'Alive at Roadburn' (registrato dal vivo al festival di Roadburn a Tilburg, Olanda nel 2016) è un disco live degli Hills, ensemble di musica rock psichedelica proveniente da Goteborg (Svezia) e uscito lo scorso 17 marzo via Rocket Recordings, rinnovando così una collaborazione tra la band e l'etichetta che va avanti dal 2013 e che finora si è rivelata sicuramente fruttifera.

Nonostante si tratti di una performance dal vivo, la qualità delle registrazioni è molto alta e probabilmente proprio perché ripresa in questo contesto, la musica degli Hills, chiaramente ispirata ai padri fondatori della psichedelia svedese (i Parson Sound e nelle loro diverse incarnazioni poi come International Harvester e come Trad, Gras & Stenar), rende al meglio delle sue potenzialità e manifesta furia selvaggia e incontrollata. In quattro tracce che richiamano uno sciamanesimo drone e dove si combinano sonorità heavy-psych più ossessive con la psichedelia californiana degli anni sessanta ('National Drone'); reminiscenze kraut-rock su Motorik 4/4 ('Frigorande Musik'); vigorosi groove di basso accompagnati da una batteria che riprende quelle costruzioni più articolari e spettacolari dei Can e avvolgenti riff di chitarra elettrica ('Master Sleeps'); una lunga sessione tantrica e meditativo-spirituale ('Oh Solen Sankte Sig Rod').

Il cuore della intera performance in sé ha comunque una evidente componenete rituale, espressa anche mediante suggestivi vocalismi, che la stessa band ha voluto in qualche maniera richiamare nella invocazione a quelle forze delle divinità pagane delle feste di mezza estate e che bruciano dentro le loro anime come spiriti che tra le fiamme dei falò sulle rive dei fiordi ceh si affacciano sul Mare Baltico alla vigilia di San Giovanni.

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