Il Rovescio della Medaglia (oppure semplicemente RdM secondo la consuetudine dell' epoca che preferiva le abbreviazioni come PFM e BMS per semplificare i lunghi nomi dei gruppi) sono stati un gruppo rock romano dedito, in particolar modo, al rock progressivo formatosi alla fine del 1970.

Il primo nucleo della band nasce dal sodalizio di tre ex-componenti del complesso beat "I Lombrichi" cui poi successivamente si aggiunse Pino Ballarini, pescarese di origine, giunto nella Capitale per accasarsi ai "Poema". Ben presto il quartetto si accorge della scarsezza e dell'insufficienza emotiva della musica beat, genere che dominò nei '60 le classifiche nazionali, per focalizzare la propria attenzione su una musica nuova, di origine britannica: il prog rock.

Nel 1971 danno alle stampe il primo album, "La Bibbia" per la RCA, il cui contratto venne guadagnato grazie alla partecipazione del gruppo al Festival di Musica d' Avanguardia e di Nuove Tendenze a Viareggio. Il titolo fa immediatamente pensare ad un progetto estremamente ambizioso, ma allo stesso tempo dimostra la cultura (non solo musicale) del gruppo; caratteristica che influenzerà anche i due dischi successivi "Io Come Io", ispirato alla filosofia hegeliana e "Contaminazione", in collaborazione col maestro Bacalov (sì, proprio quello del "Concerto Grosso").

Il disco, pubblicato nel '71, si apre con "Il Nulla", traccia d'apertura caratterizzata da un clima caotico e soprattutto cacofonico che si basa sulle distorsioni di chitarra e su una linea continua di basso che fa la sua apparizione circa a metà brano. Il suono è potente e definito, la preparazione tecnica sublime (si sente il richiamo quasi esplicito a Hendrix e a Blackmore che resteranno persistenti per tutta la durata dell' opera). Avanti con la seconda traccia... "La Creazione". Quest'ultima è l'unica canzone cantata nella quale vengono citati passi della Bibbia (dal Genesi, primo libro) e solfeggi dal sapore tipicamente pop su una sottile e continua linea di basso con intromissioni di chitarra distorta. "L'Ammonimento", terza traccia, riprende lì dove la seconda terminava. Strumentalmente impeccabile e impreziosita da un assolo di Vita che risponde alle battute della batteria di Campoli fomentando un dialogo sonoro. Il testo è minaccioso, ma non reso bene dal cantato di Ballarini (che esegue il tema del pezzo col flauto all' inizio). "Sodoma e Gomorra" è un pezzo strumentale decisamente più hard rock dove è evidente l' influenza britannica, in particolare dei Deep Purple di "In Rock" (1970). "Il Giudizio", il mio pezzo preferito dell' album, si apre con un suono chiaro di gong che introduce un groove di basso che non lascia scampo ad equivoci: il quartetto sa cosa sta facendo, ne è pienamente cosciente. La traccia, che supera i 10 minuti, non è altro che un riassunto dell' intero LP: chitarra distorta, linee di basso progressive, un cantato mai veramente memorabile, un' energia pazzesca, la cacofonia dell'incipit e dell'outcipit, un dialogo sonoro che vede batteria e chitarra come protagonisti. Chiude l' opera "Il Diluvio" che riprende le caratteristiche dell' inizio e a cui viene aggiunto un verosimile rumore di temporale.

Per concludere, stiamo parlando di un album estremamente spontaneo e leggermente immaturo, ma essendo questa la prima uscita ed essendo l'anno corrente il 1971 ci si trova davanti ad un progetto piacevole e introspettivo, molto più omogeneo di altri album dell'epoca. Registrato totalmente in presa diretta, fu realizzato totalmente senza le tastiere, elemento tipico del prog, per lasciare spazio ad una chitarra impazzita ricalcante gli esempi del blues e dell' hard rock made in UK.

Il complesso resterà per sempre nella storia della musica della Penisola anche per i loro mezzi e strumenti che comprendevano un sistema di amplificazione Sonex, un impianto voci Mack da 6000 Watt, microfoni Semprini, chitarre Gibson Les Paul, batteria Hayman con percussioni Paiste e Premier e basso Fender. Per questo vengono ricordati come i più quotati rockers italiani da palco scenico da far invidia a qualche straniero.

VOTO: 6,5


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