A metà degli anni 80 l'avido Phil Collins, preoccupato per le spese per il suo dodicesimo divorzio e per la fornitura annuale di Minoxidil (noto farmaco anti-calvizie), decise di pubblicare l'album più sfacciatamente commerciale della storia dei Genesis.

A tal scopo si procurò del potente narcotico e subdolamente lo somministrò sciolto in una pinta di birra ai suoi due compari al pub. Gli ignari Tony e Mike, reduci dall'aver appena composto i capolavori progressive "The fugitive" e "Mike and the mechanics", piombarono in un sonno profondo per un buon mese. Subito l'astuto Phil, coadiuvato dal fido produttore Hugh, si mise all'opera, componendo e suonando (tutti gli strumenti erano campionati) da solo l'intero album.

Nel giro di pochi giorni scrisse "Invisible touch", "Land of confusion", "Throwing it all away" e "In too deep", 4 fra le canzoni più facili pubblicate dai Genesis... che immediatamente raggiunsero i primi posti nella classifica dei singoli! Completato velocemente l'album con altri brani non certo esaltanti (come lo strumentale "Brasilian", basato perlopiù su effettacci sonori o la pesante "Tonight tonight"), a Phil venne un dubbio di coscienza e cominciò a chiedersi se per caso aveva un pò esagerato con semplicità e immediatezza... A questo punto si scomodò l'Arcangelo Peter Gabriel, pur occupatissimo nel comporre le altamente sperimentali "Sledgehammer" e "Big Time". Scese dall'Eden, comparve in sogno a Phil e gli ispirò l'idea della mini-suite "Domino", l'unica canzone memorabile di "Invisible touch".

Nel frattempo, a disco ormai pubblicato, si svegliarono dal torpore Tony e Mike, che a malincuore accettarono la scadente qualità dell'opera. Si consolarono con le vendite astronomiche e con i milioni di spettatori del successivo tour; non ditelo a Tony, ma quegli spettatori erano solo dei figuranti pagati generosamente da Peter Gabriel per evitare una brutta figura ai vecchi amici.

PS: un'ultima indiscrezione. Nell'ottimo strumentale "Do The Neurotic" (colpevolmente relegato al ruolo di b-side), Phil segretamente commissionò al mercenario Steve Hackett l'esecuzione delle parti di chitarra.

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