«Tale indipendenza non sembra giovare alla proposta musicale degli olandesi.»

 «Potenziale da cui aspettarsi maggiore ispirazione e coesione, sia sonora che dal punto di vista del songwriting, non sempre all’altezza.»

La recensione evidenzia un calo qualitativo in Earthless Pagan Spirit rispetto al precedente album di Soulburn. Pur trovando spunti interessanti iniziali e ottimi musicisti, l'album soffre di scelte musicali discutibili e una mancanza di coesione. L'uso di elementi gotici e di una voce femminile è poco convincente e alcune tracce risultano troppo lunghe o ripetitive. Il potenziale è presente ma non ben sfruttato. Scopri se Earthless Pagan Spirit merita un ascolto approfondito!

 "La sezione ritmica sembra registrata in una grotta profondissima, mentre le poderose parti di chitarra ci immergono in un’atmosfera da rituale sabbatico."

 "Shanda Fredrick dona alla band una marcia in più: voce salmodiante ed evocativa, tanto robusta da poter essere scambiata per quella di un uomo."

The Hundredth Name di Demon Lung è un debutto solido nel panorama doom metal, caratterizzato da atmosfere cupe e rituali e da una voce femminile potente e evocativa. Pur non essendo un capolavoro, l'album si distingue per riff efficaci e una produzione intensa a firma Billy Anderson. La seconda metà perde un po' di smalto, mostrando influenze evidenti, ma il progetto resta apprezzabile e promette una crescita musicale futura. Ascolta ora The Hundredth Name e immergiti nel doom metal più oscuro e rituale.

 "Distant in solitary night rappresenta la summa della visione cara a Harris, piuttosto uniforme ma coerente."

 "Il black metal americano prenderà successivamente altre strade, ma qui si assiste a un perfetto epigono della scena norvegese."

La recensione analizza 'Distant in Solitary Night', quarto album di Judas Iscariot, progetto solista di Akhenaten. L'opera si caratterizza per un sound che fonde il black metal norvegese con la scena americana, esprimendo un songwriting filosofico e tematiche nichiliste. Pur mostrando limiti come monotonia e timidezza nel drumming, l'album rappresenta una tappa significativa per il panorama USBM e l'influenza di Akhenaten nel genere. Il disco riecheggia riferimenti a Heidegger e Nietzsche e si chiude con un outro ipnotico che suggella il percorso artistico del musicista. Scopri il capolavoro controverso di Judas Iscariot e immergiti nel black metal americano d'altri tempi.

 Un sound che trasporta l'ascoltatore nel fango di una palude in cui si affonda pian piano.

 Niente screaming, né violenza brutale, ma un incedere lento e crepuscolare con vibrazioni occulte.

His Majesty at the Swamp di Varathron si distingue dal tradizionale black metal nordico con un sound più lento, atmosferico e ipnotico. Influenzato da Black Sabbath e doom, il disco presenta melodie heavy e un cantato oscuro, evitando la violenza sonora tipica. È un esempio significativo del black metal greco, più melodico e mediterraneo. La produzione valorizza l'aspetto limaccioso e misterioso dell'album. Consigliato a chi cerca un'alternativa originale al panorama black metal scandinavo. Ascolta Varathron per scoprire un black metal mediterraneo unico e coinvolgente.

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