The Decline

DeRango : 5,11 • DeEtà™ : 5384 giorni

 Quella voce insolente, quella nenia declamatoria fu davvero per me il Mantra della Grande Liberazione.

 Che gli Om si siano dati la pena di comporre esattamente la musica di cui avevamo bisogno: una veste ultradilatata di psichedelia pesante.

La recensione celebra l'album 'Advaitic Songs' degli Om come un'opera che unisce misticismo e sensualità in una psichedelia pesante e dilatata. Vengono evidenziate le atmosfere rituali, l'uso di strumenti etnici e un equilibrio perfetto tra intensità sonora e introspezione. L'ascolto è descritto come un vero viaggio spirituale e sensoriale, capace di trasportare l'ascoltatore in una dimensione trascendente. Ascolta Advaitic Songs e lasciati guidare in un viaggio mistico unico.

 I Wo Fat credono nel Riff.

 Una versione blues-infusa di chimeriche baracche hoodoo, schitarrate downtuned, famelici non-morti dove il Riff regna onnipotente.

La recensione celebra 'The Black Code' dei Wo Fat come una potente miscela di heavy rock, stoner doom e blues analogico. Il gruppo texano evoca atmosfere anni '70, combinando riff mastodontici con libera improvvisazione. L'album è descritto come un viaggio sonoro intriso di passione e tradizione, capace di trasportare l'ascoltatore in mondi oscuri e psichedelici. L'approccio sincero e visceralmente rock dei Wo Fat viene fortemente apprezzato. Scopri l'intensità di 'The Black Code' e lasciati trasportare dai riff di Wo Fat!

 Avere a che fare con uno show degli Amenra è un’esperienza sonora e visiva indimenticabile.

 Mai cercare di fuggire da essa - sembrano suggerirci gli Amenra - ma guardarla dritta negli occhi e spingersi oltre.

La recensione descrive l'album 'Mass V' degli Amenra come un'esperienza sonora e visiva intensa. Con atmosfere dark e introspective, il disco esplora temi di dolore, solitudine e sofferenza attraverso un sludge/doom potente. La produzione di Billy Anderson e la collaborazione con Scott Kelly arricchiscono la profondità dell'opera. Un viaggio musicale che colpisce profondamente l'anima. Scopri l'esperienza unica di Amenra con Mass V, ascolta ora!

 Trattamento da nostalgia dei tempi andati, dei suoni graffianti, chimicamente puri, partoriti piegando plettri e consumando polpastrelli.

 Lo stoner è roba che deve calzare a pennello; è più uno stile di vita che una scelta.

La recensione di Dromomania de Le Scimmie utilizza una metafora farmaceutica per descrivere un album potente e minimale, dominato da riff distorti e influenze stoner e doom. Si sottolinea l'energia pura, la ricerca di sonorità graffianti e l'atmosfera evocativa che ricorda i Melvins e la scena Kyuss. Consigliato a chi ama uno stile musicale intenso e autentico, lontano dalle mode mainstream. Scopri l'energia cruda di Dromomania e immergiti nello stoner autentico!

 Più melodia, cazzo! Ecco, se ascolterai queste poche indicazioni, ben presto potrai mandare affanculo tutti gli sfigati straccioni della Relapse.

 75 minuti di musica sono troppi, mio caro, quando perlomeno la metà riesce a farti sprofondare nel vortice dell'abbiocco più imperituro nello spazio di un giro di accordi.

La recensione di 'Yellow & Green' dei Baroness è un racconto ironico e metaforico che riflette sull'evoluzione e le trasformazioni dell'album. Nonostante momenti di buona sperimentazione e maturazione, l'opera risulta dispersiva e a tratti noiosa, soprattutto a causa della mancanza di riff heavy e di melodia costante. L'autore invita la band a osare di più con una maggiore presenza melodica per conquistare un pubblico più ampio. Scopri perché 'Yellow & Green' divide i fan e ascolta il viaggio musicale dei Baroness!

 8 brani di spassoso heavy rock, di contagio energetico, di guizzi lisergici che nemmeno la Milf del terzo piano sarebbe in grado di offrire.

 Un disco che dice una minchia di nuovo nemmeno per striscio, sentito e risentito una vagonata di volte ma ultraprofumato-che-fa-le-buche-per-terra come pochi hanno fatto negli ultimi anni.

La recensione esprime con ironia e passione il valore del secondo album dei Gandhi's Gunn, 'The Longer The Beard The Harder The Sound'. Il disco offre un mix potente e contaminato di heavy rock, psichedelia e doom metal, con influenze che vanno dai Seventies fino a Josh Homme. Nonostante non porti nulla di nuovo, l'album diventa energia pura per chi lo ascolta, ideale per gli amanti del rock energico e vintage. Scopri l'energia lisergica di Gandhi's Gunn, ascolta l'album ora!

 Con 'De Vermis Mysteriis' gli HoF tirano fuori il meglio dalla loro ormai consolidata 'arte d'autodifesa'.

 Farsi soffocare dalla monolitica acidità del riff-work di 'Madness Of An Architect' diventerà il vostro pane quotidiano, o meglio, il vostro Corpo di Cristo.

La recensione celebra l'album De Vermis Mysteriis degli High On Fire come un ritorno potente e convincente alla forma per Matt Pike e la band. Pur riconoscendo cambiamenti rispetto al passato stoner/doom, l'autore ne apprezza la fusione di heavy metal, stoner e post-core, con la produzione di Kurt Ballou che aggiunge un tocco magnetico. Le tracce più intense e variegate dell'album conquistano per energia e qualità, consacrando l'opera come una solida prova di maturità musicale. Scopri l'energia potente di High On Fire con De Vermis Mysteriis, ascolta ora!

 Ormai, ogni volta che vien fuori un nuovo disco dei Napalm Death, avverto qualcosa farsi largo tra le mutande.

 Ennesima lezione di stile.

Utilitarian, il quindicesimo album dei Napalm Death, conferma la band di Birmingham come icona del grindcore con un sound potente e testi sociali. La recensione ripercorre l'evoluzione del gruppo, la loro coerenza stilistica e la loro capacità di rinnovarsi pur mantenendo l'integrità sonora. Il disco mischia death, hardcore e contaminazioni jazz-industrious, regalando una solida prova di energia e impegno. Una lezione di stile che entusiasma i fan storici e nuovi. Scopri l’intensità dei Napalm Death con Utilitarian, ascolta ora e vivi la potenza del grindcore!

 Cristina Scabbia mi fa davvero esplodere il perizomino di un liquido bianco che non le dico.

 La sbalorditiva cover 'Losing My Religion' dei R.E.M.? Da rimanere senza fiatella.

La recensione, scritta con tono ironico e passionale, esprime forte ammirazione per i Lacuna Coil e il loro album Dark Adrenaline. Viene sottolineata la talentuosa presenza scenica di Cristina Scabbia e la qualità delle canzoni, pur lamentando la scarsa attenzione mediatica italiana. Il testo mescola umorismo e sincero entusiasmo per il gruppo metal-gothic. Scopri l'energia dark di Dark Adrenaline e lasciati conquistare da Cristina Scabbia!

 "L'unica cosa che mi faceva veramente imbestialire era la valutazione dei gol data alla cazzo di cane."

 "Finalmente sono fuori. Ho gli occhi lucidi ma non è per il gelo."

La recensione racconta con sentimento un tuffo nel passato legato a Virtua Striker 2, un videogioco SEGA che ha animato i pomeriggi di un gruppo di amici nella provincia senese. Tra ricordi di partite accese, sfide e rituali di gioco, si delinea un quadro vivido di socialità e nostalgia. L'autore ritrae con affetto l'ambiente del Bar Lume e l'impatto del gioco sulla vita quotidiana, con una punta di malinconia per i cambiamenti nel tempo. È un omaggio personale al gioco e alle persone che hanno condiviso quegli anni. Riscopri il fascino retrò di Virtua Striker 2 e vivi nuove emozioni calcistiche!