L'altro giorno spulciavo fra i miei dischi e ho trovato "Appetite for Destruction" dei Guns'N'Roses, abbandonato nello scaffale da tempo, l'album d'esordio che ha venduto di più di tutti i tempi.
Me li ricordo, quand'ero ragazzino, che ascoltavo i Guns e tutt'ora mi piacciono molto, mi sembrano infatti più genuini in questo loro primo cd piuttosto che altri gruppi (chi ha detto Metallica ?), anche se poi si son persi col tempo in varie cazzate. Tornando al cd: lo ritrovo lo ascolto e tutto il resto, quindi vado su DeBaser cercando una recensione e trovo solo quell'obrobrio che non rende giustizia a questo bel cd hard rock. Ma torniamo alla MIA, di recensione.

L'album uscì nel 1987 e il suo successo fu trainato dal film Terminator, dove compariva una delle canzoni più importanti dei 5 rocker americani: "Welcome to the Jungle". Ed è proprio con "Benvenuto nella giungla" che si apre Appetite, che dire.. È sicuramente un capolavoro dell'hard rock, riff decisi, voce di Axl Rose al vetriolo, assolo tanto tecnico (anche se alla fine le scale di Slash sono sempre quelle) quanto rude, rozzo, stradaiolo, che c'introduce speranzosi all'ascolto. Sicuramente sono bravi, lo si capisce da subito che han quel qualcosa in più rispetto ad altri gruppi dello stesso genere dell'epoca, i testi sono sempre quelli ma loro hanno una cosa in più che arriva dritta in faccia come un pugno: la musica.

Musicalmente i Guns sono ineccepibili, Riff al punto giusto, giri di basso che servono a pompare la canzone, seconda voce di Duff & Izzy infilate al punto giusto. E tutto ciò lo si capisce solamente alla prima canzone, senza dubbio la più bella di tutto l'lp. La seconda song (internazionalizziamoci) è la classica canzone da appagante pompa in macchina, "It's So Easy" infatti è una canzone veloce, breve, con riff sporchi e chitarre sparate al massimo, col giro di basso iniziale da pogo immediato. Una bella canzone, il testo poi è simpatico, e vedere Axl live che fa il segno della sega quando canta "Bull eyes every night..." è veramente figo. Si passa alla terza canzone: "Nightrain". Io la trovo molto sottovalutata, devo dire che mi piace molto l'inizio col quattro quarti di Matt Sorum e subito l'entrata in scena di Slash e Izzy con le chitarre, subito in un assolo. Il testo è confusionario, caotico, come quasi tutti quelli in "Appetite", ma tuttosommato la canzone risulta orecchiabile e gradevole. Così non è la quarta traccia, "Out ta get me": non c'è niente da fare, io odio questa canzone. Noiosa, riff scontati, voce irritante. Candidata al podio di più brutta del cd. Si arriva poi a "Mr. Brownstone", la quinta traccia. L'inizio di batteria e chitarra che fischia è una goduria, la canzone parla dei problemi di droga (del gruppo?), poi il ritmo è quel che è, sicuramente eccitante e frenetico. La sesta è "Paradise City", un capolavoro dei Guns N' Roses secondo molti, a mio avviso una bella canzone hard rock, nulla di più. Dopo un pò di ascolti questa canzone mi annoia. Salto le varie "My Michelle" e "Think About You" e passo direttamente a "Sweet Child o' Mine", il capolavoro. Melodica, dolce, pulita. L'assolo alla Pink Floyd è qualcosa di spettacolare, nel finale s'incattivisce, con la voce di Axl che da melodica diviene dura, nuovamente graffiata. Salto ancora "You're Crazy" (bella canzone, comunque) e "Anything Goes" e arrivo a "Rocket Queen", un'altra discreta canzone, prima veloce, poi lenta, poi nuovamente veloce quindi finale lento.

Considerazioni generali sul cd: dopo essermi soffermato più o meno su tutte le canzoni, posso dire che questo CD ha forse venduto più del dovuto grazie all'immagine dei Guns, ma che sicuramente non demerita nel suo genere. Apparte 3 note stonate, "Out Ta Get Me", "Think About You" e "Anything Goes" il cd mostra tutte canzoni assolutamente sopra la sufficienza. Cinque mi sembrava esagerato, forse mi prenderò delle critiche per aver messo 4/5, ma cd da 5 sono altri, come "Back In Black", solo per dire il nome del mio preferito di sempre. Resta il fatto che i Guns hanno scritto sicuramente una pagina importante dell'hard rock, con il loro strano miscuglio di rock, punk, blues e soprattutto la croce e delizia dei Roses, 5 membri tutti e 5 carismatici, che ha portato probabilmente al loro parziale scioglimento.

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