Eccoci giunti alla fine. I Genesis riescono nell'impresa di realizzare un album totalmente inutile e agghiacciante. Perchè Invisible Touch si erge come un monumento granitico al peggior sound degli ottanta, tutto è costruito in funzione dell'ascolto facile, dei passaggi video su MTV, e del successo commerciale. Sto parlando di un disco che ha venduto milioni di copie nel mondo è stato supportato da un tour trionfale documentato su immancabile DVD ma cosa resta oggi di questo lavoro? Poco anzi quasi nulla, perchè a differenza dei lavori precedenti bisogna fare salti mortali e stringere compromessi con il proprio tatto musicale per trovarci qualcosa di buono.
Non si può parlare bene di pezzi come Invisible Touch e Anything she does che sono canzoni giusto adatte per la pubblicità all'interno di una partita di Football americano, oppure l'orribile suono di Land of confusion, con quel coretto disgraziato cantato anche a Passaparola.
Non ci sono neache reminescenze del passato, anche se Tony Banks crede che Domino lo sia, canzoni POP decenti Collins riesce a dare il peggio di sé in brani come Tonight Tonight o In Too Deep. A volere estrapolare qualcosa si può salvare lo strumentale De Brazilian, che con i suoni percussivi elettronici a cascata e la chitarra finale vale almeno un ascolto.

Consigliato a chi ha soldi da buttare o ottimisti radicali che ripongono nei Genesis una fiducia ai limiti dell'impossibile.

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