pier_paolo_farina

DeRango : 9,02 • DeEtà™ : 7093 giorni

 Squire ha fatto storia a sé nella musica rock in generale ed in quella progressive in particolare, sia come bassista che come seconda voce armonizzante.

 La tua musica continuerà ad assistermi e a farmi star bene.

La recensione celebra Chris Squire, bassista leggendario degli Yes, attraverso il suo album 'Conspiracy' in collaborazione con Billy Sherwood. Si evidenziano l'innovazione tecnica del basso, la complessità delle armonie vocali e il ruolo fondamentale di Squire nella musica progressive. L'album è considerato discreto, con esecuzione e arrangiamenti di alto livello, ma penalizzato da una registrazione digitale fredda. Il testo si conclude con un commosso tributo all'artista scomparso. Scopri l'album Conspiracy e rendi omaggio a un grande del rock!

 Flash ora più orpellosi e “pesanti” quindi… comunque bentornati!

 Il basso àla Squire di Bennett è al suo posto, a cucire e contrappuntare intanto che spinge la musica in avanti.

Flash torna alla ribalta nel 2013 dopo un'assenza di 40 anni con un album che conferma le solide radici progressive del gruppo, guidato da Ray Bennett e Colin Carter. L'opera è focalizzata su linee chitarristiche melodiche e arrangiamenti stratificati, anche se la voce di Carter mostra i segni del tempo. Sebbene non presenti capolavori, mantiene coerenza e interesse, con qualche passaggio meno ispirato nelle cover incluse. Un ritorno apprezzabile per gli estimatori del genere. Scopri il ritorno dei Flash e immergiti nel loro rock progressivo unico!

 Un grande chitarrista e un fenomeno spettacolare… solo Angus Young degli Ac-Dc è alla sua altezza in quanto a “bipolarismo motorio/esecutivo”.

 Grande voce, grandi e profonde chitarre, grande e tuonante basso, grande batteria, belle idee, bella personalità e ispirazione… il primo album dei Cheap Trick è stata per me un’epifania.

La recensione celebra l'esordio dei Cheap Trick come un album potente, energico e maturo. L'analisi mette in luce la tecnica sopraffina del chitarrista Rick Nielsen e la voce incisiva di Robin Zander. Il disco mescola hard rock e influenze punk con grande freschezza e personalità. L'autore considera questo debutto un'epifania nel rock americano, nonostante il gruppo non abbia mantenuto lo stesso livello nei lavori successivi. Ascolta l'iconico debutto dei Cheap Trick e scopri un capolavoro del rock americano.

 Ten Years After sono stati uno dei gruppi di successo del cosiddetto british blues di fine anni sessanta.

 Un disco dove ancora il rock respira, rispetta le sue dinamiche, trascina senza assordare.

La recensione approfondisce Cricklewood Green, album del 1970 di Ten Years After, gruppo simbolo del british blues. Mette in luce i punti di forza come la chitarra energica di Alvin Lee e la sezione ritmica solida, sottolineando però limiti vocali e compositivi. I brani chiave includono 'Love Like A Man' e '50,000 Miles Beneath My Brain', con lunghi momenti jam psichedelici. Un disco che conserva il fascino del rock classico e delle registrazioni analogiche di fine anni '60 e inizio '70. Ascolta Cricklewood Green e riscopri il vero suono del british blues anni '70!

 Da subito traspare una piacevole mediocrità, c’è passione artigianale ma ci vorrebbe un pizzico di sale, di genio, di animosità in più.

 Il batterista tira veramente indietro… ha un modo di suonare sì variegato e descrittivo, ma che affossa completamente il groove del pezzo.

L'album 'Face the Truth' dei Wings of Steel è un rock melodico dal taglio progressive, con influenze evidenti da Asia, Rush e Kansas. Le canzoni mantengono strutture classiche senza eccessive eccentricità, ma manca un tocco di genio o animosità. La voce baritonale del batterista-cantante ricorda John Wetton, mentre la batteria risulta troppo sottotono, compromettendo il groove. Brani come 'If I'd Say' e le ballate 'Heaven' e 'Still Together' si distinguono per momenti di qualità e atmosfera. Scopri Wings of Steel e immergiti nel loro rock melodico con influenze progressive.

 L’Orchestra era realmente una macchina da guerra, molto potente e infuocata e qui se ne avverte tutta la forza d’urto sul palco.

 Il leader McLaughlin è qui al momento migliore di carriera: un grande chitarrista con un suo fraseggio arzigogolato ma intenso e sovente sorprendente.

L'album live 'Between Nothingness & Eternity' della Mahavishnu Orchestra, registrato nel 1973 a Central Park, presenta brani inediti al tempo e racconta tensioni interne tra i membri sulla creatività. La formazione, potente ed esplosiva, offre una performance intensa, con un particolare elogio al talento di McLaughlin, Hammer, Goodman e Cobham. Nonostante qualche riserva sul vibrato di McLaughlin e il brano finale meno riuscito, l'album rappresenta un'importante testimonianza della fusion jazz rock dell’epoca. Ascolta l’energia live della Mahavishnu Orchestra e scopri un capolavoro fusion ancora da riscoprire!

 Niente di meno, insomma, che l’ultima eccellenza di una lunga serie che ha fatto scalpore, tendenza e storia.

 È come si faceva musica una volta, tutti insieme in una stanza guardandosi l’un l’altro e creando il rock e il blues nella sola maniera autenticamente plausibile.

La recensione esalta I’m Gonna Crawl, brano finale dell’ottavo album dei Led Zeppelin, come un capolavoro soul blues che chiude una carriera leggendaria. Descrive dettagliatamente l’atmosfera, l’armonia insolita, l’evoluzione vocale di Plant, l’assolo di Page e il groove di Bonham. Un elogio alla musicalità autentica di una band irripetibile. Il pezzo è visto come un addio sentito e degno della grandezza dei Led Zeppelin. Scopri l’ultimo capolavoro dei Led Zeppelin e rivivi la magia del rock autentico!

 La performance veramente col cuore in mano del cantante di Sheffield, il sapiente e potente stravolgimento della primigenea canzonetta pop in qualcosa di autenticamente intenso e coinvolgente.

 Questo brano rende epocale una canzone altrui, e per una volta defrauda i Beatles della memoria storica a riguardo di una loro creazione.

La recensione celebra la storica cover di Joe Cocker di 'With A Little Help From My Friends', che ha trasformato un brano dei Beatles in un capolavoro rock blues. Viene ricordata l'importanza della performance al Festival di Woodstock e l'influenza di grandi musicisti come Jimmy Page. Il testo riflette anche sulle difficoltà personali di Cocker e il suo contributo unico alla musica degli anni '70. Ascolta ora la storica cover di Joe Cocker e lasciati coinvolgere dall'energia rock blues!

 "I 38 Special indulgono rarissimamente ad esagerazioni e indulgenze quali assoli interminabili di chitarra... tutti suonano quello che serve e non una nota in più."

 "Personalmente sono nella mia Arca della Gloria… gran bel gruppo, grande album, tutta la mia riconoscenza per loro."

La recensione approfondisce l'album "Wild Eyed Southern Bays" dei 38 Special, band di rock sudista della Florida. Il disco si distingue per un sound pulito, riff efficaci e una commistione equilibrata tra southern rock e hard rock melodico. Con due voci distintive, Donnie Van Zant e Don Barnes, il gruppo propone brani potenti come "Hold On Loosely" e "Fantasy Girl". Nonostante il loro stile borderline, i 38 Special mantengono onestà e qualità, conquistando l'autore con la loro musica. Scopri il southern rock raffinato di 38 Special con Wild Eyed Southern Bays!

 «Steve Howe fa sconquassi dall’inizio alla fine con una partitura chitarristica variegata ed allora massimamente innovativa.»

 «Il basso detonante e iper creativo di Chris Squire si accoppia con i secchi, ma al contempo delicati giochi di cassa di Bill Bruford, assicurando originalità e spirito progressivo a bizzeffe.»

La recensione celebra 'Yours Is No Disgrace' come uno dei capolavori degli Yes e simbolo di innovazione nel rock progressivo anni '70. Viene evidenziata la tecnica di Steve Howe, il contributo distintivo di Tony Kaye e il lavoro ritmico del bassista Chris Squire e del batterista Bill Bruford. Il brano si distingue per la sua lunga durata e struttura non suite, combinando atmosfere fluide e melodie ricche. Storicamente, rappresenta un punto di svolta per la band, tuttora considerato imprescindibile nelle scalette live. Scopri il capolavoro prog che ha segnato la storia degli Yes, ascolta 'Yours Is No Disgrace' ora!