Eugenio Finardi (Milano, 1952) è un cantautore, musicista e bluesman italiano, punto di riferimento per il rock e il cantautorato dagli anni Settanta in poi. Famoso per la capacità di affrontare temi sociali e sperimentare generi diversi.

Ha esordito nel 1975 con 'Non gettate alcun oggetto dai finestrini', per poi firmare alcuni dei dischi più influenti del rock e cantautorato italiano come 'Sugo', 'Diesel', 'Dal blu', attraversando blues, jazz, pop, fado e musica sperimentale. È noto sia per l'impegno sociale che per la varietà delle sue esplorazioni sonore; uno dei suoi brani più famosi è 'Musica ribelle'.

Le recensioni DeBaser ci mostrano Finardi come un cantautore-rocker trasversale: dai primi album politici e sanguigni al blues degli ultimi anni passando per elettronica, pop raffinato e incursioni jazzistiche e sperimentali. Le sue opere sono lette spesso in chiave ironica e storica, valorizzando la sincerità, il coinvolgimento sociale e la continua voglia di rimescolare tutte le carte. Non mancano giudizi accesi, dettagli sulle collaborazioni e focus su classici come Sugo, Diesel, Extraterrestre, Le ragazze di Osaka, Musica ribelle e tanti altri.

Per: Appassionati di musica italiana, amanti del cantautorato, nostalgici degli anni Settanta, ascoltatori in cerca di artisti senza etichette, lettori ironici e intelligenze ribelli in cerca di spunti e dibattiti musicali.

 Finardi lo amai subito alle medie con Sugo e Diesel, comprati in LP quando uscirono con la gloriosa etichetta Cramps Records e letteralmente consumati.

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 Un disco o una raffigurazione? Un album o un dipinto? Un' opera difficile, del tutto e per tutto non monotona e assolutamente non già vista. Rappresenta movimenti, cambiamenti, trasformazioni nello stile del primo Finardi, quel blues-rocker incazzato davanti al quale ci si dovrebbe inchinare per quel che ci ha saputo regalare.

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 C’era il sapore acre e pallido greco di Demetrio, l’umidità asfissiante brasiliana di Camerini, l’irruenza benevola italoamericana di Eugenio... tutto si mescolava dando vita ad un’assoluta coerenza stilistica: apolidi dal carattere ribollente dispersi in suoni e note... Quell’irradiante stilla è “Sugo”.

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 Il disco sarà un grande successo di vendite e darà nuovamente ad Eugenio quel successo che dll'alba degli anni 80 sembrava essere svanito.

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