bukowsky, Miller ed altro ciarpame, buttandovi su Faulkner che non vi deluderà e renderà diversa la vostra percezione del mondo.

La recensione celebra 'Mentre morivo' di William Faulkner come un capolavoro che unisce narrazione sperimentale e profondità esistenziale. Il romanzo, ambientato nella immaginaria regione di Yoknapatawpha, racconta un viaggio funebre intrecciando molteplici punti di vista e riflessioni sul destino e la finitezza umana. Lo stile unico di Faulkner amplifica i significati più profondi della realtà, rendendo la lettura intensa e trasformativa. Consigliato per chi cerca letteratura di alto livello e un viaggio emozionale nella condizione umana. Immergiti nel mondo di Faulkner e riscopri la letteratura profonda con Mentre morivo.

 Dostoevskij vi aspetta e vi può cambiare la vita (o la percezione di essa)!

 Il silenzio di Gesù è il silenzio che si addice ai mistici, placando gli strepiti di chi tutto vuole comprendere.

La recensione esalta l’estratto de "Il Grande Inquisitore", tratto da "I fratelli Karamazov" di Dostoevskij, come un accesso accessibile e potente a uno dei più grandi miti letterari. L’opera viene presentata come una profonda riflessione filosofica e spirituale sul Bene, il Male, la libertà umana e il potere della Chiesa. Un racconto che stimola il pensiero e invita a una lettura paziente anche per i più giovani, mantenendo un tono ironico e coinvolgente. Scopri questo capolavoro in forma accessibile e lascia che Dostoevskij rivoluzioni il tuo modo di pensare.

 Un film denso, suggestivo, ben girato, con toni freddi e impersonali che si avvicinano a Michael Haneke.

 Quando si affrontano temi come questo è facile la polemica, visto che credere o non credere nella Madonna è una vicenda individuale.

Lourdes di Jessica Hausner racconta il pellegrinaggio a un santuario mariano, esplorando con distacco realistico temi quali fede, dubbio e miracoli. La protagonista malata di sclerosi vive un evento che fa interrogare spettatori e personaggi sul significato del miracolo. Il film è apprezzato per la sua sobrietà e la recitazione autentica, stimolando profonde riflessioni in spettatori credenti e non. Scopri ora Lourdes, un film che stimola fede e riflessione.

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