pier_paolo_farina

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 Una delle eccellenze di Bulgaria sono in effetti queste aggregazioni vocali di donne, finanziate direttamente dal governo perché patrimonio nazionale.

 Dove la politica e l’ignoranza non riescono, la musica invece ha successo nel far incrociare diverse etnie, differenti orecchiabilità, lontane ma radicate tradizioni.

La recensione celebra la bellezza e la complessità dei cori femminili bulgari, focalizzandosi sull'ensemble Angelite e le sue collaborazioni con musicisti etnici russi. Viene sottolineata la disciplina, l'intensità emotiva e l'unicità di questa musica, una vera esperienza culturale che trascende le barriere linguistiche e territoriali. Viene inoltre evidenziato il valore del patrimonio musicale nazionale bulgaro e il fascino delle esibizioni dal vivo. Ascolta ora The Bulgarian Voices Angelite e scopri la magia dei cori bulgari!

 Con questo contributo di fine secolo scorso la Sezione Ritmica di Atlanta mette fine alla sua attività in piena efficienza.

 Decine di loro brani sono con l’asterisco nella mia personale colonna sonora di vita, e decine di assoli di Barry Bailey sono in bella evidenza nella lunga sequela dei miei preferiti.

L'album 'Eufaula' del 1999 segna la fine della produzione inedita degli Atlanta Rhythm Section, una leggenda del southern rock. Sebbene alcune canzoni storiche vengano riproposte in versioni più soft, l'album presenta nuove tracce di qualità e dimostra classe e mestiere. La recensione evidenzia il valore artistico della band e il loro impatto nel genere, ricordando il contributo di membri storici ormai scomparsi. Un grazie sentito ai musicisti e alle loro pietre miliari. Scopri ora l’ultimo capolavoro degli Atlanta Rhythm Section e rivivi il southern rock classico!

 La classe, se possibile, è ulteriormente aumentata i suoni son perfetti e le performance vocali e strumentali altrettanto.

 La musica di questa formazione continua ad essere deliziosa, cosí come le loro copertine.

In occasione del venticinquesimo anniversario della Atlanta Rhythm Section, Partly Plugged offre un mix di brani inediti e reinterpretazioni acustiche dei loro classici. L’album mostra una band matura ma ancora capace di prestazioni di qualità con suoni curati e performance vocali efficaci. Le nuove canzoni elettriche aprono il disco con vari stili, mentre i classici riproposti unplugged confermano la loro eleganza senza tempo. Un lavoro che celebra la continuità artistica di una band storica del rock. Scopri l’eleganza rock di Atlanta Rhythm Section con Partly Plugged!

 La più fulgida delle quali s’intitola “I Ain’t Much”: rotola sapiente e suggestiva dal primo all’ultimo secondo.

 Solo quattro stelle, ma è un episodio. Verranno nuovi grandi album, anche se purtroppo la popolarità della band prende d’ora innanzi una china discendente.

The Boys from Doraville degli Atlanta Rhythm Section è un album del 1980 che mostra un leggero passo indietro rispetto ai lavori precedenti, ma contiene ancora gemme musicali di grande valore. La voce di Ronnie Hammond e la chitarra di Barry Bailey spiccano in un disco ricco di melodie calde e vibranti. Nonostante un calo nelle vendite e la pressione della New Wave, il disco mantiene fascino e qualità. La band affronta una fase di minor successo, ma rimane degna di nota nel panorama southern rock. Scopri l'anima southern rock di Atlanta Rhythm Section con questo album imperdibile!

 "La Gibson di Bailey, puntuta come non mai grazie al perfetto stile con cui riesce a 'sporcare'... descrive temi e melodie a getto continuo con una dinamica, un uso delle pause, un pregio e un 'tiro' inarrivabili."

 "Cinque stelle pure a 'Underdog' con il quale si congedano dai prolifici anni settanta."

Underdog è un album fondamentale per gli Atlanta Rhythm Section e rappresenta un capolavoro del rock blues anni '70. La recensione evidenzia l'eccellenza della traccia 'Spooky', la tecnica sofisticata del chitarrista Bailey e la varietà musicale presente nell'album. Si mettono in luce l'ecletticità dei brani e la qualità dell'interpretazione vocale di Ronnie Hammond, confermando Underdog come uno dei migliori lavori del gruppo. Ascolta Underdog e riscopri un gioiello del rock blues anni '70!

 La voce del povero Ronnie Hammond risultava uguale spiccicata a quella di Stevie Nicks.

 Le perle di quest’album sovrastano e confortano gli episodi più ordinari.

Champagne Jam (1978) segna il successo commerciale per gli Atlanta Rhythm Section, con un suono rock-swing raffinato e accessibile. Il singolo Imaginary Lover, con aneddoti curiosi, guida le vendite. L'album mescola ballate, rock energico e omaggi ai Lynyrd Skynyrd, confermando la band come protagonista delle grandi arene americane. Sebbene superato da lavori futuri, resta un capolavoro a cinque stelle. Ascolta Champagne Jam e scopri il Southern rock degli Atlanta Rhythm Section!

 Il lirismo del brano introduttivo “Sky High” non ha eguali e raggiunge autenticamente il “cielo alto” del loro talento.

 La classe esecutiva permea anche quest’episodio riuscendo a sottrarlo a qualsiasi mediocrità e facendoci toccare con mano il punto forte di questa formazione: equilibrio e “feeling”.

Il sesto album degli Atlanta Rhythm Section, A Rock and Roll Alternative, segna il primo vero successo della band. Brani come Sky High e So Into You emergono per lirismo ed energia, con performance strumentali di alto livello, specialmente nelle versioni live. L'album mostra equilibrio e feeling, anticipando una fase di maggiore qualità. Quattro stelle per un lavoro solido e coinvolgente. Scopri ora l'energia vibrante di Atlanta Rhythm Section con questo album imperdibile!

 Il disco è decisamente rock, stavolta con limitate concessioni al singolo buono per tutti i gusti.

 'Another Man’s Woman' è il pezzo forte dell’album e destinata a diventare costante bis nei concerti di questa nobile formazione.

La recensione analizza il quinto album degli Atlanta Rhythm Section, 'Red Tape', evidenziandone la solidità nel rock sudista e la resa musicale compatta. Spicca il contributo del chitarrista Barry Bailey e il brano finale 'Another Man's Woman', definito il pezzo forte e potenziale classico dal vivo. L'album mantiene la qualità rispetto al precedente 'Dog Days', risultando una buona prova discografica, nonostante alcune tracce meno riuscite. Scopri l'energia del rock sudista con 'Red Tape' degli Atlanta Rhythm Section!

 La Gibson di Barry Bailey non fa prigionieri, al solito.

 Il rotolamento concatenato basso/chitarre/armonica è sublime, il ponte dolce dolce pilotato da Hammond una poesia.

Dog Days del 1975 rappresenta un'evoluzione del sound degli Atlanta Rhythm Section, con riff più robusti e momenti di intenso interplay strumentale. Brani come "Boogie Smoogie" e "Silent Treatment" mostrano il meglio della band, con soliste di grande livello e ritmo incalzante. Pur con qualche traccia meno riuscita, l'album conferma la crescita e la qualità elevata della formazione sudista, premiata con quattro stelle che sfiorano le cinque. Scopri l'energia e la classe di Dog Days, un must per gli amanti del rock sudista!

 Mi riferisco ad esempio al rotolante, celebrativa, irresistibile incipit “Doraville”, inno alla città presso Atlanta che ospita le loro vite e lo studio di registrazione del loro produttore.

 L’episodio dura cinque minuti abbondanti ma nei concerti, quando c’era Barry, arrivavano anche a nove o dieci.

Third Annual Pipe Dream della Atlanta Rhythm Section del 1974 unisce country blues e rock con classe e crescita artistica. Brani come "Doraville" e "Angel" mostrano una maturità musicale crescente e solisti d’eccezione. La produzione mostra qualche limite ma contribuisce al fascino vintage. Un album che anticipa futuri capolavori della band della Georgia. Ascolta Third Annual Pipe Dream e riscopri il meglio del country rock anni '70!

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