Dopo l'ostico "M.lle Le Gladiator", che conclude la collaborazione con la coraggiosa etichetta sperimentale Bla Bla, Franco Battiato approda nel 1977 a Casa Ricordi, ma questo non influisce sulla libertà musicale dell'artista catanese, che anzi porta alle estreme conseguenze l'impervio percorso di ricerca avviato nei dischi prece­denti.

Ne è una prova il primo album inciso per la nuova casa discografica, intitolato semplicemente "Battiato", in cui l'unico cambiamento di rotta è l'accantonamento dell'elettronica, in favore di una strumentazione classica, col pianista Antonio Ballista e la soprano Alide Maria Salvetta.

Questo disco contiene solo due lunghe composizioni. La prima, "", è una ricerca sul suono basata quasi esclusivamente sulla ripetizione dello stesso accordo di pianoforte, con variazioni di durata e di pause, che creano risonanze. Una sperimentazione radicale, forse esasperante nella sua monotonia, che però può far tendere le orecchie a ogni vibrazione del piano di Ballista, secondo il consiglio di un ascolto "meta-analitico" proposto da Battiato, tra il serio e il faceto, nelle note di copertina.

Il secondo brano, "Café-Table-Musik" è sicuramente più godibile e riprende, con altri mezzi, i lavori di collage di "Ethika fon Ethica" e "Goutez et comparez"; ai frammenti di trasmissioni radio (veri o ricreati in studio) si sostitui­scono gorgheggi, improvvisazioni, declamazioni poetiche, effetti so­nori, senza rinunciare qua e là all'effetto umoristico (una delicata romanza sulle rose interrotta dalla voce sguaiata di un venditore ambulante: "aranciate, panini, birra!"); all'ossessiva coda elettronica-organi­stica di "Goutez et comparez" si sostituiscono avvolgenti intermezzi pianistici basati su sequenze di accordi che si ripetono con piccole variazioni.

Concludendo, qui troviamo l'essenza del Battiato della seconda metà degli anni '70: l'allievo attento, rigoroso e un po' snob di Stockhausen, chiuso in casa a ricercare suoni, e lo sperimentatore un po' folle e ironico, capace di affascinarti e al tempo stesso d'irritarti e prenderti in giro. In ogni caso, un musicista libero e coraggioso come pochi.

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