Continua la riproposizione, da parte della Zoharum, di materiale d’archivio del progetto Expo 70 del chitarrista Justin Wright che, nel corso del tempo, ha creato un universo sonoro dedito a sonorità elettroniche evanescenti e cosmiche in linea con quanto fatto da Manuel Gottsching con gli Ash Ra Tempel negli anni ’70. Il disco in oggetto, intitolato “Mother Universe Has Birthed Her Last Cosmos”, raccoglie registrazioni effettuate nel biennio 2008-2010 che avevano visto la luce solo CDRs e cassetta. Si tratta così di una ristampa quantomai gradita in quanto rende ancora disponibile della musica di assoluta qualità e assolutamente non secondaria nella carriera di Expo ’70. In particolare la lunga title-track – oltre 22 minuti – è un brano pazzesco che fa rivivere dinosauri come gli Amon Duul II e gli Ash Ra Tempel! Il basso pulsante, i suoni liquidi della chitarra e le tastiere spaziali mi hanno fatto tornare con la memoria alle improvvisazioni drogate presenti in quel capolavoro senza tempo che è “Yeti”, una autentica pietra miliare del rock europeo degli anni ‘70. Anche la successiva “Ostara” è significativa in quanto documenta, assieme a “Mother Universe Has Birthed Her Last Cosmos”, quella che era la formazione iniziale composta da 3 elementi denominata Expo Seventy a differenza di Expo 70 che si riferisce al solo Justin Wright. Il secondo cd racchiude invece 4 tracce di circa 15 minuti l’una che sono basate sulle composizioni soliste di Justin Wright e vedono l’unione di suoni trattati di chitarra – sull’esempio dei dischi solisti di Manuel Gottsching – a quelli del sintetizzatore Moog. Si tratta di un complemento ideale al’ascolto del primo disco. Il cd esce in una bella copertina apribile nello stesso sitle delle edizioni vynil-replica giapponesi. Disponibile su Bandcamp: https://zoharum.bandcamp.com/album/mother-universe-has-birthed-her-last-cosmos.

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