Nel lontano '95 due simpatici ragazzotti che suonavano ormai da un lustro nelle file della rinata Allman Brothers Band decisero di unirsi al dotato ex batterista della Dickey Betts and the South band.

I tre erano Warren Haynes alla chitarra e alla voce, Allen Woody al basso e Matt Abst alla batteria, e i Gov't Mule erano nati.

Tante influenze, ma soprattutto molto blues, rock e qualche ballad, con punti di riferimento come Free, Cream, Steve Ray Vaughan e chi più ne ha più ne metta.

Si passa dall'ottima intro solo voce di Haynes "Grinnin in your face" che ci porta al bluesaccio "Mother Earth" con i lancinanti assoli di chitarra e la ritmica compattissima. E poi che dire dell'hard rock granitico e pieno di idee di "Rockin Horse" e "Monkey Hill", passando per i mid tempo come "Temporary Saint" e "Painted Silver Light", le strumentali "Trane" trascinante rock blues jazzato pieno di idee e invenzioni con una ritmica schiacciasassi e "Dolphineus" con la sola chitarra acustica morbida morbida e le funkeggiante "Left Coast Groovies" e "Mule". Insomma non ci si annoia mai qui, ma anzi ci si diverte alla grande con una sezione ritmica granitica ma mai immobile, anzi cangiante e vorticosa che è sempre presente a contrastare la Les Paul del leader che intesse ottime ritmiche e assoli ora lancinanti, ora lirici , pieni di grande tecnia e feeling.

E poi c'è quella bellissima cover che è "Mr Big", di Freeiana memoria, resa in maniera fedele e personale al tempo stesso e l'intensissima ballad "World of difference".

La prima perla donataci in tanti anni da un gruppo veramente da incorniciare.

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