Ho pensato a lungo all’immagine più appropriata per descrivere la musica di GVSB (Girls Versus Boys nella grafia abbreviata). I GVSB sono come un motore Diesel sporco, cattivo e rumoroso, che macina chilometri di rabbia inarrestabile con ritmo regolare. La band di Scott McCloud, con questo nuovo lavoro ha chiuso l’episodio con la major Geffen, per cui aveva inciso l’album precedente,”Freak On ICA”, per tornare ad una indie label, la Jade Tree. Le loro influenze sono The Fall di Mark E Smith per il cantato piatto, rabbioso e isterico, i Sonic Youth per certe chitarre e “melodie”, le accordature aperte, piú corde accordate all'unisono, Jesus Lizard, Big Black per la rabbia primordiale. Il loro marchio di fabbrica sono i ritmi ossessivi e meccanici ( spesso il keyboardist Eli Yanney, suona un secondo basso) sui quali si innestano la voce roca di Scott Mc Cloud e le chitarre dure e pungenti. “Miami Skyline” sembra una tipica canzone Sonic Youth. Questo lavoro è però meno intransigente dei precedenti, su “BFF” (Best Friends Forever) compare pure una melodia pop molto piacevole e “Let It Breathe” è addirittura una song lenta, molto bella, con un irresistibile riff accarezzato. Il resto a cominciare da “Basstation” sono i soliti Girls Against Boys o GVSB, belli duri intransigenti che camminano come un bulldozer. Diesel. E ossessivi ritmi urbani
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