“Dobbiamo avere qualcuno da amare. Se non lo abbiamo è come essere morti.”

 “Ho la sensazione che non ci sia niente al mondo che possa veramente durare. So solo che ti amo, tutto il resto non conta.”

La recensione esplora 'La Terra del Desiderio', uno dei primi film di Ingmar Bergman, evidenziandone temi ricorrenti come l'amore, i conflitti tra padre e figlio e le difficoltà della gioventù. Nonostante una produzione modesta, il film mostra già le solide basi stilistiche di Bergman. Sono sottolineate alcune traduzioni italiane fuorvianti e l'importanza di dialoghi intensi e memorabili. Il racconto è un intreccio di sentimenti, drammi familiari e un approccio narrativo attraverso flashback. Scopri la bellezza struggente del primo Bergman e immergiti nei suoi temi senza tempo.

 Una sorta di sciarada per iniziati.

 Il film è freddo e inutilmente intellettualistico.

La recensione definisce L'anno scorso a Marienbad un film freddo, presuntuoso e intellettualistico, privo di uno sviluppo narrativo chiaro. La lentezza esasperante e il manierismo risultano insopportabili. Il recensore attribuisce al film un carattere elitario e snob, lontano dal vero coinvolgimento emotivo e culturale. Considerato uno dei peggiori lavori espressivi di Resnais, è visto come un gioco per cinefili annoiati. Scopri se questo film sperimentale fa davvero per te leggendo la recensione completa!

 “Io sono il simbolo della vita che continua. Desidero tanto questo bambino. Impazzirò se non si sbriga a crescere.”

 “Alle soglie della vita è la storia ben raccontata di tre donne in una stanza d’ospedale. Dove la stanza non è altro che un comodo reparto di ostetricia.”

“Alle soglie della Vita” è un film spesso trascurato di Ingmar Bergman che affronta il tema della nascita intrecciandolo al concetto di mortalità. Il racconto si svolge prevalentemente in una stanza d’ospedale in cui tre donne affrontano esperienze drammatiche e personali. Nonostante la vicinanza temporale a capolavori più noti, il film mantiene un valore e un significato profondo, supportato da interpretazioni brillanti e da una sceneggiatura fluida e intensa. Bergman, pur critico verso il film stesso, offre un prodotto ricco e stimolante. Scopri il Bergman più intimo con 'Alle soglie della Vita'!

 “Fanny e Alexander” è un’autobiografia "sognata"; un grande affresco, nel quale più di cinquanta personaggi si muovono in una realtà che, quasi distorta dal ricordo, finisce per diventare sogno.

 La fantasia e la realtà si fondono e si confondono in Alexander, scatenando l’ira incontrollata, e apparentemente ingiustificata, del pastore.

“Fanny e Alexander” di Ingmar Bergman è un affresco autobiografico che miscela realtà, sogno, arte e religione. Racconta la complessa vita della famiglia Ekdahl, esplorando infanzia, magia e rigore luterano con una narrazione intensa e visionaria. Il film è ricco di personaggi, ambientazioni e tematiche che ne fanno un classico imprescindibile del cinema. Guarda “Fanny e Alexander” per immergerti in un capolavoro visionario e autobiografico di Bergman.

 L'ora del lupo è l'ora che va dalla notte profonda all'alba.

 L'ora del lupo è una favola gotica, ricca di immagini evocate dalle tenebre e dal surrealismo.

La recensione esplora 'L'ora del lupo', film di Ingmar Bergman ricco di riferimenti autobiografici e simbolismi gotici. Analizza la genesi dell'opera legata alle paure ancestrali e gli incubi del protagonista, ricollegandola a eventi personali dell'autore. Il racconto si addentra nella complessità psicologica del film, con citazioni e riferimenti incrociati alla filmografia bergmaniana, offrendo un'interpretazione profonda e coinvolgente. Scopri il mistero e l'intensità de L'ora del lupo di Bergman, un capolavoro da non perdere!

 Ingmar Bergman affonda il suo bisturi in modo profondo, crudo, violento, volutamente e assolutamente impietoso, senza anestesia, nella carne viva della istituzione familiare per eccellenza: il matrimonio.

 Per Bergman “Dio è l’Amore, e l’Amore è Dio. L’Amore è una prova dell’esistenza di Dio. L’Amore è la sola realtà di questo nostro pietoso mondo terreno.”

La recensione analizza 'Scene da un matrimonio' di Ingmar Bergman, un film che esplora con crudezza il fallimento della coppia e le sue conseguenze. Bergman dipinge il matrimonio come una realtà complessa e difficile, segnata da incomunicabilità, tradimenti e trasformazioni dolorose. Il racconto evidenzia la lotta tra amore e odio, offrendo un messaggio universale di rispetto e comprensione. Il film è considerato un capolavoro emotivo e psicologico sul tema familiare. Scopri il profondo dramma di coppia nel capolavoro di Bergman, guarda 'Scene da un matrimonio'.

 La fontana della vergine è l'unico film di Bergman in cui direttamente si manifesta la presenza di Dio.

 Nel film si da molto più peso alle immagini che non alle parole, come se Bergman volesse indurre lo spettatore ad una meditazione immediata.

La Fontana della Vergine di Ingmar Bergman esplora il Medioevo attraverso una storia intensa di violenza privata e fede conflittuale. Il film si distingue per la sua rappresentazione diretta di un miracolo, un unicum nella produzione di Bergman. Tra paganesimo e cristianesimo, l’opera offre un meditato equilibrio tra sacro e profano, enfatizzando le immagini a discapito delle parole. Un dramma profondo che invita alla riflessione sulle tensioni spirituali del tempo. Scopri il lato mistico e drammatico di Bergman in La Fontana della Vergine.

 Il rosso è il colore dell'anima.

 Penso sempre alla mamma quasi ogni giorno, anche se è morta da anni.

La recensione esplora Sussurri e grida di Ingmar Bergman, mettendo in luce la struttura visiva rigorosa e la intensa rappresentazione di dolore e relazione umana. L'importanza del colore, del suono e della carne si unisce a una riflessione sul ruolo della femminilità e della presenza divina. Il film è lodato come un capolavoro carico di emozioni profonde e armonia formale. Scopri il capolavoro di Bergman e lasciati trasportare dalle sue intense emozioni.

 La certezza dell'esistenza di Dio è (ri)messa in dubbio dal Pastore Thomas, attanagliato dai dubbi e dalla perdita di fede.

 Bergman non ambisce a raccontare la conquista della fede; ma solo il difficile, impervio cammino che ogni uomo percorre cercandola.

Luci d'inverno è un dramma intenso e minimalista di Ingmar Bergman che esplora il profondo tormento esistenziale e la crisi di fede di un pastore segnato dalla perdita e dal dolore. Il film, costruito attorno a pochi personaggi, mette in scena l'assenza di Dio e il percorso umano verso la possibile ritrovata fede. L'opera si distingue per la sua scenografia essenziale e per un finale aperto che stimola una riflessione profonda sull'esistenza e la spiritualità. Scopri ora questo capolavoro bergmaniano che indaga la fede e il dolore umano.

 "(la storia) ...non la definirei un dramma straziante, piuttosto un dramma quotidiano. Dunque è quasi una commedia."

 "'Crisi' è un film sulla difficoltà dei rapporti 'malati' tra le persone; sulla compenetrazione tra finzione e realtà; sulla verità e sulla menzogna."

Crisi (1946) è il debutto cinematografico di Ingmar Bergman, che racconta con delicatezza un dramma quotidiano ambientato in una comunità conservatrice. La storia segue la giovane Nelly e le tensioni con la madre naturale, offrendo un ritratto intenso delle relazioni umane e delle fragilità emotive. Il film si distingue per i primi piani espressivi e il montaggio rigoroso, anticipando i temi cari al regista. Nonostante il clamoroso insuccesso commerciale, Crisi è un potente esempio di cinema introspettivo e realista. Scopri il primo capolavoro di Bergman, un dramma umano che ha segnato la storia del cinema.

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