Band elettronica di New York, attiva agli inizi degli anni ottanta; il disco omonimo del 1982 è considerato un lavoro di culto e precursore di sonorità proto-techno.

Dalla recensione: il disco omonimo del 1982 non somigliava all'underground americano del tempo, la band gettò basi per l'elettronica futura e cessò l'attività poco dopo; anni dopo il disco acquisì status di culto e vennero pubblicate registrazioni successive e raccolte.

La recensione esalta il disco omonimo del 1982 come lavoro precursore dell'elettronica e della minimal techno. Descrive atmosfere noir, suono sporco e bassi densi, e sottolinea lo status di disco di culto raggiunto anni dopo. Il review è altamente positivo (5/5).

Per: Appassionati di elettronica, minimal synth, post-punk e musica di culto.

 L'essere troppo avanti coi tempi a volte non paga, succede che tiri fuori un ottimo ep, se ne accorge pure l'emissaria americana della Factory che prometti bene... assai bene, e ti fa incidere un disco, un disco che non somiglia a niente di quello venuto fuori dall'underground americano di quegli anni, la band di New York getta le basi per l'elettronica del futuro, ma tutto va a puttane, un anno dopo gli Ike Yard cessano la loro esistenza.

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