"Encore", come dice il titolo stesso dell'album è un bis, un altro show di Eminem, ed infatti salta subito all'occhio la somiglianza di questa copertina con quella di "The Eminem Show". La struttura è molto simile infatti, stesso numero di tracce, anche qui una canzone dei D12, una con Nate Dogg nel ritornello e le collaborazioni coi soliti Obie Trice, Dr. Dre e nuovi artisti emergenti della Shady Records, la casa discografica di cui Eminem è presidente.Cambiano tuttavia lo stile, la sonorità (molto più melodica qui in Encore), e i toni usati da Eminem, molto più ironico e dispiaciuto per errori commessi nel passato. Insomma, molto meno Slim Shady rispetto agli album precedenti e molto più Mathers maturo.
"Encore" è il quarto album in studio di Eminem. Pubblicato il 12 novembre 2004 con etichetta Shady Records / Aftermath Entertainment / Interscope Records, e con produttori Dr. Dre, Eminem, Luis Resto, Mike Elizondo. L'album, vincitore di 4 dischi di platino, contiene 20 tracce di cui 4 sono intermezzi parlati, mentre le altre 16 sono vere e proprie canzoni. Ben 6 singoli rilasciati, ma un successo, in quanto a critiche e vendite, nettamente minore rispetto ai suoi due album precedenti. Ciò può essere spiegato col fatto che dopo essere stato per 5 anni sulla vetta, il fenomeno Eminem si fosse un po' sgonfiato. Andando più sul soggettivo, una sola canzone di "Encore" è nella mia lista delle 20 canzoni di Eminem che preferisco, ed è Mockingbird, che tuttavia ho messo al secondo posto.
Una breve analisi canzone per canzone:
"Evil Deeds". Prodotta da Dr. Dre.Eminem espone subito un flow nuovo rispetto agli album precedenti. La prima porzione veramente ripetitiva, Eminem scorre poi fluido con un ritornello melodico (cosa molto frequente in questo album) su una base fenomenale (come sempre), scusandosi col signore e con la madre per tutte le cattiverie dette in passato.Inizio più che ottimo. 8/10.
"Never Enough". Prodotta da Dr. Dre e Mike Elizondo.Una traccia di 2:39, dunque insolitamente corta per gli standard di Eminem. Quest'ultimo e 50 Cent, rispettivamente nella prima e seconda strofa, e Nate Dogg nel ritornello, parlano di come siano frequenti nel rap business le dimostrazioni di chi vuole essere il migliore, e di come questi scontri a suon di rime non siano mai abbastanza. Una delle migliori del cd. 8,5/10.
"Yellow Brick Road". Prodotta da Eminem e Luis Resto.Una delle canzoni più discusse dell'intero album, prevalentemente per il fatto che Eminem si scusa per aver usato la parola "nigger" in una cassetta risalente al periodo giovanile, cassetta ritrovata e pubblicata dal magazine The Source di Benzino, uno dei principali nemici di Eminem.A dire il vero non mi piace molto questa canzone. 6/10.
"Like Toy Soldiers". Prodotta da Eminem e Luis Resto.Uno dei pezzi forti dell'album, Eminem va contro gli scontri e le vittime causate proprio da dissapori nel mondo dell' hip hop. Egli stesso, reduce da una dura faida con Ray Benzino e Ja Rule, chiede di finirla e di chiudere queste rivalità e le conseguenze a cui possono portare.La base, dal tono militaresco e il ritornello (campionato dalla canzone di Martika "Toy Soldiers) sono azzeccatissimi. 9/10.
"Mosh". Prodotta da Eminem e Luis Resto.Eminem continua a dimostrare, anche con questa canzone, quanto voglia dedicarsi ad argomenti più maturi e dimostrare di non essere solo un rapper per tredicenni e ragazzine.Si schiera apertamente contro il governo Bush, facendo riferimento al lavaggio che i mass media fecero al popolo americano divulgando motivazioni più di copertura che di altro riguardo all'invasione dell'Iraq. Considerata da molti la migliore canzone dell'intero album. Ma questa è la mia recensione, e non impazzisco per questa canzone. 5,5/10.
"Puke". Prodotta da Eminem e Luis Resto.Eminem qui dimostra che anche col canto ci sa fare eccome, e di essere un maestro anche in canzoni non proprio puramente rap.Canzone totalmente melodica, nella quale la melodia abbastanza dolce si contrappone a parole di odio e disprezzo, ancora una volta verso la moglie Kim. Ci va giù duro, augurandole di morire e di bruciare all'inferno e molto altro.Scatta subito il confronto con la canzone di The Marshall Mathers LP "Kim", e "Puke" non è nemmeno minimante a quel livello, tuttavia è una canzone piacevole da ascoltare. 7/10.
"My 1st Single". Prodotta da Eminem e Luis Resto.Dunque, direi che la cosa da apprezzare di più qua è sicuramente la base, con un rullante che spacca i timpani. Eminem ha esagerato mettendo 3 strofe, che qui sono veramente troppe, e rende così la canzone un calvario dopo due minuti e mezzo circa.Qui parla di aria fritta, anche se le rime e il wordplay sono eccezionali.L'unica pecca è proprio la durata, troppo lunga. 7,5/10.
"Rain Man". Prodotta da Dr. Dre.Ecco il discorso che a volte in un album ci sono veramente troppe canzoni.Questa e Big Weenie le avrei fatte fuori, fossi stato in Eminem. Non è male, però non è nemmeno memorabile.Qui sfotte principalmente l'omofobia, una delle caratteristiche di Slim Shady, il suo lato oscuro.Dunque anche qui ritorna una sorta di remissione dei peccati passati. 6/10.
"Big Weenie". Prodotta da Dr. Dre.La base è piacevole,ma come detto prima questa canzone ci sarebbe stata meglio in un altro album, magari traccia bonus per una raccolta o qualcos'altro. 5,5/10.
"Just Lose It". Prodotta da Dr. Dre e Mike Elizondo. Il primo singolo estratto dall'album, un grande successo di classifica, traccia molto "dance" dove viene sfottuto con un grande utilizzo dell'ironia Michael Jackson e il suo famigerato "attaccamento" ai bambini.Sinceramente mi sembra un attacco gratuito a Jackson che Eminem poteva risparmiarsi,però la canzone è abbastanza carina.7,5/10.
"Ass Like That". Prodotta da Dr. Dre e Mike Elizondo. E qui ci si chiede come possa una canzone simile uscire come singolo.Ok va bene per essere ascoltata mentre si fa altro magari, ma qui Eminem è veramente troppo cantilenoso, 3 strofe con una voce simil-araba.Anche la base richiama atmosfere orientali, e forse Eminem ha voluto appositamente dare un tono ipnotizzante a questa canzone, e se è così c'è riuscito alla grande.Però non meritava di uscire come singolo.7/10.
"Spend Some Time". Prodotta da Eminem e Luis Resto.Ecco, questa canzone come singolo non ci sarebbe stata proprio malaccio, forse "Crazy In Love" meritava di più.Affiancato da Obie Trice, che personalmente adoro e qui non fa eccezione, Stat Quo e 50 Cent, ognuno parla a modo suo di esperienze amorose con i soliti riferimenti misogini, frequentissimi nel rap moderno.Ritornello che ricorda i Blue e gruppi del genere.La base non è elaboratissima. 8/10.
"Mockingbird".Prodotta da Eminem e Luis Resto. Eccola qua, senza dubbio la migliore dell'album e una delle migliori di sempre di Eminem.Base fantastica, ritornello fantastico, testo incredibile, ma soprattutto l'interpretazione è la cosa migliore di questa canzone.Ho sempre pensato che Eminem sia uno dei migliori di sempre della musica in generale in quanto ad interpretazione delle canzoni, riesce a trasmettere sempre ciò che vuole.Il ritornello è campionato dalla ninna nanna "Mockingbird". Parla del suo rapporto affettivo con la figlia Hailie, e parla proprio rivolto a lei.Credo che chiunque si intenda di buona musica, anche se non è fan di Eminem o della musica rap, apprezzerebbe questa canzone. Una sola parola:fenomenale. 10/10.
"Crazy In Love". Prodotta da Eminem e Luis Resto.Ennesima canzone totalmente melodica e con ritornello campionato, il che non è male visto che tutti i ritornelli campionati usati da Eminem nella sua carriera sono sempre stati azzeccatissimi. Qui si rivolge a una ragazza misteriosa, la quale non credo proprio sia Kim (che viene nominata nel testo come una persona fondamentale per Marshall).Si alternano frasi romantiche a frasi più esplicite di contenuto sessuale. Bella. 8/10.
"One Shot 2 Shot". Prodotta da Eminem e Luis Resto.Affiancato dalla D12 (la band di cui Eminem è leader), Eminem e compagni parlano di una sorta di sparatoria scatenatasi in un locale nel quale proprio la D12 doveva esibirsi, e ognuno racconta dal proprio punto di vista. Un Proof inaspettatamente assente, ed è un peccato perché nelle canzoni dei D12 era sempre stato uno dei pezzi forti.E pure qua il ritornello trascinante dà qualcosa in più alla canzone.Anche qui però c'è da dire che le due canzoni coi D12 in TMMLP e TES, "Under The Influence" e "When The Music Stops", sono molto ma molto migliori. 8/10.
"Encore/Curtains Down". Prodotta da Dr. Dre e Mark Batson. Ottima chiusura per Encore con questo pezzo, nel quale si esibiscono pure Dr. Dre, come sempre fenomenale, e 50 Cent, che tuttavia canta solo quattro frasi.Qua Eminem è in grande spolvero. 8,5/10.
Insomma, tutte le recensioni di "Encore" che ho letto ne parlavano male etichettandolo come spazzatura e come un prodotto nettissimamente inferiore agli album precedenti di Eminem. Tuttavia io non mi sento di dire questo. Sicuramente è un prodotto completamente diverso rispetto ai lavori precedenti, ma non per questo inferiore. Sicuramente ci sono canzoni che entreranno meno nella storia del rap rispetto a canzoni come "Stan", che sono a loro modo pagine della storia del rap. Però, a parte qualche traccia un po' così (come in tutte le cose ci sono sempre gli anelli deboli in una catena) il cd è ottimo ed è un lavoro riuscitissimo. Forse si è criticato troppo il fatto di aver voluto registrare un album molto melodico, tuttavia trovatemi qualche melodia noiosa se ci riuscite (oltre ovviamente a quelle 2-3 canzoni già citate per l'essere un po' fiacche). Io a "Encore" do un 8, includendoci un punto in meno per alcune canzoni cantilenose, e un punto in più per il fatto che Eminem è riuscito a rinnovarsi e cambiare sonorità, e per forza di cose un artista deve spaziare un po' nel campo musicale.
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