La prova canora di Tarja è superba e brilla al massimo soprattutto nelle ballate.

 L'impressione finale è quella, mi si perdoni l'espressione, di un 'freno a mano' perennemente tirato.

La recensione analizza il secondo album solista di Tarja Turunen, sottolineando collaborazioni di rilievo e una produzione curata. La performance vocale risulta notevole, in particolare nelle ballate, mentre i brani più aggressivi sono presenti ma trattenuti. L'autore evidenzia l'equilibrio non ancora completamente definito tra approcci melodici e metal più robusto. Pur non essendo un album rivoluzionario, presenta momenti affascinanti e sperimentazioni cautamente audaci. Scopri il percorso artistico di Tarja in 'What Lies Beneath'!

 Un fatto che mi colpisce favorevolmente è la freschezza che Profoundemonium mantiene a distanza di undici anni dalla sua pubblicazione.

 I singoli brani cooperano a creare un’atmosfera onirica, in cui sono sapientemente alternati momenti di decadente malinconia ed improvvise, rabbiose accelerazioni di matrice black.

La recensione valorizza il secondo album dei Trail of Tears, Profoundemonium, per la sua freschezza e atmosfera unica nel panorama gothic metal del 2000. La band si distingue per l'alternanza tra malinconia e aggressività black, con performances vocali varie e una forte identità stilistica. Vengono citati brani emblematici e apprezzata la capacità evocativa, malgrado una copertina poco coerente e poco piacevole. Scopri l'atmosfera unica di Profoundemonium ascoltando questo capolavoro gothic metal.

 I pregi del disco sono senza dubbio un senso di grande epicità che non scivola quasi mai nello stucchevole...

 Un gran gruppo ed un gran bel disco, a cui dò 4 stelle.

La recensione analizza il terzo album degli austriaci Hollenthon, Opus Magnum, evidenziandone l'originalità nel mix di death metal melodico e sinfonico, con una forte epicità e atmosfere oscure. Pur meno vario rispetto al precedente, il disco si distingue per la consistenza orchestrale e la struttura complessa. L'album è riconosciuto come un ottimo lavoro che conferma la qualità del gruppo. Scopri Opus Magnum degli Hollenthon per un viaggio epico nel metal sinfonico!

 L'impressione che ho avuto all'ascolto è stata quella di una maggior 'orecchiabilità', derivata credo da una certa semplificazione delle strutture.

 Se volete apprezzare gli Eluveitie al meglio, ascoltate gli album precedenti, 'Slania' in particolare.

La recensione valuta 'Everything Remains (As It Never Was)' degli Eluveitie, sottolineando una maggiore orecchiabilità rispetto a 'Slania' ma con pezzi meno convincenti. L'album mantiene la fusione tra metal e folk, ma risulta più semplificato e prevedibile. Il passaggio all'etichetta Nuclear Blast sembra aver influenzato l'orientamento verso un pubblico più ampio. Pur non raggiungendo la freschezza dei lavori precedenti, l'album resta comunque un ascolto raccomandato nel folk metal. Scopri tutto sull'album e immergiti nel folk metal degli Eluveitie!

 "I cori e la parte sinfonica, pur essendo irrinunciabili, sono davvero troppo pomposi e finiscono per oscurare Simone."

 "Penso che gli Epica dovrebbero proseguire verso un suono più aggressivo e corposo, ma rendere l'insieme più compatto e diretto."

La recensione analizza 'Design Your Universe' degli Epica come un seguito coerente di 'The Divine Conspiracy', sottolineando miglioramenti nelle chitarre e nella voce, ma evidenziando un eccesso di orchestrazioni e una minore compattezza. Sebbene apprezzato in vari brani, l'album risulta meno ritmicamente agile e stilisticamente omogeneo rispetto al predecessore. Il giudizio finale suggerisce di affinare l'equilibrio tra elementi per migliorare ulteriormente. Scopri l'evoluzione degli Epica con questa recensione approfondita di Design Your Universe!

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