Non può esserci successo, denaro e potere se segui la 'retta via'.

 È il potere, nella sua forza politica, l'elemento trainante dell'azione umana e i due personaggi principali del film ne sono intimamente attratti.

Il film di J.C. Chandor presenta una New York cupa e violenta nel 1981, raccontando la storia di un imprenditore e di sua moglie alle prese con sfide criminali e morali. Con una regia posata e una sceneggiatura intricata, il film esplora la contraddizione del sogno americano e il prezzo del potere. Le interpretazioni di Oscar Isaac e Jessica Chastain aggiungono profondità a un'opera intensa e realistica. Un dramma sociale che riflette il compromesso del capitalismo senza la banalità dei colpi di scena. Scopri il lato oscuro del sogno americano in A Most Violent Year!

 "Gene Hackman è il grande perdente degli anni '70, solo e destinato a rimanerlo."

 "'Bersaglio di notte' è una pellicola scarna e simbolica, fredda come lo stile cinematografico dell’epoca."

Il film "Bersaglio di notte" segna il ritorno di Arthur Penn dopo 5 anni di assenza dal cinema. In questo noir complesso e simbolico, Penn riflette il caos degli anni '70 attraverso un personaggio solitario e fragile interpretato magistralmente da Gene Hackman. La pellicola, fredda e criptica, si distingue per la sua capacità di intrecciare storia americana e analisi sociale, confermando Penn come uno dei registi più innovativi della New Hollywood. Scopri il noir simbolico di Arthur Penn e immergiti nel cinema anni '70!

 Il suo secondo lungometraggio è un film eccessivamente povero di personalità e veramente troppo infarcito di cliché.

 Il film rimane un semplice revenge movie come tanti altri, con una sceneggiatura con troppi problemi.

Il secondo film diretto da Scott Cooper, 'Il fuoco della vendetta', propone un revenge movie ambientato in un contesto sociale degradato ma soffre di una sceneggiatura priva di originalità e coerenza. Nonostante un cast di livello, tra cui Christian Bale e Woody Harrelson, la narrazione è appesantita da cliché e simbolismi vuoti. Lo sguardo del regista appare confuso tra drammaticità atmosferica e contenuti critici poco incisivi. Scopri se 'Il fuoco della vendetta' merita il tuo tempo con la nostra recensione approfondita!

 Penn anticipa alcuni dei temi che troveremo successivamente nel film di Dennis Hopper.

 Alcuni campi totali sulla splendida campagna americana sembrano dei quadri dell'Edward Hopper più 'rurale'.

Gangster Story di Arthur Penn racconta la leggendaria epopea criminale di Bonnie e Clyde con uno stile unico influenzato dalla Nouvelle Vague francese. Nonostante una certa freddezza emotiva, il film si distingue per la sua innovativa tecnica visiva e l'uso di un montaggio frenetico, anticipando la New Hollywood. Il ruolo di Bonnie come figura ribelle degli anni '60 e l'assenza di sentimentalismi tradizionali lo rendono un'opera rivoluzionaria e pionieristica per l'epoca. Scopri il capolavoro che ha anticipato la New Hollywood.

 La straordinaria sequenza del pestaggio di Brando, con l’intero paese che assiste sogghignando è rappresentativa della poetica penniana.

 Non c’è moralità, non c’è giustizia, non c’è integrazione, non c’è speranza, ma solo l’ineluttabilità di un destino deciso dalla violenza stessa.

La recensione di 'La caccia' di Arthur Penn presenta un dramma americano che indaga il razzismo e la disintegrazione morale in una cittadina del Texas. Penn, con uno stile registico essenziale, evidenzia la crisi sociale e politica degli Stati Uniti nel dopomaccartismo. Il film denuncia l'ipocrisia e la violenza della società, con interpretazioni memorabili di Brando e Redford. Nonostante i tagli imposti dal produttore, rimane un'opera potente e significativa da riscoprire. Scopri il potente dramma sociale di Arthur Penn in La caccia, un classico da non perdere!

 "Villeneuve non vuole soltanto girare un action, ma vuole farlo con il suo sguardo, vuole che la sua mano, quella dell’autore, venga fuori."

 "Noi siamo pedine inutili in una scacchiera pantagruelica costruita da altri."

La recensione analizza "Sicario" di Denis Villeneuve come un thriller hollywoodiano che integra un forte sguardo autoriale e una critica politica sulla giustizia e il narcotraffico. Pur con alcuni difetti nella sceneggiatura e nel personaggio di Emily Blunt, il film si distingue per la tensione costante, l'ottima fotografia di Roger Deakins e un messaggio profondo sulla società e il potere. Villeneuve conferma così la sua capacità di unire contenuti autoriali al cinema di massa. Scopri il thriller intenso e la regia artistica di Villeneuve in Sicario, da non perdere!

 Gli Avatarium sono una delle poche sicurezze rimaste in un genere in veloce disfacimento.

 La monotematicità e la ripetitività sono due aspetti peculiari e limitanti, ma qui la qualità rimane alta.

The Girl With The Raven Mask conferma la forza degli Avatarium nel panorama doom metal, con una riuscita alternanza tra sonorità classiche e influenze gothic psichedeliche. Pur mantenendo la stessa direzione del debutto, l’album evidenzia qualità e coerenza senza cedimenti. La voce di Jennie Ann Smith emerge come punto di forza in un genere tradizionalmente ripetitivo. Scopri ora la magia dark degli Avatarium in questo classico del doom metal!

 Un buon noir vecchio stampo, che di certo non è un capolavoro, ma che merita visibilità.

 Chun porta sullo schermo le ultime briciole di dignità perduta in un film che non lesina pugni allo stomaco.

Fredda è la notte, diretto da Tze Chun, è un noir classico che esplora la povertà e il crimine in una provincia americana dimenticata. La regia è essenziale e lascia spazio ad atmosfere cupe e sensazioni forti. Pur senza essere un capolavoro, il film si distingue per la sua autenticità e le tensioni della trama, anche se alcune svolte narrative risultano forzate. Un'opera low budget che merita attenzione nonostante la scarsa distribuzione in Italia. Scopri il noir intenso e originale di Tze Chun, non perdere questa perla nascosta.

 Non c’è legge che tenga in quella “giunga d’asfalto” di cui John Huston aveva già narrato la brutalità.

 Nella sua glaciale freddezza (sia lodato Roizman alla fotografia), “Il braccio violento della legge” è un titolo che ha fatto scuola e che ha contribuito a (r)innovare il poliziesco.

La recensione celebra 'Il braccio violento della legge' come un capolavoro del cinema poliziesco e della New Hollywood, sottolineandone il realismo narrativo e la maestria tecnica. William Friedkin rimuove la tradizionale distinzione tra bene e male, offrendo un ritratto cinico e complesso della società americana degli anni '70. La regia innovativa e il montaggio premiato ne fanno un film d'influenza per registi come Scorsese, Mann e Tarantino. Un'opera imprescindibile e ancora attuale nel panorama cinematografico. Scopri il realismo crudo e la regia magistrale di Friedkin in questo cult intramontabile.

 Il singolo The Apple & The Tree è piatto e privo di mordente con linee vocali per nulla ispirate.

 L’accoppiata di ballads Far Too Close e Stay For A Song riconsegna la genuinità nostalgica del gruppo.

Il nuovo album dei Graveyard, Innocence & Decadence, mostra un’evoluzione nel songwriting con brani più brevi e lineari. Mentre alcune tracce come Magnetic Shunk e le ballad finali riconsegnano la genuinità del gruppo, molti pezzi risultano meno ispirati e privi della forza dei lavori precedenti. Un lavoro dal valore altalenante che fa sentire il primo segno di stanchezza dopo il successo di Hisingen Blues. Scopri se Innocence & Decadence conferma il talento dei Graveyard!

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