Ditelo ai bambini: Babbo Natale esiste! Si chiama Damon Albarn, un tipo che non sa tenere a bada il suo genio.

L'ultima delle "res gestae"? Un album, reso disponibile "aggratis" in download, composto durante il mese della tournée americana dei Gorillaz. Come? Interamente con l'iPad, con esigue aggiunte strumentali a posteriori.

E' incredibile, ma, anche pensando alla spontaneità di quet'opera, trovo The Fall di gran lunga superiore a Plastic Beach, e, francamente, non me lo so spiegare.

Cosa se ne ricava? Un gradevole e raffinato pop sintetico, degno dell'erede di Brian Eno (non è una bestemmia).

Da ascoltare, su tutte, quantomeno, Revolving Doors, Aspen Forest e Bobby in Phoenix, in cui canta un certo Womack. Se vorrete scaricarlo, vi invito a cliccare qui, siccome sul loro Sub Division (il fan club ufficiale dei Gorillaz) non ci sono riuscito.

Buon download e buon ascolto. E diciamo un grazie a Santa Damon.

Elenco tracce e video

01   Phoner to Arizona (04:20)

02   Revolving Doors (03:26)

03   Hillbilly Man (03:50)

04   Detroit (02:03)

05   Shy-town (02:55)

06   Little Pink Plastic Bags (03:10)

07   The Joplin Spider (03:22)

08   The Parish of Space Dust (02:26)

09   The Snake in Dallas (02:11)

10   Amarillo (03:25)

11   The Speak It Mountains (02:15)

12   Aspen Forest (02:50)

13   Bobby in Phoenix (03:17)

14   California & the Slipping of the Sun (03:24)

15   Seattle Yodel (00:39)

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Altre recensioni

Di  Disco Vegas 91

 Nessuno può veramente fermare la creatività di Damon Albarn.

 La band che forse riesce meglio di tutti a districarsi tra Pop, Rock, Alternative, Hip Hop, Elettronica e Dance-House con grandissima classe.


Di  ilTrattoreRagno

 I Gorillaz NON SONO UNA BAND. Sono una band virtuale, che esiste in un mondo fatto di etere, sintetico.

 Per me questi sono i VERI Gorillaz, magari non i migliori, ma sicuramente i più vicini alla loro natura.