È tanto che non vengo su DeBaser, colpevole il maledetto computer su cui sto scrivendo che non accenna ancora a funzionare normalmente... ma l'occasione, e il piacere di tornare a scrivere recensioni, imponeva di affrontare senza paura lo stress di avere a che fare con sistemi operativi scadenti e corrotti: l'occasione è l'uscita del nuovo strapompato disco dei Franz Ferdinand.
Ne ho lette di tutti i colori, davvero... sulle riviste di questo mese parrebbe che i quattro scozzesi siano diventati i nuovi Beatles.
Su XL, discutibile sostituto di Musica, addirittura un sondaggetto, di quelli buoni per chi si è approcciato alla musica da meno di un mese, diceva (più o meno): "a noi i Franz Ferdinand sembrano la migliore band del decennio, tu che ne pensi?"
...lo ammetto, sotto sotto sono un ingenuone: ancora una volta mi sono detto che tanto entusiasmo magari era ben riposto, e che valeva la pena di provarlo, questo magnifico nuovo disco di questa magnifica quasi nuova band; lo scarico e lo metto su, e mi viene una mezza crisi esistenziale; no davvero, penso di essere un dinosauro, un nostalgico degli anni '90 ormai "vecchio", arrivo a pensare che sia colpa mia, perché ciò che sento non mi può apparire cosi brutto quando a tantissimi altri appare cosi bello; però non mi tolgo dalla mente il fatto che ascolto il primo pezzo "The Fallen" di filata e non capisco proprio cos'abbia di minimamente apprezzabile; melodia poco brillante, ripetitivo, pop all'ingrosso senz'anima, anche a livello della sua funzione primaria di accalappiare l'ascoltatore senza tanto impegno mi sembra che fallisca in pieno. non mi soffermerò su ogni altro brano dell'album, mi verrebbe la febbre; facendo un sunto: i FF hanno perso quel poco di stile che avevano; molto meno omogenei che nell'esordio, adesso scelgono la strada del citazionismo, il che li rende non più vari, semplicemente più "diffusi", sorta di gruppo ombra che coverizza in qua e in là guardando con particolare privilegio al periodo '77-'84.
Restano i soliti riffettoni pseudo dance che certo piaceranno a chi li aveva già amati, e che mantengono un minimo di corporatura stilistica, almeno a livello di sound. Ma sono pallidi accenni di unicità che non bastano certo a costituire una personalità vera e propria.
Forse sarà davvero colpa mia, sono io che non li capisco, una cosa però è sicura, almeno per chi un qualche centinaio di dischi nella sua vita li ha sentiti: i Franz Ferdinand (comunque non solo loro, purtroppo) non sembrano ammettere l'esistenza del concetto di originalità; da qui, ulteriore prova della loro pochezza, non riescono ad ammettere che possa esistere il concetto stesso di evoluzione. Che per definizone esiste laddove esiste stile.
Incarnano insomma un'accezione di mediocrità che non posso e non voglio condividere se ancora decido di credere che il Rock possa essere Arte, e con la A maiuscola.
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