Il disco non si accontenta del compitino, e diverse volte riesce in veri e propri salti di qualità.

 A mio parere, si tratta del miglior disco dei Beach House.

La recensione esalta 7 come il miglior disco dei Beach House, sottolineando la qualità del songwriting e le atmosfere oniriche tipiche del duo. Brani come "Dark Spring", "Dive" e "Last Ride" vengono definiti momenti di grande intensità e grande valore artistico. Nonostante le sfide del genere e il rischio di appiattimento creativo, il disco si distingue per originalità e potenza emotiva. Ascolta Beach House 7 e scopri perché è il loro capolavoro!

 Down Colorful Hill rappresenta questo. E il disco parla da solo.

 Ce vuole umiltà regà. Ce vole umiltà e musica fatta bene...

La recensione esalta l'esordio dei Red House Painters, 'Down Colorful Hill', come esempio di rock emotivo e minimalista, capace di comunicare profondità con pochi elementi. L'autore confronta l'album con altri lavori post-rock, sottolineando l'umiltà e la sincerità di Mark Kozelek rispetto a produzioni più complesse e a volte artificiose. L'album è descritto come un flusso di coscienza musicale che resta vivo nell'ascoltatore ben oltre l'ultima nota. Ascolta ora Down Colorful Hill e scopri la profondità del rock autentico.

 Il Pagante STRACCIA il resto della musica di merda in tutto ciò che non tange la musica.

 Entro in Pass non è musica. È svago a fruizione uditiva (?) e come svago funziona.

La recensione analizza 'Entro In Pass' de Il Pagante come un prodotto musicale privo di valore tecnico, ma efficace come esperienza di intrattenimento e fenomeno culturale. Il disco è descritto come una 'musica di merda spettacolare' con un elevato livello di autoironia e capacità parodistica. Le collaborazioni e i singoli più noti contribuiscono a rappresentare la generazione millennial in un mix di realtà e svago. Il testo invita a non prenderlo troppo sul serio ma a godersi l'aspetto comico e metamusicale. Scopri il lato ironico e cult di Il Pagante, ascolta 'Entro In Pass' ora!

 Quella degli Ex, in effetti, è una musica particolare.

 Poi vabbè, la recensione è una cagata, ma compratelo. Ne vale la pena.

Il doppio live "At Bimhuis (1991-2015)" degli Ex raccoglie performance di quasi 25 anni al celebre festival jazz di Amsterdam. Il gruppo olandese si distingue per uno stile musicale unico, sincretico, mescolando jazz, punk e world music in un’esperienza coinvolgente. La presenza di numerosi ospiti internazionali arricchisce ulteriormente il disco, che viene descritto come un capolavoro particolarmente apprezzato per l’energia e la qualità musicale. Scopri il live che unisce jazz, punk e world music: ascolta The Ex!

 Un disco straordinario, tra i migliori della sua epoca e del suo genere.

 L'amore raccontato in 69 canzoni senza risultare neanche per un attimo banale o smielato.

69 Love Songs di The Magnetic Fields è un capolavoro di Stephin Merritt che racconta l'amore in modo originale e intenso attraverso 69 brani. L'album unisce pop, elettronica e sperimentazioni musicali con testi profondi e emozionanti. Nonostante la lunghezza, si rivela un'opera imprescindibile e innovativa, capace di restare nel cuore e nella storia del pop moderno. Ascolta 69 Love Songs e lasciati conquistare da emozioni uniche!

 Gli Screeching Weasel fanno punk coscientemente melodico venato di hardcore e condito con tanta ignoranza.

 Science of Myth, senz'altro il capolavoro del disco.

My Brain Hurts è un album punk melodico degli Screeching Weasel caratterizzato da brani brevi ma intensi, equilibrati tra energia e orecchiabilità. L'autore apprezza la padronanza del gruppo e l'ispirazione che attraversa i pezzi, sottolineando testi con tematiche più impegnate e una grande varietà sonora data dall'uso di elementi insoliti come il piano. Pur riconoscendo qualche somiglianza con gruppi più famosi, il disco rimane una proposta valida e consigliabile. Scopri My Brain Hurts degli Screeching Weasel, un classico punk da non perdere!

 Il Dizionario si rivela un tripudio di boiate.

 Evitate come la peste questo prodotto e tutti i prodotti di questo genere...

La recensione critica il Dizionario del Pop-Rock 2014 per le sue scelte discutibili, valutazioni incoerenti e un evidente intento commerciale. Il libro celebra Jovanotti e altri artisti contemporanei con voti altissimi, mentre stronca autori storici senza logica apparente. Il tono ironico mette in luce l'inaffidabilità e le ambiguità di questo testo, consigliando di evitarlo a chi cerca una guida seria. Scopri la verità sul Dizionario del Pop-Rock 2014, leggi la recensione completa!

 "La nave è fulmine, torpedine, miccia, scintillante bellezza, fosforo e fantasia... il futuro è una palla di cannone accesa"

 "Ma il capitano dice al mozzo di bordo... c'è solo un po' di nebbia, che annuncia il sole, andiamo avanti tranquillamente"

La recensione esplora l'album Titanic di Francesco De Gregori, sottolineando la sua poetica fusione tra il mito del progresso tecnologico e la dura realtà degli emigranti. L'artista si mostra critico ma anche empatico, con testi pieni di narrazione e sensibilità. Alcuni brani emergono per intensità e valore simbolico, mentre il disco rappresenta uno dei momenti più alti del cantautorato italiano. Ascolta Titanic e lasciati emozionare dalla poesia di De Gregori.

 il viaggio verso l'ignoto richiede marinai forti ed esperti, non sognatori o utopisti

 solo una mente ben razionale può sopportare la vista dell’irrazionale fino in fondo

La recensione esalta 'L'Uomo che fu Giovedì' di Chesterton come un romanzo capace di intrecciare un realismo quotidiano con profonde riflessioni filosofiche e una trama ricca di colpi di scena. Il testo affronta con coraggio temi come l'anarchia, la religione, la poesia e il confronto tra ragione e illusione, raccontati con uno stile agile e coinvolgente. La narrazione miscela suspense, filosofia e humor inglese, mantenendo viva la tensione anche oltre la conclusione. L'opera è definita un capolavoro per la capacità di mettere in luce le contraddizioni umane in modo accessibile e avvincente. Scopri l'intrigante mondo di Chesterton: leggi L'Uomo che fu Giovedì!

 Wilson torna e fa le cose in grande, ... riesce nell’apparente impossibile impresa di ridare un briciolo di identità al progressive rock.

 Supper’s Ready incontra Thick As A Brick. Meraviglia.

Dopo vent'anni di carriera, Steven Wilson pubblica con 'The Raven That Refused To Sing' un capolavoro che riporta l'identità autentica del progressive rock anni '70. L'album sorprende per arrangiamenti orchestrali e atmosfere che ricordano King Crimson e Genesis, mostrando un Wilson maturo e ispirato. La varietà dei brani, dal folk alla ballata epica, rende il disco un punto di riferimento insostituibile nel panorama contemporaneo. Ascolta 'The Raven That Refused To Sing' e riscopri il vero progressive rock!

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