Grouper è il nome d'arte di Liz Harris, musicista americana nota per registrazioni intime e ambientali che fondono piano, voci eteree e atmosfere sperimentali.

Liz Harris pubblica come Grouper produzioni caratterizzate da atmosfere ambient/drone, uso del pianoforte e vocalità sussurrata. Album importanti includono Dragging a Dead Deer up a Hill (2008), The Man Who Died in His Boat (2013) e Ruins (2014).

La recensione celebra Ruins (2014) di Grouper come un lavoro ambient dal forte senso della solitudine e delle ombre, con il pianoforte in primo piano. L'autore segnala brani chiave come "Clearing", "Lighthouse" e "Holding" e descrive l'album come consolatorio nonostante l'assenza di effetti immediati. Atmosfere rarefatte e vocalità sussurrata sono al centro dell'ascolto.

Per: Ascoltatori di ambient, musica sperimentale, fan di folk intimo e voci sussurrate.

 Grouper è Liz Harris, un’artista che ho scoperto un anno fa, di sera, scorgendo di sfuggita gli ultimi ascolti di Marissa Nadler (cantautrice dalla produzione altalenante per qualità e varietà).

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