Alì Murtacc

DeRango : 1,55 • DeEtà™ : 6969 giorni

 Fortunatamente c'è ancora qualcuno in grado di dire qualcosa in un panorama tanto desolante.

 Brani come 'Food', 'Analysis', 'Seasons', 'Slave' e 'Awakening' suonano come delle vere legnate sulla schiena.

Incoming Cerebral Overdrive emerge nella scena post-core con il loro album di debutto 'Cerebral Heart', offrendo un sound potente e tecnicamente maturo. La band italiana unisce influenze di gruppi iconici come Converge e Dillinger Escape Plan con una propria vitalità. Brani intensi e variegati, dall'impatto forte e ben bilanciati nel mix, rendono l'ascolto coinvolgente. Il disco mostra un grande potenziale per il gruppo, che si distingue in un panorama altrimenti stagnante. Ascolta ora 'Cerebral Heart' e scopri il futuro del post-core italiano!

 Finchè continueranno a circolare gruppi come i Trap Them non riuscirò mai a staccarmi definitivamente dal metal.

 Il CD è molto breve (25 minuti di durata appena), ma state pur certi che sono sufficienti perchè riescano a rompervi tutte le ossicina.

La recensione esprime un entusiasmo ironico per l'album "Seizures in Barren Praise" dei Trap Them, evidenziandone l'aggressività e l'evoluzione nel death/grindcore. Con brani veloci e potenti, l'album di 25 minuti si distingue per intensità e tecnicismi ispirati a nomi come Nasum ed Entombed. Consigliato a chi ama il metal estremo e la musica underground. Ascolta Seizures in Barren Praise e lasciati travolgere dal metal estremo!

 Una band ancora troppo poco conosciuta, che speriamo riesca a venire fuori dall'underground in modo da ottenere una maggiore visibilità.

 Un disco fresco ed originale che fa la differenza in mezzo al mare di metalcore plastificato d’oltreoceano.

La recensione lascia da parte il deathcore mainstream e si concentra su 'Rauchen und Yoga' dei Japanische Kampfhörspiele, un mix originale di grindcore e punk-core tedesco. L'album, ricco di brani brevi ma intensi, si distingue per l'equilibrio tra velocità, sperimentazione e un cantato in tedesco d'effetto. È un lavoro fresco che emerge in un panorama metal spesso omologato, meritevole di più attenzione. Ascolta 'Rauchen und Yoga' e scopri il grindcore autentico e originale!

 Siamo di fronte all’ennesima fotocopia delle innumerevoli fotocopie che invadono il mercato odierno.

 Un disco buono per farsi un paio di risate per una trentina di minuti. Dopodiché, levatelo dal vostro hard-disk e risparmiate spazio per qualcosa di meglio.

La recensione stronca senza mezzi termini l'album 'Before The Throne Of Infection' degli Annotations Of An Autopsy, definendolo una copia sterile e priva di innovazioni. Il disco viene descritto come adatto solo ai fan più fanatici del deathcore e come un prodotto che, dopo un ascolto superficiale, viene dimenticato velocemente. L'autore evidenzia la saturazione di un mercato invaso da band tutte uguali e invita a risparmiare spazio per musica migliore. Scopri altre recensioni metal e scegli dischi davvero unici e potenti!

 Il difetto principale del disco è la ripetitività dei brani: le strutture sono sempre le stesse, prevedibili e alla lunga scontate e noiose.

 Se non siete dipendenti dai vari Job for a Cowboy, Despised Icon, Animosity e gli altri 3000 nomi, passate altrove, sprechereste solo una mezz’ora inutilmente.

La recensione evidenzia come Carnifex, con il loro album di debutto "Dead in My Arms", non riescano a distinguersi all’interno di un genere ormai saturo e ripetitivo come il deathcore. Il disco appare prevedibile, con riff e strutture monotone che si ripetono senza innovazione significativa. Solo la traccia di apertura risulta accattivante, ma l’album nel complesso manca di creatività e personalità, risultando poco consigliabile anche agli appassionati del genere. Scopri solo il meglio del deathcore, evita dischi prevedibili come questo!

 La capacità di comporre i riff-killer, i passaggi che funzionano e il groove assassino non sono minimamente mutati.

 Uno dei migliori dischi brutal degli ultimi 2-3 anni e, contemporaneamente, uno dei lavori più riusciti all'interno della discografia della band statunitense.

War of Attrition conferma lo stato di grazia dei Dying Fetus, con un suono potente che unisce brutal death e hardcore. Le otto tracce mostrano riff killer, strutture complesse e groove assassino, senza tradire lo stile della band. I brani migliori si confermano efficaci sia su disco che dal vivo. Un album di alta qualità che si posiziona tra i migliori degli ultimi anni nella scena brutal death. Scopri la potenza dei Dying Fetus con War of Attrition, un must per ogni fan del brutal death!

 I Red Harvest sono una delle bands più agghiaccianti, oscure e violente apparse nelle ultime due decadi.

 "Sick Transit Gloria Mundi" è probabilmente il loro lavoro più completo e maturo, capace di alternare momenti atmosferici e violenti.

La recensione celebra "Sick Transit Gloria Mundi" come l’apice della carriera dei Red Harvest, evidenziando la loro evoluzione dal thrash a sonorità industriali e noise. Il disco, pubblicato nel 2002, offre un mix equilibrato tra momenti violenti e atmosfere cupe, evocando un futuro distopico e meccanizzato. Le tracce presentano influenze di band iconiche, con una qualità complessiva elevata e una notevole originalità. L’album è consigliato soprattutto agli amanti del genere industrial metal e di atmosfere oscure. Ascolta subito "Sick Transit Gloria Mundi" e immergiti nelle atmosfere oscure dei Red Harvest!

 Il loro death/grind tecnico e sperimentale, macchiato da rallentamenti sludge-doom e frizzanti passaggi jazz-fusion è diventato un marchio di fabbrica unico.

 Un disco violento, imprevedibile e dissonante, ma compatto, omogeneo e, a tratti, quasi melodico.

Xenosapien è il quinto album di Cephalic Carnage che mantiene intatta la loro unicità nella scena metal estrema con un sound che unisce death/grind tecnico, sludge doom e jazz fusion. L'album è più accessibile rispetto ai lavori precedenti, ma conserva la complessità e l'aggressività che contraddistinguono la band. Brani come 'Touched By An Angel' e 'Megacosm Of The Aquaphobics' evidenziano la maturità compositiva senza tradire le radici sperimentali. Perfetto per chi ha apprezzato Anomalies. Scopri ora Xenosapien, il death/grind tecnico che sfida i confini del metal!

 "Eschaton", il terzo disco della band, esce nell’ottobre 2006 per la Season Of Mist ed è l’album con il quale i nostri cominciano ad uscire dall’ambiente underground.

 L’odio espresso dal gruppo s’impossesserà di voi come uno spirito demoniaco, rendendovi simili più a una belva assetata di vendetta che ad un umano.

Recensione appassionata di "Eschaton", terzo album degli Anaal Nathrakh, che descrive l'opera come una furiosa miscela di black metal, industrial e grindcore. Il disco incarna rabbia, nichilismo e frustrazione e, con ospiti come Attila Csihar e Shane Embury, si distingue per intensità e varietà. Consigliato a chi cerca un'esperienza sonora estrema e catartica. Scopri la furia di Eschaton: lascia che la musica ribelli dentro di te!

 Il loro brutal death si è ispessito, nelle strutture ritmiche e nel chitarrismo, mostrando una maggior perizia tecnica.

 L’EP segna un deciso punto d’arrivo per la band bolognese, non privo di difetti, certo, ma risulta meglio congegnato e funzionante rispetto alla demo.

Il primo EP ufficiale dei Chaos Among Nameless segna un passo in avanti rispetto alla demo d'esordio, con una produzione più potente e una proposta musicale più tecnica e solida. Le influenze di Meshuggah e Dillinger Escape Plan emergono in brani complessi e ricchi di cambi tempo, anche se talvolta forzati. Nonostante qualche difetto nel songwriting e nel mix della batteria, l'EP lascia buone speranze per il futuro della band bolognese. Scopri l’EP di Chaos Among Nameless e immergiti nel death metal tecnico!

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