E' solo un attimo, che all'inizio Tina sembra quasi essere altrove...

Altrove... e come sommersa dallo sbuffare mostruoso di un suono tribale e dolciastro...che anche il du du appiccichino dei coretti non lascia la solita familiare sensazione soul...

Non sembra di essere a casa, insomma...oppure in casa non c'è nessuno, fate voi...

E tutto è stranito e come fuori chiave...o fuori sincrono...Anche se è stranito, fuori chiave o fuori sincrono appena di uno zero virgola...

Oppure è semplicemente che non ti aspetti che un pezzo di Ike e Tina possa essere così...

Ma è un attimo dicevamo, solo un attimo...Che arriva lo strillo, nerissimo e come di carta vetro...

Che poi forse la carta non c'è, forse c'è solo il vetro...

E il muro di quel mostro chiamato iper produzione, muro che qui raggiunge altezze smisurate, ecco quel muro trova all'improvviso pane per i suoi denti...

E comincia una specie di battaglia campale, che, se la voce esagera, il tum tum si fa via via più massiccio e gli archi volano incredibilmente espansivi...

Anzi no, non volano manco per niente...o meglio volerebbero, ariosi e zuccherini come sono, se fossero soli...Ma non sono soli...stanno in mezzo al caos di un altro milione di strumenti...

Al caos o al gorgo o a dio sa cosa...

Che qui il signor Phil Spector è wagneriano davvero e la grazia infinita delle sue sinfonie per ragazzini è completamente abbandonata per lasciar spazio a una brillante e stupefacente cacofonia quasi psichedelica.

Che la sensazione è di eccitazione e spaesamento insieme...

Ma non ho detto tutto, che a metà brano, per ritrovare l'energia dissipata, c'è una tregua con battito di mani, poi parte un treno la cui corsa vorresti non finisse mai. E, alla fine, di nuovo il ritornello, di nuovo il caos...

Si arriva alla fine sconcertati, come dopo aver fatto una esperienza totale...

Un pazzoide dedito all'art brut definiva il suo modo di dipingere lingua pittura assoluta, ecco se dovessi dare una definizione di “River deep...” sarebbe una cosa simile...

Lingua sonora assoluta? Lingua sonora cazzuta?

Fate voi...

Che qui l'uomo con la pistola e la nera fanciulla ipercinetica sono davvero andati oltre...anche come budget, probabilmente...solo ventimila dollari sono andati al buon Ike perché si tenesse lontano dagli studi...

Di uomini con la pistola ne bastava uno...

Ah credetemi non troverete mai un brano di Phil Spector come questo, ne tantomeno uno di Ike e Tina...E non troverete mai una versione decente di questa canzone oltre a quella in studio...

“River deep, mountain high” è semplicemente un miracolo...


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