Lo stoner rock, uno dei generi che negli ultimi anni hanno invaso l'underground, ha dato vita a centinaia e centinaia di gruppi che non fanno altro che seguire la strada proposta dai Kyuss e altri pionieri del genere. Lo stoner rock forse è una strada che sa troppo presto di vecchio, tuttavia ci sono ancora delle band che riescono ad esaltare l'ascoltatore appassionato. Tra queste ho trovato questi Halfway To Gone, provenienti dal New Jersey. Questa band, formata da un cantante e bassista, un chitarrista e un batterista ha esordito con uno Split con i celebri Alabama Thunderpussy, e ha pubblicato 3 album, di cui l'ultimo risalente al 2004. Quello di cui mi appresto a parlare è il secondo album della band, "Second Season".

Gli Halfway To Gone sono senz'altro una band che racchiude quasi tutti gli elementi dello stoner rock, come per esempio l'accordatura bassa e certi riffoni lenti che hanno sapore di Sludge, però con un' attitudine molto più impostata verso il rock classico, canzoni che trascinano, svariati assoli e parecchio Blues. Il Blues è infatti un elemento essenziale in questo secondo album "Second Season". L'album si apre con "Great American Scumbag", il cantante/bassista inizia a cantare le prime parole della strofa e subito si parte con un rock grezzo e distorto, si può percepire da subito che l'accordatura delle chitarre è bassa, ma i riff sono abbastanza veloci e la canzone tiene un bel ritmo. Certo, questa band non cambierà la storia del rock e neanche ha intenzione di farlo, ma se cercate un album recente (questo risale al 2002) che racchiuda tutte le influenze delle grandi Heavy Bands degli anni 60 e 70, come i Black Sabbath, ma anche Budige e Blue Cheer, questo è senz'altro pane per i vostri denti. I temi trattati dalla band beh, sono i classici temi che uno si aspetta da un gruppo del genere, come la venerazione totale per il Whiskey, elogio espresso pienamente nella canzone "Whiskey Train" (e anche nella copertina del disco). Altro elemento secondo me assolutamente azzeccato dal gruppo è l'uso dell'armonica in alcune canzoni, che aggiunge un tocco di Blues bastardo al tutto, soprattutto nelle tre strumentali dell'album, in cui è evidente il grande attaccamento per la band alle vecchie sonorità rurali. La parte Doom Metal che spesso caratterizza tutte le band di stoner rock è quindi tralasciata da questo gruppo che intende solo suonare un Hard Rock grezzo, oscuro e pesante.

Insomma, se siete amanti del genere, vi consiglio di dare un ascolto a questo album, sempre sapendo che si tratta semplicemente di Hard rock grezzo, oscuro e pesante, niente più, niente meno.

Elenco tracce e video

01   Great American Scumbag ()

02   Already Gone ()

03   Black Coffy ()

04   Escape From Earth ()

05   Thee Song (A Slight Return) ()

06   Whiskey Train ()

07   Brocktoon's Wake ()

08   Outta Smokes ()

09   Lone Star Breakout ()

10   Never Comin' Home ()

11   Tryptophan ()

12   Can't You See ()


  • Michoos What
    28 lug 09
    Recensione: Opera:
    Ennesima band del calderone stoner suppongo,Mai sentiti comunque,mi aggiornerò.Bella recensione.
  • brat12
    28 lug 09
    Recensione: Opera:
    proviamo a dargli un asolto.
  • blechtrommel
    28 lug 09
    Recensione: Opera:
    The song remains the same, ma quella parte armonica/rurale mi spinge a non accantonarli e a cercarmeli.
  • brat12
    28 lug 09
    Recensione: Opera:
    che los toner sia tutto uguale è un concetto da prendere con le pinze: ufomammut, toner low, 35007, wo fat sono veramente così uguali? chi risponde si non li ha mai sentiti...
  • Gueddo666
    28 lug 09
    Recensione: Opera:
    i gruppi che meritano ci sono eccome, però di band che fanno stoner ce ne sono veramente una cifra spropositata, e alcune seppur piacevoli da ascoltare, spesso derivano fin troppo da altre band, oppure calcano troppo col doom e spesso anche quello può annoiare
  • psychopompe
    28 lug 09
    Recensione: Opera:
    uno dei dischi """"""stoner"""""" peggiori che ho. Chi lo vuole?
  • blechtrommel
    28 lug 09
    Recensione: Opera:
    Opperbacco! E perché è così brutto?
  • psychopompe
    28 lug 09
    Recensione: Opera:
    guarda non lo sento più da una vita, ma per un anno provai a farmelo piacere, e + lo ascoltavo e + mi irritava la voce, lo schitarrame finto southern, e in genere i suoni un po' troppo canonici. Oh poi possono pure piacere, ma nell'ambito c'è di meglio...per me ovviamente.
  • Gueddo666
    28 lug 09
    Recensione: Opera:
    non è di certo uno Spine Of God ma sicuramente godibile. A dirla tutta inizialmente non volevo farla su sto disco la recensione, però le altre che avevo in mente erano tutte già state fatte quindi mi è venuto in mente questo
  • JURIX
    29 lug 09
    Recensione: Opera:
    Proposta intereZZante. Gli Alabama Thunderpussy mi piacciono abbastanza, questi non li conosco,ma visto il genere proposto mi incuriosiscono.
  • UhuhPanicoUhuh
    29 lug 09
    Recensione: Opera:
    Affiderei a Psychopompe le selezioni musicali della festa del mio matrimonio... Il disco lo evito con una finta.
  • psychopompe
    29 lug 09
    Recensione: Opera:
    panico quando vuoi, sarebbe un piacere. Cmq non prendete il mio giudizio alla lettera, provate a sentirli, magari ho esagerato.
  • blechtrommel
    29 lug 09
    Recensione: Opera:
    Provo ad ascoltarli proprio per vedere se hai ragione o no;)

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