A un anno dall'enorme successo di Rimmel, De Gregori pubblica Bufalo Bill, uno dei suoi album più particolari ma anche, secondo lui, quello che gli rassomiglia di più. Ricco di idee, sia nella musica che nei testi, è esuberante nell'esecuzione e nel cantato ma avrebbe forse giovato di un migliore arrangiamento e produzione. A parte questo piccolo difetto è un disco di alto livello, con diversi affreschi, personaggi e situazioni che vanno a comporre uno stesso quadro tematico.
Tutto il disco infatti è permeato da uno spirito critico nei confronti della società, in primis quella americana, che controlla ed influenza le persone attraverso convenzioni ed interessi.
"Bufalo Bill" è l'America compresa tra il mito della frontiera e il boom economico dei primi anni del '900, visto attraverso gli occhi di uno dei suoi personaggi leggendari, che ne incarnò alla perfezione lo spirito. La struttura della canzone non è lineare ma è costituita da tanti siparietti differenti tra loro, che confluiscono nel gran finale. Quasi una suite, se vogliamo forzare un po' la definizione.
"Giovane Esploratore Tobia", scritta insieme a Dalla, ne conserva lo stile musicale e nel cantato. Un divertente ritrattino, un altro personaggio che non comanda la sua vita ma si fa comandare dagli altri e dalle convenzioni.
"L'Uccisione di Babbo Natale" è una favola amorale, in cui "il figlio del figlio dei fiori" insieme a "Dolly figlia di minatori" incontrano ed uccidono un Babbo Natale "carico di ferro e carbone" e poi tornano dai genitori. Forse il finto borghese e la proletaria che uccidono la borghesia e poi tornano da essa o più semplicemente l'addio drammatico alla fanciullezza e al mito di Babbo Natale.
"Ninetto e la Colonia" si svolge in un cinema, durante un'irruzione dei marines; fucilano tutti, dopodiché dei funzionari in giacca e cravatta entrano e portano via tutti i frutti che erano di Ninetto e dei suoi amici. La canzone si riferisce alle multinazionali americane dell'agroalimentare, che hanno preso possesso di tutte le piantagioni del centro e sud america.
"Disastro Aereo sul Canale di Sicilia" tratta di un fatto di cronaca, un aereo Nato caduto in quelle acque.
"Ipercarmela" dipinge uno spaccato sociale tipico dell'epoca: in una città industrializzata due emigranti vivono la vita attraverso il mito della proprietà della casa e delle riviste femminili. In questo apatico squallore nasce una bimba, Carmela, una stella in una città "pulita e violenta", che ride sempre e non piange mai.
"Ultimo Discorso Registrato" è divertente e con un buon ritmo, ma non si ha idea di cosa significhi. "Festival" invece è dedicata alla triste fine di Luigi Tenco al Sanremo del '67, e al vergognoso mondo che circonda l'accaduto.
Deviando appena dal tema che sostiene tutto il disco arriviamo ai due gioielli dell'opera. "Atlantide", unica canzone d'amore, è ricca d'immagini suggestive e originali, caratterizzata da un'atmosfera sognante e sofferente.
"Santa Lucia" invece è una preghiera laica, universale, per tutti, splendida senza cadere mai nella retorica, ricca d'immagini evocative e commoventi. È dedicata a coloro che non vedono le cose evidenti, le cose importanti, vincitori e vinti, ritratti con uno sguardo amorevole e dolce. Il passo conclusivo, è cornice ed insieme la pennellata migliore del quadro, il colpo di classe che innalza tutto il disco. I toni in bilico tra l'ironico ed il drammatico fin qui usati si stemperano in una dolcezza disarmante, e ci accomiatano con una forte emozione da questo disco bellissimo e difficile.
Elenco tracce testi e samples
01 Bufalo Bill (04:29)
Il paese era molto giovane,
i soldati a cavallo era la sua difesa.
Il verde brillante della prateria
dimostrava in maniera lampante l'esistenza di Dio,
del Dio che progetta la frontiera e costruisce la ferrovia.
A quel tempo io ero un ragazzo
che giocava a ramino, fischiava alle donne.
Credulone e romantico, con due baffi da uomo.
Se avessi potuto scegliere tra la vita e la morte,
tra la vita e la morte, avrei scelto l'America.
Tra bufalo e locomotiva la differenza salta agli occhi:
la locomotiva ha la strada segnata,
il bufalo può scartare di lato e cadere.
Questo decise la sorte del bufalo,
l'avvenire dei miei baffi e il mio mestiere.
Ora ti voglio dire: c'è chi uccide per rubare
e c'è chi uccide per amore,
il cacciatore uccide sempre per giocare,
io uccidevo per essere il migliore.
Mio padre guardiano di mucche,
mia madre una contadina.
Io, unico figlio biondo quasi come Gesù,
avevo pochi anni e vent'anni sembran pochi,
poi ti volti a guardarli e non li trovi più.
E mi ricordo infatti un pomeriggio triste,
io, col mio amico 'Culo di gomma', famoso meccanico,
sul ciglio di una strada a contemplare l'America,
diminuzione dei cavalli, aumento dell'ottimismo.
Mi presentarono i miei cinquant'anni
e un contratto col circo Paceebene
a girare l'Europa.
E firmai, col mio nome e firmai,
e il mio nome era Bufalo Bill.
06 Atlantide (03:41)
Lui adesso vive ad Atlantide
con un cappello pieno di ricordi;
ha la faccia di uno che ha capito
e anche un principio di tristezza in fondo all'anima,
nasconde sotto il letto un barattolo di birra disperata
e a volte ritiene di essere un eroe.
Lui adesso vive in California da sette anni
sotto una veranda ad aspettare le nuvole
e' diventato un grosso suonatore di chitarra
e stravede per una donna chiamata Lisa;
quando le dice tu sei quella con cui vivere
gli si forma una ruga sulla guancia sinistra;
lui adesso vive nel terzo raggio
dove ha imparato a non fare piu' domande del tipo:
conoscete per caso una ragazza di Roma
la cui faccia ricorda il crollo di una diga?
Io la conobbi un giorno ed imparai il suo nome
ma mi porto' lontano il vizio dell'amore.
E cosi' pensava l'uomo di passaggio
mentre volava alto nel cielo di Napoli
rubatele pure i soldi rubatele anche i ricordi
ma lasciatele per sempre la sua dolce curiosita'
ditele che l'ho perduta quando l'ho capita
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Altre recensioni
Di giores
«Bufalo Bill è questa mia croce e delizia: ecco, se potessi probabilmente lo rifarei curando meglio i suoni e gli arrangiamenti.»
«Le canzoni acquistano una limpidezza e un’ampiezza espressiva straordinarie, capaci di trasportare l’ascoltatore verso suggestioni impalpabili e indescrivibili.»
Di killrockstar76
"Con 'bufalo bill' delegittima i suoi accusatori che vedevano in lui soltanto un ragazzo di buone letture."
"'Santa Lucia', forse la canzone più bella del disco."
Di withor
'Bufalo Bill è questa mia croce e delizia: ecco, se potessi probabilmente lo rifarei curando meglio i suoni e gli arrangiamenti.'
'Sono stufo di stare nella mia trincea di lusso. E a questo punto i tre quarti del pubblico cominciarono a fischiare, a gridare: "Ogni cosa a suo posto, quest’uomo è nel posto sbagliato".'