pier_paolo_farina

DeRango : 9,08 • DeEtà™ : 6946 giorni

 "Homesick", sagomato in maniera squisita dalle Les Paul dei due chitarristi Barry Bailey e J.R. Cobb.

 Sarebbe il migliore senza storia, e quindi uno dei migliori album di Southern rock in assoluto, se si andasse avanti fino alla fine con l'alta qualità tenuta dal primo al quinto brano.

La recensione esalta Quinella degli Atlanta Rhythm Section come un album di Southern rock di alto livello, soprattutto per i primi cinque brani caratterizzati da riff coinvolgenti e una voce calda e appassionata. Le performance di chitarra e piano elettrico emergono per qualità e feeling. Pur con qualche episodio meno ispirato nella seconda metà, l'album rimane un punto di riferimento per gli appassionati del genere. La band, nonostante i cambi di formazione, mantiene viva la propria eredità musicale. Scopri l'anima del Southern rock con l'album Quinella degli Atlanta Rhythm Section!

 "Suona da padreterno questo 'The Whippoorwill': ha quell’approccio squisitamente americano, pregno di umori country, gospel, rhythm&blues, rock’n’roll."

 "Questo è un disco della madonna, suonato col cuore al posto giusto da gente che ama il proprio lavoro e le canzoni che fa."

La recensione celebra 'The Whippoorwill' dei Blackberry Smoke come un eccellente album di Southern rock dal sound caldo e genuino. Il gruppo, noto soprattutto negli USA, si distingue per un approccio musicale rilassato e ispirato dai grandi maestri americani. Il frontman Charlie Starr e gli altri membri mostrano grande coesione e abilità strumentale. Brani come 'One Horse Town' e 'Ain't Much Left Of Me' emergono per intensità e feeling. L’album trasmette passione e autenticità, sostenuta da una fortissima energia dal vivo. Ascolta ora 'The Whippoorwill' e vivi l'autentico Southern rock americano!

 Era una leggenda vivente... d'ora in poi purtroppo rimane solo la leggenda.

 Era il bluesman più bianco che ci fosse, ma anche uno dei più vicini all'anima dei neri, quella indispensabile per fare del vero blues.

La recensione rende omaggio a Johnny Winter, leggendario chitarrista blues texano recentemente scomparso. L'album Captured Live! del 1976 viene analizzato come una prova intensa della sua maestria tecnica e passione per il rock blues. Nonostante le difficoltà personali e di salute, Winter ha lasciato un'eredità musicale profonda e ancora coinvolgente. L'album contiene reinterpretazioni energiche e assoli ricchi di tecnica che ne confermano il talento unico. Scopri l’energia autentica di Johnny Winter ascoltando Captured Live!

 La loro musica teneva sempre la batteria a staccare potenti quarti di hard rock mentre che il basso pulsava alla solita maniera funky.

 È proprio il mood in generale che funzionava nella proposta di Dan Reed: un elegante e brillante musica sia da ballo che da arena, condita e speziata da tantissime influenze frullate insieme.

Slam è il secondo album dei Dan Reed Network, caratterizzato da un mix equilibrato di funky e hard rock con influenze variegate. La band multirazziale si distingue per groove e talento tecnico. Il disco mantiene una qualità complessiva elevata, anche se privo di hit memorabili. Il sound è energico e adatto sia al ballo che all'ascolto da arena, risultato di un eclettismo ben gestito. Scopri Slam e lasciati coinvolgere dal potente funky rock anni '80 dei Dan Reed Network!

 Si resta a metà del guado insomma con la Little River Band: sono bravi ma poco trascinanti, piacevoli ma ordinari, interessanti ma innocui.

 "Take It Easy On Me", il cui testo semplice ma di valore autenticamente universale, viene interpretato alla grande dal frontman Glenn Shorrock.

Time Exposure della Little River Band è un album che esalta le armonizzazioni vocali e gli arrangiamenti curati, ma soffre di una sezione ritmica poco creativa. Brani come "Take It Easy On Me" brillano per melodia e interpretazione, mentre la produzione di George Martin aggiunge valore. La band si rivela professionale ma non particolarmente innovativa, ideale per appassionati di pop rock anni '80. Ascolta ora Time Exposure e scopri l'armonia unica della Little River Band!

 Seven uscì nel 1974 ed ancor oggi suona da disco con le palle, profondo dinamico e melodioso, fra i loro migliori.

 È decisamente Paul Cotton ad essere in gran forma, la sua ispirazione sovrasta quella dei compagni.

Seven è l’album realizzato dai Poco nel 1974, segnato dall’assenza di Ritchie Furay e dall’aumento del ruolo di Rusty Young e Paul Cotton. L’opera presenta una nota di qualità nelle composizioni di Cotton, con brani melodiosi e dinamici. Tim Schmit brilla nelle armonie vocali contribuendo a un suono equilibrato. L’album mostra un country rock profondo e vivace, tra i migliori del gruppo. Ascolta 'Seven' e scopri il meglio del country rock anni '70 con Poco!

 Questo non è l'album ideale per ricordarli ancor giovani e forti, meglio raccattarsi altre cose precedenti.

 Per gente che pochissimi anni prima aveva fatto grandi cose, questa uscita è da considerarsi deludente.

Why Dontcha, album del 1972 di West, Bruce & Laing, vede tre ex star del rock blues unirsi in un progetto che, però, non riesce a raggiungere l'ispirazione e la fama delle loro passate formazioni. La produzione musicale alterna pezzi duri e melodici, ma manca di brani memorabili che trainino l'intero disco. Pur non essendo un capolavoro, l'album rappresenta una testimonianza di un'epoca unica e di musicisti segnati da una vita difficile. Scopri la storia e la musica dietro West, Bruce & Laing, una leggenda del rock blues.

 "25 or 6 to 4... due minuti di epocale qualità, grinta, fluidità ed istinto."

 Jimi Hendrix a Terry Kath: "Tu lo sai che sei più bravo di me, vero?"

Chicago II, pubblicato nel 1970, conferma la varietà e l'originalità del gruppo con brani che spaziano dal rock progressivo al jazz e all'hard rock. Il disco doppio presenta capolavori come "25 or 6 to 4", con assoli spettacolari e arrangiamenti sofisticati. La presenza di diverse suite musicali e il confronto tra i membri compositori rendono l'album un'opera ricca e variegata, destinata a sorprendere anche i fan più superficiali della band. Esplora il capolavoro variegato dei Chicago e lasciati sorprendere dalla loro maestria musicale!

 Brian Auger è il miglior interprete di organo Hammond che si possa immaginare.

 L’Hammond è uno strumento che per Brian non ha segreti, cosicché quando viene suonato con competenza e classe è puro piacere all’ascolto.

La recensione evidenzia Brian Auger come un maestro dell'organo Hammond, capace di emozionare con il suo lavoro nel jazz rock degli anni '70. L'album 'Closer To It!' del 1973 spicca per l'uso elegante del Fender Rhodes e delle contaminazioni di funk e blues. In particolare, i pezzi 'Happiness Is Just Round The Bend' e 'Compared To What' rappresentano i momenti più riusciti. La recensione sottolinea la qualità tecnica e la storia unica di Auger, invitando a scoprire un'opera senza tempo. Ascolta 'Closer To It!' e lasciati conquistare dall’arte di Brian Auger!

 King’s X è il mio trio musicale preferito; nella mia personale classifica supera clamorosi talenti come Rush e Hendrix.

 Il suono del trio è heavy, potente e coeso da morire, vera gioia per chi apprezza scelte timbriche ed esecuzioni di altissimo livello.

La recensione di Ear Candy celebra il sesto album del trio King's X come un lavoro che unisce potenza heavy con melodie psichedeliche e atmosfere blues pop. La varietà vocale e strumentale conferisce grande dinamismo, mentre la tecnica esecutiva offre piacere sia artistico che tecnico. Sebbene non sia il loro capolavoro massimo, il disco brilla per originalità e atmosfera, posizionando King's X tra i gruppi rock più personali e apprezzati. Ascolta Ear Candy dei King's X e scopri un rock potente e innovativo!

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