Profetico nell’ annunciare l’ avvento della tecnologia come nuovo Dio nella nostra vita, portatrice di solitudine, alienazione e smarrimento, ma la conferma dell’ assoluta validità di questo lavoro sono i giudizi estemporanei di persone che sono capitate vicino a me quando lo ascoltavo: “non sanno suonare”, “il cantante è stonato”, “ma che è ‘sta lagna?”

Quando argomentavo che ci sentivo un disagio dell’ anima, un grido d’ aiuto della serie: “dove andremo a sbattere la testa?”, lì si terminava qualsiasi confronto, la distanza dalla Galassia 5cento era incolmabile. E come faccio a spiegare che non sono canzoni ma un flusso unico che comprende ognuno di noi?

E perciò questa “lagna” mi è indispensabile perchè in questo disco, come non mai, ci sono tutte le mie debolezze, le mie insicurezze, malinconia, tristezza, la mia adolescenza e giovinezza, la vostra, le angoscie di non arrivare. E arrivare dove? A cosa? Per cosa? Ma anche i momenti sereni, anche se conditi spesso da delusione.

Le cose non dette e che avresti voluto dire, quei momenti di disperazione silenziosa che pensi di non farcela, le grida che si bloccano in gola, una sommesse rassegnazione nel sentirsi schiacciato, le cose che non capisci, i perchè, tutto che ti sembra inutile, le incomprensioni e i fraintendimenti che ti fanno stare di un male cane, con gli amici, con i genitori, con te stesso...

Certo anche le gioie, la felicità, e poi? La banalità di questo mio stesso piagnisteo...

Guardi fuori dalla finestra, seduto in cucina, svuotato talmente che non riesci a sentire il tuo corpo, che piova o che ci sia il sole è la stessa cosa. Chi sono io? Faccio delle cose, certe volte le faccio e poi non mi ricordo, chi sono io? Sono sospeso ma è tutto così pesante. Qualcuno c’ è lì fuori? Non sono sicuro di parlare con qualcuno, è forse il mio eco? Ditemi di no, per favore, perchè il suono è insopportabile.

Dov’ è la luce? Sono spento... C’ è qualcuno che mi può dire dove posso trovare un pò di luce? Apparirai per salvarmi? O almeno dimmi una cosa qualsiasi, che non mi senta così solo. Tutto questo silenzio è troppo, non sono pronto, ma pronto per cosa? Tante domande che non hanno soluzione, dove andrò, che sarà di me? Me?

Nella bolla in cui mi trovo mi dicono che va tutto bene, ma allora perchè sto così? Chi siete voi che mi dite quello che devo fare? Dovrò dirmelo che lo specchio non riflette la mia immagine.

Mi scioglierò come un cubetto di ghiaccio al sole, non ho dubbi, e magari in quel momento qualcuno si accorgerà di me.

In culo alla competitività, all' essere “in”, ad essere positivi a tutti i costi per poi essere sfruttati dagli altri. In culo allo spersonalizzarsi per essere accettato , fare cose che non vuoi fare per non essere preso per debole, essere cinico per nascondere l’ insicurezza.

In culo ai programmi: “Abbiamo progettato per te una vita meravigliosa!” Chi siete voi, i miei genitori? I miei insegnanti? Mi avete mai amato? In culo alla programmazione, alla “specializzazione”, al tutti contro tutti.

La perdita di orientamento dovuta a questa veloce transizione tecnologica si rivelerà sotto forma di catastrofi e milioni di persone non saranno pronte ad affrontarle, non saremo in grado di reagire perchè avverrà all’ improvviso. Dobbiamo prepararci a evitare che il passaggio avvenga nella catastrofe e solo individui consapevoli che capiranno la situazione potranno difendersi, e gli altri che non hanno gli strumenti? E la manipolazione è sempre presente...

E’ nella sofferenza cosciente, e nelle umiliazioni che ne derivano, che forgiamo la nostra anima, nei secoli dei secoli. Adesso la guerra diventa solo psichica.

Dean, Damon e Naomi, in una foto del libretto del cd, ci guardano, uno sguardo che sembra dire: “Ci siamo, siamo qui...”, ed il sole alle loro spalle. Sorridiamo. E dalla Galassia “mezzo sacco” un rumore fortissimo: VOGLIAMO VIVERE!

Sorridiamo. Ce la possiamo fare.

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