"Bufalo Bill" è l'album preferito da De Gregori stesso, quello che lui ha sempre considerato il più, completo, ambizioso.
Anno 1976, il successo clamoroso di 'rimmel' è ancora dietro l'angolo, se ne avverte l'eco e i momenti bui del palalido e delle contestazioni sono quanto di più lontano immaginabile. Ancora giovanissimo, appena venticinquenne quando registra "bufalo bill", spaventosamente maturo e probabilmente il primo album dove emerge chiaramente tutta la personalità del de gregori musicista prima ancora troppo impegnato a prendere spunto dal folk impegnato di dylan, dalla poesia di choen e de andrè.
Con "bufalo bill" delegittima i suoi accusatori che vedevano in lui soltanto un ragazzo di buone letture, troppo legato ai suoi "miti", buono per riempire le pagine dei diari. Un nuovo modo di approcciarsi al canto, uno nuovo per ogni canzone, un nuovo sound cercato e ottenuto grazie all'aiuto di grandi come Renzo Zenobi e testi che spaziano dalla denuncia sociale al commovente omaggio a tenco di "festival" fino alla splendida preghiera laica di "santa lucia", forse la canzone più bella del disco. Si parte alla grande con "bufalo bill", epica e bellissima che ancora è uno dei pezzi più amati dal suo pubblico e mi ricordo di quando l'ascoltavo da ragazzo e desideravo di essere il suo amico culodigomma... "atlantide" poi è un colpo al cuore: maestosa tanto da lasciarti sospeso a mezz'aria nell'ascolto e poi... e poi il beat primitivo di "ninetto e la colonia", il finale travolgente di "giovane esploratore tobia" "regalato" da lucio dalla.
De Gregori si ripeterà a questi livelli nell'altro capolavoro "titanic" e nel successivo mini "la donna cannone" ma qui si sente tutta la sua voglia di stupire, di mettersi in gioco per smettere di essere il nuovo dylan o il nuovo chissà chi ma soltanto francesco de gregori.
Elenco tracce testi e samples
01 Bufalo Bill (04:29)
Il paese era molto giovane,
i soldati a cavallo era la sua difesa.
Il verde brillante della prateria
dimostrava in maniera lampante l'esistenza di Dio,
del Dio che progetta la frontiera e costruisce la ferrovia.
A quel tempo io ero un ragazzo
che giocava a ramino, fischiava alle donne.
Credulone e romantico, con due baffi da uomo.
Se avessi potuto scegliere tra la vita e la morte,
tra la vita e la morte, avrei scelto l'America.
Tra bufalo e locomotiva la differenza salta agli occhi:
la locomotiva ha la strada segnata,
il bufalo può scartare di lato e cadere.
Questo decise la sorte del bufalo,
l'avvenire dei miei baffi e il mio mestiere.
Ora ti voglio dire: c'è chi uccide per rubare
e c'è chi uccide per amore,
il cacciatore uccide sempre per giocare,
io uccidevo per essere il migliore.
Mio padre guardiano di mucche,
mia madre una contadina.
Io, unico figlio biondo quasi come Gesù,
avevo pochi anni e vent'anni sembran pochi,
poi ti volti a guardarli e non li trovi più.
E mi ricordo infatti un pomeriggio triste,
io, col mio amico 'Culo di gomma', famoso meccanico,
sul ciglio di una strada a contemplare l'America,
diminuzione dei cavalli, aumento dell'ottimismo.
Mi presentarono i miei cinquant'anni
e un contratto col circo Paceebene
a girare l'Europa.
E firmai, col mio nome e firmai,
e il mio nome era Bufalo Bill.
06 Atlantide (03:41)
Lui adesso vive ad Atlantide
con un cappello pieno di ricordi;
ha la faccia di uno che ha capito
e anche un principio di tristezza in fondo all'anima,
nasconde sotto il letto un barattolo di birra disperata
e a volte ritiene di essere un eroe.
Lui adesso vive in California da sette anni
sotto una veranda ad aspettare le nuvole
e' diventato un grosso suonatore di chitarra
e stravede per una donna chiamata Lisa;
quando le dice tu sei quella con cui vivere
gli si forma una ruga sulla guancia sinistra;
lui adesso vive nel terzo raggio
dove ha imparato a non fare piu' domande del tipo:
conoscete per caso una ragazza di Roma
la cui faccia ricorda il crollo di una diga?
Io la conobbi un giorno ed imparai il suo nome
ma mi porto' lontano il vizio dell'amore.
E cosi' pensava l'uomo di passaggio
mentre volava alto nel cielo di Napoli
rubatele pure i soldi rubatele anche i ricordi
ma lasciatele per sempre la sua dolce curiosita'
ditele che l'ho perduta quando l'ho capita
Carico i commenti... con calma
Altre recensioni
Di zuckina
"Bufalo Bill è l'America compresa tra il mito della frontiera e il boom economico dei primi anni del '900."
"Santa Lucia è una preghiera laica, universale, splendida senza cadere mai nella retorica, ricca d'immagini evocative e commoventi."
Di giores
«Bufalo Bill è questa mia croce e delizia: ecco, se potessi probabilmente lo rifarei curando meglio i suoni e gli arrangiamenti.»
«Le canzoni acquistano una limpidezza e un’ampiezza espressiva straordinarie, capaci di trasportare l’ascoltatore verso suggestioni impalpabili e indescrivibili.»
Di withor
'Bufalo Bill è questa mia croce e delizia: ecco, se potessi probabilmente lo rifarei curando meglio i suoni e gli arrangiamenti.'
'Sono stufo di stare nella mia trincea di lusso. E a questo punto i tre quarti del pubblico cominciarono a fischiare, a gridare: "Ogni cosa a suo posto, quest’uomo è nel posto sbagliato".'