"Quando i Black Sabbath impartivano le prime lezioni di oscurità, i Candlemass prendevano appunti, perché già sapevano di poter diventare i 'professori' futuri del doom."

 "When time is gone, the page is turned, the door is closed and all is done and said, the band has played...the spotlight’s burned, all that’s left are psalms for the dead."

L'ultima fatica dei Candlemass, Psalms For The Dead, rappresenta un addio al doom classico e un tributo al rock vintage anni '70. L'album mostra un sound corposo e oscuro, sebbene meno vario e ispirato rispetto ai lavori precedenti. Nonostante qualche appannamento nel songwriting, la band conferma la sua importanza storica nel genere. Il cambio di vocalist e le scelte stilistiche segnano un passaggio delicato nella conclusione della carriera quasi trentennale. Scopri l'ultimo capitolo dei maestri del doom metal, Psalms For The Dead!

 Hesher è un bastardo dall'inizio alla fine, ma ha la rara capacità di saper carpire gli insegnamenti della vita.

 Un film che ha tutta la sua forza nel personaggio principale, capace di diventarlo pur non essendo il vero protagonista della vicenda.

Hesher è stato qui, primo lungometraggio di Spencer Susser, racconta la storia di un incontro inaspettato tra un ragazzino in lutto e un anarchico metallaro. Il film è carente nella trama e nell'originalità, ma brilla per l'interpretazione intensa di Joseph Gordon-Levitt. La pellicola soffre di una regia acerba e di una narrazione altalenante, ma si chiude con un finale toccante che lascia il segno. Guarda Hesher e scopri un film intenso fra dolore e caos metal!

 I Lord Vicar suonano un doom roccioso, potente, figlio della commistione di Cathedral, Candlemass e Reverend Bizarre.

 L’album spicca per una qualità globale elevata, capace di spazzare via quasi tutte le ‘nuove rivelazioni’ proposte dalle case discografiche.

Fear No Pain è il primo album dei Lord Vicar guidati da Peter Inverted, ex Reverend Bizarre. L'album riprende il doom metal classico con sonorità epiche ed intense. Pur non innovando il genere, la qualità esecutiva e la produzione emergono come punti di forza. Particolarmente apprezzata la prova vocale di Christian Lindersson e le tracce più dinamiche come Pillars Under Water. Un disco che si rivolge agli amanti del doom tradizionale. Scopri l'epicità del doom classico con Fear No Pain dei Lord Vicar.

 Westeros è popolato da gente di merda e per i paladini del bene c'è poco spazio...

 La conoscenza è potere... Il potere è potere...

La seconda stagione di Game of Thrones si presenta con un tono più sentimentale e meno crudo rispetto alla prima, perdendo in intensità ma guadagnando in sviluppo dei personaggi. La narrazione risulta frammentata e meno focalizzata sull'azione, con momenti di debolezza ma anche con interpretazioni eccellenti, in particolare di Peter Dinklage e Lena Headey. Nonostante qualche cedimento, la stagione mantiene un buon livello complessivo e rimane coinvolgente per gli appassionati del fantasy. Scopri come la seconda stagione di Game of Thrones evolve e conquista i fan del fantasy.

 «Monument è il sentiero giusto in questo mondo a metà tra il torrido calore del deserto e il freddo glaciale delle sperdute lande scandinave.»

 «Un disco ‘vero’, nella sua essenzialità, nel suo fascino non banale, nelle scelta azzeccata della compenetrazione a più livelli di generi diversi.»

La recensione evidenzia come Grand Magus, con l'album Monument, abbia bilanciato in modo efficace elementi di stoner rock e metal nordico, creando un sound robusto e autentico. L'album segue un percorso evolutivo dal loro debutto, puntando su atmosfere intense tra il deserto e le terre scandinave. Brani come 'Ulvaskall' e 'Baptised in Fire' sono citati per la loro profondità emotiva e sonorità evocative. L'opera viene raccomandata per la sua essenzialità e per il suo fascino non banale nel panorama metal. Scopri Monument dei Grand Magus, un viaggio potente tra metal e miti nordici!

 Nella mente già annebiata dall’alcool si materializzano i fantasmi dei Pink Floyd, dei Van Der Graaf Generator, le ombre oscure dei Black Widow.

 Le loro evocazioni lasciano immobili, l’atmosfera “rilassata” dei pezzi contribuisce ad ammorbidire l’aria gelida.

La recensione immerge nell'atmosfera gelida e affascinante della Finlandia, evocata dalla musica degli Orne nell'album The Tree Of Life. Il disco fonde prog rock classico con folk e psichedelia, richiamando grandi nomi del passato. L'autore apprezza le composizioni lunghe e avvolgenti, sottolineando la qualità e l'originalità di questa band di nicchia. Un viaggio musicale profondo e suggestivo. Ascolta The Tree Of Life e scopri il fascino nascosto del prog folk nordico!

 "Phantom Antichrist è un lavoro diverso, che riprende alcuni elementi ma li rimodella secondo nuovi stilemi."

 "La ricerca melodica non è fine a se stessa, ma si concatena con il classic sound dei Kreator."

Phantom Antichrist rappresenta una svolta nel sound dei Kreator, con influenze heavy e melodiche che si integrano al loro thrash metal. L'album riflette maturità e innovazione, superando le critiche sulla presunta commercialità. La recensione mette in luce l'importanza della melodia e un’evoluzione artistica coerente con la loro carriera. Ascolta Phantom Antichrist e scopri la nuova dimensione heavy dei Kreator!

 La prima stagione di Boardwalk Empire è assolutamente convincente: un lavoro che trasuda magnificienza ad ogni singola inquadratura.

 Un'opera di classe, mestiere e ottime interpretazioni che mostra lo sfarzo e allo stesso tempo il putridume dei bassifondi, senza mai autocompiacersi.

La prima stagione di Boardwalk Empire, ambientata nell'America del proibizionismo, racconta la corruzione e i loschi affari di Atlantic City. Con interpretazioni eccellenti, soprattutto di Steve Buscemi e Michael Shannon, e la regia di Martin Scorsese, la serie combina politica, crimine e tensioni sociali in modo magistrale. La narrazione evita cliché gangster, offrendo uno sguardo autentico e complesso su un'epoca di profondi cambiamenti. Guarda la prima stagione di Boardwalk Empire e immergiti nell’epoca del proibizionismo!

 Shadowmaker è, a partire dalla copertina, un lavoro insulso, assolutamente privo di idee, di mordente, di una minima parvenza di songwriting decente.

 Rock 'n' Rolf questa volta ha toppato alla grande, generando un lavoro che getta pesanti ombre anche su quanto di buono era stato fatto in passato.

La recensione di Shadowmaker evidenzia una forte delusione nel ritorno dei Running Wild guidati da Rolf Kasparek, ormai lontani della qualità dei precedenti lavori. L'album manca di idee, mordente e songwriting efficace, risultando un insieme confuso di hard e heavy metal senza coesione, con pochi brani accettabili e diversi punti estremamente deboli. Un disco che oscura i meriti passati della band e del suo storico cantante. Scopri perché Shadowmaker ha deluso i fan di Running Wild!

 Le armi distruttrici che hanno caratterizzato la carriera di questi inglesi sono le atmosfere plumbee e abrasive partorite dalla sei corde della biondina Liz Buckingham.

 "Black Masses" è un lavoro maturo, evocativo e in linea con quanto fatto dai nostri, un'opera non così minore come è stata frettolosamente etichettata.

La recensione analizza Black Masses, l'album del 2010 degli Electric Wizard, considerandolo un lavoro maturo e ben costruito nonostante non raggiunga la fama di Come My Fanatics o Dopethrone. Lo stile doom stoner rimane ossessivo e potente, con atmosfere vintage e riff avvincenti, supportati dalla chitarra di Liz Buckingham e dalla voce di Jus Oborn. L'album è apprezzato per la sua forma più accessibile senza rinunciare alla profondità sonora. Ascolta Black Masses e scopri il doom stoner oscuro e potente degli Electric Wizard!

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