Lord Mirror

DeRango : -7,01 • DeEtà™ : 5038 giorni

 L’aggettivo più adatto è retorico, e sebbene lo siano quasi tutti i film americani laddove si raggiungono livelli così nauseabondi c’è poco su cui sorvolare.

 Si torna nel passato... tutti eccetto Wolverine, ridotto a fare il cane da riporto di Xavier.

La recensione esprime una forte delusione nei confronti di 'X-Men: Giorni di un futuro passato', giudicato eccessivamente retorico e con personaggi poco approfonditi o stravolti. Il regista Bryan Singer viene accusato di aver inferto un colpo fatale alla saga, con una sceneggiatura che sacrifica la coerenza per un messaggio educativo banale e stucchevole. Anche la nuova versione 'The Rogue Cut' non riesce a salvare un film definito noioso e scontato, con poche emozioni positive, esclusa la compassione per un personaggio secondario. Scopri la nostra recensione completa prima di vedere X-Men: Giorni di un futuro passato.

 La mia risposta è che dipende dalle aspettative del lettore.

 Il signor SS è narcisista fino al midollo... si preoccupa tanto di curare e mettere in risalto la propria immagine in una maniera che a tratti trovo fastidiosa.

La biografia di Steve Sylvester, frontman dei Death SS, offre uno stile frammentario ricco di approfondimenti culturali e fotografie suggestive. Tuttavia, molti fatti sono già noti ai fan più informati e il racconto mostra una forte autocelebrazione e contraddizioni personali dell'autore. Nonostante alcune parti ridondanti, il libro è consigliato agli appassionati del metal italiano e ai fan della band ma può risultare meno interessante per chi cerca novità o una narrazione più imparziale. Scopri la storia dei Death SS e il controverso Steve Sylvester leggendo questa biografia.

 Un film talmente idiota che sembra partorito dalla mente di un undicenne sbronzo.

 Mal studiato, mal concepito, mal girato, ridondante e messo in scena di fretta senza ponderazione.

Battlefield Baseball di Yudai Yamaguchi presenta un'idea di base folle, ma il risultato è un film confusionario, mal scritto e poco divertente. La recitazione lenta e le gag forzate rendono la visione estenuante, con solo poche scene e la battuta finale che si salvano. Il film cerca di uscire dagli schemi con surreale violenza, ma si perde in una narrazione disordinata e poco efficace. Scopri perché Battlefield Baseball è un cult imperdibile tra i film trash giapponesi!

 Fukasaku dipinge le geisha come fossero delle puttane più carismatiche della media.

 'The Geisha House è un film cinico e denigratorio che descrive in maniera grossolana e piena di errori il mondo delle geisha.'

La recensione critica sottolinea come 'The Geisha House' di Kinji Fukasaku fallisca nel rappresentare fedelmente il mondo delle geishe, caricandolo di stereotipi errati e ignorando la componente artistica della professione. Pur apprezzando sceneggiatura, costumi e recitazione, il film risulta cinico e superficiale, condizionato da pregiudizi e una documentazione inadeguata. Scopri la verità nascosta dietro il mito delle geishe guardando questa recensione.

 Keiko Desu Kedo è come un sacco di cemento armato che ti viene lanciato addosso da tre metri d’altezza nel tentativo di ucciderti.

 Il film non ha una trama... è quanto di più cerebrale si possa concepire, con primi piani statici lunghissimi che mostrano una monotonia sconfinata.

Keiko Desu Kedo, il film sperimentale di Sion Sono, è un'opera intensa e minimalista che esplora il tempo e la monotonia della vita. Senza una trama convenzionale, il film si concentra su lunghi primi piani e su una dinamica quasi ipnotica che riflette la solitudine e l’attesa. Un’opera difficile, non per tutti, che invita a riflessioni intime e contemplative. Scopri questo film ipnotico e sperimentale per una riflessione unica sul tempo e la vita.

 Il film da vedere due volte: prima da soli, immersi nel silenzio e senza amici rompicoglioni tra i piedi. Poi in compagnia.

 Un autentico ideale estetico femminile dalla forza di carattere molto incisiva.

Tokyo Gore Police di Yoshihiro Nishimura è uno splatter movie visionario e ironico che unisce un'imponente scenografia cyberpunk a una critica sociale sulla disumanizzazione. La protagonista Ruka, interpretata dalla carismatica Eihi Shiina, arricchisce un racconto dal ritmo perfetto che però cala sul finale. Nonostante qualche limite narrativo, il film rimane un cult imperdibile per gli amanti dell'horror estremo e del cinema di genere giapponese. Scopri Tokyo Gore Police e immergiti nel suo splatter unico e visionario!

 Il cigno Emo.

 Black Swan fallisce proprio nel suo elemento principale: quello rappresentativo.

La recensione critica Black Swan per la sua ripetitività e superficialità nell'affrontare il tema del doppio e dei problemi psicologici. Sebbene apprezzi la regia, la fotografia e la performance di Natalie Portman, l'autore trova il racconto noioso e poco evocativo. Il film viene giudicato troppo caricaturale e prevedibile, con cliché stantii che non riescono a coinvolgere davvero lo spettatore. Scopri se Black Swan è il film giusto per te: leggine la recensione completa!

 Warrior è costruito su un ammasso di luoghi comuni trattati superficialmente.

 È uno dei film più sopravvalutati dell'anno.

Warrior, pur essendo superiore a film teen come Never Back Down per maggior profondità psicologica, risulta superficiale e pieno di luoghi comuni. La narrazione banale e la mancanza di realismo penalizzano il film, che si salva solo grazie alle scene di combattimento e alla performance di Nick Nolte. Considerato uno dei film più sopravvalutati del 2011, non regge il confronto con pellicole simili come Redbelt o The Fighter. Scopri perché Warrior non convince i critici esperti, leggi la recensione completa!

 Ben lungi Homecoming dal possedere il fascino e il carisma dei primi tre Silent hill.

 Un gioco asfittico indegno del nome che porta.

Silent Hill: Homecoming, sviluppato da Double Helix, si distacca negativamente dalla tradizione della saga con una narrazione 'all'americana' e un game design semplificato. Le atmosfere tese e disturbanti tipiche dei primi capitoli vengono sostituite da scene prevedibili e combattimenti contro boss fuori luogo. Nonostante una buona grafica e la colonna sonora di Akira Yamaoka, il gioco delude soprattutto i fan storici per la trama poco ispirata e gli scarsi enigmi. Scopri perché Silent Hill: Homecoming ha deluso i fan e valuta tu stesso questa svolta della saga.

 Duke è talmente stereotipato ed egocentrico che fa ridere solo per questa ragione.

 Se digerite l’eccessiva linearità e cercate un’esperienza profonda, cercate altrove.

Duke Nukem Forever, uscito dopo un incredibile ritardo di 14 anni, torna con un protagonista stereotipato e un gameplay ultralineare. La grafica è aggiornata grazie all'Unreal Engine, ma il gioco soffre di caricamenti frequenti e una durata considerevolmente breve. Offre momenti di umorismo volgare e satira sul maschilismo in uno scenario di azione tipica da sparatutto. Consigliato agli appassionati nostalgici, meno a chi cerca profondità e innovazione. Scopri se Duke Nukem Forever fa per te: azione e nostalgia ti aspettano!

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