«Orphan riesce a piazzare alcuni colpi che gli valgono almeno la sufficienza.»

 «Lei che spacca la testa a martellate ad una suora è forse l’apice.»

La recensione analizza Orphan di Jaume Collet Serra, film horror che sfida i cliché dei bambini malvagi con scene gore e una solida caratterizzazione psicologica. Pur non innovativo, è superiore alla media dell'horror hollywoodiano attuale, soprattutto grazie al tema dell'adozione e ai personaggi ben sviluppati. Alcune banalità permangono ma il film resta un’opera interessante nel panorama horror del 2009. Scopri se Orphan è l'horror che rompe gli schemi tradizionali, guarda la recensione completa!

 Una discesa fuoriosa e senza tregua verso le fiamme dell'inferno.

 Tre membri bastano alla band per mettere su una quantità mostruosa di riff e cattiveria.

Surrounded By Thieves è il secondo album degli High On Fire, che conferma la furia e la potenza della band guidata da Matt Pike. L'album unisce metal, stoner e thrash in un mix aggressivo, ricco di riff devastanti e atmosfere oscure. Nonostante qualche passaggio un po' lungo, l'album resta un classico energico per gli amanti del genere. Da segnalare tracce come "Speedwolf" e "The Yeti" per la loro epicità e intensità. Scopri ora l'energia inarrestabile di Surrounded By Thieves!

 Melodia, rabbia e odio si fondono all’unisono nelle loro composizioni per sputare verità su un paese inerme.

 In Europa stanno facendo sfracelli, suonando in lungo e in largo e ottenendo sempre più consensi e favori della critica.

La recensione evidenzia l'impatto del terzo album Mazel Tov dei Talco, band punk-ska veneziana nota per le sue critiche sociali e politiche. Il disco fonde melodia e rabbia, narrando storie di ingiustizia e decadenza. Nonostante il grande successo in Europa, la band resta poco conosciuta in Italia, dove devono emigrare per vero riconoscimento. Il lavoro è apprezzato per la sua sincerità e coerenza artistica. Ascolta Talco Mazel Tov e scopri il punk-ska che denuncia la società con passione!

 "The wretch è un'oasi di metallo rovente, lava e alcool. In esso non troverete né refrigerio, né speranza."

 "La lentezza del doom si unisce ad una nebbia che riporta in mente i ritmi fungoidi in stile Saint Vitus."

La recensione analizza 'The Wretch' dei The Gates Of Slumber come un album solido e autentico nel panorama doom metal, caratterizzato da una forte componente psichedelica e influenze epiche. Nonostante alcuni limiti nei riff ripetitivi, il disco si distingue per la sua potenza, il groove vintage e le atmosfere oscure. La band americana conferma la sua dedizione allo stile, mantenendo vivo lo spirito classico pur con elementi innovativi. Scopri l'epicità del doom metal con The Wretch dei The Gates Of Slumber!

 Siamo sprofondati in un sogno, o forse un incubo.

 Le ossa, le braccia, le gambe si spezzano contro la sottostante pietra. Gelida, sussurrante, cimiteriale. Siamo già morti...

La recensione immerge nell'atmosfera cupa e intensa di 'The Great Cessation' dei Yob, descrivendo un viaggio sonoro verso il destino inevitabile. L'album, caratterizzato da lunghi brani doom metal, evoca sensazioni di caduta lenta e distruzione ma anche di momentanea salvezza e riflessione. L'autore apprezza la profondità emotiva e l'impatto potente del disco, sottolineando la potenza evocativa e l'oscurità esplorata dalle tracce. Ascolta 'The Great Cessation' e lasciati avvolgere dalle sue oscure atmosfere.

 Ciò che colpisce del film di Bassett è l'ottima resa filmica nelle parti più thrilling e movimentate.

 Wilderness è un film che pretendendo poco riesce a raggiungere il suo obiettivo, non disdegnando pugni allo stomaco e riflessioni sulla bestialità umana.

Wilderness di Michael J. Bassett è un horror britannico del 2006 che si distingue per sequenze gore efficaci e una buona caratterizzazione dei personaggi. Pur rimanendo fedele ai cliché del genere survival horror, il film offre momenti coinvolgenti e riflessioni sulla brutalità umana. Inserito nella rinascita dell'horror europeo, si pone come valido esempio di slasher a basso costo. Scopri Wilderness, un horror inglese tra suspense e gore impattante!

 Gli Adagio hanno deciso di maciullarsi i maroni: Archangels in black è un miscuglio mal riuscito di tutto quello che da venti anni circola in giro.

 I membri della band sembrano aver perso completamente la bussola, con un songwriting che si regge troppo spesso sui solismi vuoti.

Archangels In Black segna un deciso passo indietro per gli Adagio, band francese nota per la sua freschezza compositiva nel power metal. L'album mostra un tentativo fallito di semplificare e ammorbidire il sound per attrarre nuovi fan, risultando in un lavoro privo di idee e sperimentazione. La critica sottolinea come questa scelta abbia compromesso l'identità della band e contribuito al declino generale del genere. Scopri perché Archangels In Black non ha convinto i fan degli Adagio.

 Gli spari intorno a noi ci impediscono di udire ma la voce umana è diversa dagli altri suoni e può essere udita al di sopra dei rumori che la seppelliscono.

 Chi sa fare cinema veramente, ci riesce sempre e comunque al di là di una storia banalotta e già vista.

The Interpreter è uno degli ultimi lavori di Sydney Pollack che dimostra la sua maestria nel trasformare una trama semplice in un thriller politico coinvolgente. Il film affronta temi complessi di potere, etnia e diplomazia con una regia sapiente e interpretazioni solide di Nicole Kidman e Sean Penn. Pollack evita sentimentalismi e violenza fine a se stessa, creando un'opera che si distingue nella cinematografia contemporanea. Scopri il potente thriller politico firmato Sydney Pollack: un film intenso e ricco di suspense!

 I Burning Saviours si fanno notare per una mancanza totale di idee e inventiva.

 La voce sgraziata, stonata e insopportabile di Andersson contribuisce a distruggere quei fugaci passaggi orecchiabili.

I Burning Saviours, band svedese nata nel 2003, si cimentano con il loro album Nymphs & Weavers in una riproposizione del rock doom anni 70. Il risultato, però, è deludente a causa della mancanza di idee originali e di doti tecniche insufficienti. Solo alcuni brani mostrano vaghi spunti interessanti, ma la voce stonata di Fredrik Andersson penalizza l'intero lavoro. La band rimane lontana dalla qualità di altri gruppi del revival come Witchcraft e Graveyard. Scopri se il revival svedese fa per te con la nostra recensione approfondita!

 Una vera e propria icona cult dell'underground metallico d'oltreoceano.

 Last Rites riconferma ancora una volta la grande carica dei Pentagram.

Last Rites, settimo album dei Pentagram, ripropone il loro heavy metal con influenze doom e stoner. Nonostante l'attesa e qualche brano meno convincente, l'album conferma la forza della band. Bobby Liebling guida il gruppo tra pezzi nuovi e rivisitazioni di classici, mantenendo viva la leggenda dei Pentagram. Scopri l'ultimo heavy metal cult dei Pentagram con Last Rites!

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