Ho ascoltato molte volte "Morning View" prima di battere la recensione, perché ho sempre apprezzato questa band per l'eclettismo e la geniale prontezza, quindi non mi sarebbe mai passata per l'anticamera del cervello l'idea di rimanere, in qualche modo, deluso da loro anche ai tempi in cui MTV tartassava le orecchie di tutti trasmettendo giorno e notte la romantica "Drive" (bel pezzo a mio avviso). Ahimè, mi sono dovuto ricredere: se tramite questo album gli Incubus avessero voluto far felici tutti quanti, l'unica cosa che sono stati in grado di fare è un bel buco nell'acqua. E, come me, credo la pensi buona parte della schiera di fans che hanno scoperto la band grazie al fenomenale "S.C.I.E.N.C.E.", uno dei migliori dischi che il crossover ci abbia regalato negli ultimi anni…

Inizio col dire che "Morning View" ha una buona produzione, ma ciò mi sembra il minimo che si possa pretendere da un gruppo sotto contratto con una major; dunque dal punto di vista sonoro/estetico tutto fila liscio come l'olio (anche l'artwork non è niente male).
I problemi crescono a dismisura quando si inizia a focalizzare l'attenzione sulle melodie dei pezzi: sono talmente scontate e false che mi sembra di (dis)gustare tante piccole "minestre riscaldate"… Il frontman Brandon Boyd questa volta si mostra più preoccupato di scrivere pezzi per farsi bello agli occhi delle ragazzine di età compresa fra i 14 e i 17, piuttosto che darci dentro con la voce così tanto simile al Grande Maestro Mike Patton. Vorrei sapere se sia ancora possibile (e se lo sia mai stato) definire gli Incubus una band nu-metal dato l'alto contenuto rock/pop da quattro soldi di "Morning View": vogliamo chiamarlo nu-pop-rock? Facciamo pure!
Ecco qui le prove: Wish you were here si basa su una noiosissima linea melodica la quale poi si apre - inutilmente - in un ritornello che potrebbe fischiettare pure il prete della parrocchia vicino casa mia;
Blood on the ground invece tira fuori il loro lato più aggressivo, ma manca ancora un obiettivo ben definito per renderlo credibile, soprattutto nella struttura del brano. Già viene voglia di premere STOP e procedere in altri ascolti…
Invece premo il tasto che mi porta al pezzo successivo: ancora chitarra acustica con violino qua e là. Poca inventiva. Zero idee. Che palle. Devo proseguire in questo percorso di auto-tortura? Con l'amaro in bocca vado avanti…
Attenzione: sembra ci sia un decollo nel pezzo Have you ever, l'energia inizia a farsi sentire, le chitarre pompano e il basso all'inizio sleppa (quasi) violentemente, ma la conferma di questo decollo ha senso solo se il brano successivo è altrettanto - se non di più - pieno di carica.
Le mie speranze cominciano a crollare nuovamente: Are you in? è un concentrato di surrogati melodici con un particolare gusto per la presa in giro bella e buona… Non ci siamo proprio. Questo disco non mi ha dato nulla, la mia emotività non è stata minimamente sfiorata.

Il rock/pop sta altrove, e "Morning View" va evitato allo stesso modo con cui si evita una cacca in mezzo alla strada. Il classico esempio di "occasione mancata" per cinque musicisti tecnicamente preparatissimi.

Elenco tracce e testi

01   Pardon Me (live) (04:16)

02   Favorite Things (03:44)

I'm thinking of my soul severity
And I know everything you hate in me
Fill me up with over-pious badgerate
Throw them up; one of my favorite things

Too bad the things that make you mad
Are my favorite things
My favorite things

Remember all the lessons fed to me
Me, the young sponge, so ready to agree
Years have gone; recognize the walking dead
Now aware that I'm alive and way ahead

Too bad the things that make you mad
Are my favorite things
Hell ya
Wo ya
I'm so happy

I see you looking
I know that you're thinking
That I'll never go anywhere
The things that I've done
And the things that I've seen
I don't really expect you to care
Go!

Too bad the things that make you mad
Are my favorite things
Hell ya
Wo ya
I'm so happy
Too bad the things that make you mad
Are my favorite
Too bad the things that make you mad
Are my favorite things.

03   Clean (live) (04:11)

04   Drive (acoustic) (03:47)

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Altre recensioni

Di  VincVega

 Questo disco non è degli Incubus, è di un'altra band che ha cambiato completamente stile.

 Basta guardare l'inizio del video di 'Wish You Were Here': gli Incubus corrono su un ponte inseguiti da una folla di ragazzine urlanti, manco fossero i Blue!!!


Di  dark schneider

 "Se siete disposti a provare e a comprendere sarà carino e rinfrescante, altrimenti POTETE calare di una stella il voto che ho dato."

 "L’inizio inganna ma alla terza traccia il putiferio: 'Wish you were here'... MTV. Porc... guarda te si sono venduti anche loro."


Di  bella_Bartok!

 Morning View ha segnato l'inizio della fine della mia breve ma intensa amicizia con gli Incubus.

 Un disco piacione con una serie di tentativi impressionanti (e imbarazzanti, a volte) di riproporre il successo di 'Drive'.