"Nessuno è come te e non vi è altro Dio fuori di te, proprio come abbiamo udito con i nostri orecchi"
Secondo libro di Samuele, capitolo VII, versetto 22

Per chi è ancora inconsolabile dopo la morte del succitato Ronnie James Dio, a volte non basta iniettarsi a rotazione ossessiva "Heaven&Hell", "Mob Rules" e "Dehumanizer". Non è nemmeno sufficiente, per obliare il cervello, fare headbanging sulle note di Stargazer o improvvisarsi air-guitarist su A Light in The Black.

E allora capita che nella terribile sofferenza, a tratti sconfinante in crisi di astinenza, di voler tornare alle radici della storia di Dio, a quegli Elf che all'inizio degli anni Settanta - prodotti niente meno che Roger Glover e Ian Paice (Deep Purple, di cui peraltro aprivano i concerti) - regalarono tre piccole perle di Rock'n roll - Blues con venature hard e folk.

"Carolina County Ball" (*) (1974 - 9 tracce, 38 min) è il loro secondo album. Gli Elf si sono spostati dalla scena americana a quella del Regno Unito, ma nella traccia di apertura, la titletrack Carolina County Ball, si potrebbe tranquillamente essere a una festa in Virginia, in un 'boogie woogie friday night'. Il piano detta i ritmi, i fiati si inseriscono opportunamente, la chitarra è alla finestra, ma saprà farsi valere. Il cambio di tempo finale invita tutti alla danza.

E' ancora made in USA "L.A. 59", con ritmi sempre allegri e la voce di RJD che è già lui, grinta, potenza e classe. "Ain't it all Amusing" rievoca, e non poco, i Led Zeppelin, sotto tutti gli aspetti. L'arrembante ritmo delle percussioni perpetua l'impressione della festa.

"Happy" è tutt'altro che happy. Si trascina su vette più scure e inquietanti. Ma subito si torna nel clima festoso del profondo Sud con "Annie New Orleans", e "Do The Same thing" è rock'n roll puro. "Rainbow" è forse un presagio del futuro radioso di Ronnie James.

La malinconica e disincantata "Blanche" chiude un album allegro, leggero, assolutamente piacevole, come tutti quelli degli Elf, in cui la voce di Dio si fa già sentire per quello che sarà: imprescindibile.

Ora però, ricomincio da "Neon Knights".

 

(*) Signor DeBaser, tra le scelte degli album c'è un Carolina CountRy Ball, ma siccome io son pignolo, ho aggiunto il vero titolo. 

Carico i commenti... con calma