Per molti il nome James L. Brooks porterà alla mente subito un'associazione, ed è corretta, è proprio il produttore esecutivo del serial cartoon "The Simpsons"; ma Brooks è un regista e sceneggiatore di lunga data che vanta, nel sua seppur ridotta produzione, almeno due film di culto e molto interessanti, uno è "Qualcosa é Cambiato", gioiello del 1997 con Jack Nicholson e Helen Hunt, e l'altro è "Voglia Di Tenerezza" del 1983. Di quest'ultimo tratta la recensione.
Brooks porta sullo schermo "Terms Of Endearment", romanzo del 1975 di Larry McMurtry, una storia intensa che riporta la vita di due donne, madre e figlia, nell'arco di trent'anni tra scontri, felicità inattese, momenti gioiosi e dolori insopportabili. Non fatevi ingannare dal titolo, "Voglia Di Tenerezza" non è una pellicola sentimentale che cade nel melenso, al contrario è un film che tratta i rapporti affettivi con uno sguardo discreto e rispettoso nei confronti dei personaggi e del pubblico e che riesce a riportare pienamente le difficoltà della vita senza troppa retorica e alla fine lascia lo spettatore toccato dalle vicende di Aurora (SHIRLEY MACLAINE) e Emma (DEBRA WINGER) ma non sconvolto o abbattuto; il regista non vuole strappare lacrime a tutti i costi e lo fa cercando di usare dialoghi normali e non enfatici, illustrare situazioni comuni di sofferenza senza sfruttarla e questo viene apprezzato dallo spettatore che rimane preso dalla storia ma non travolto.
Si tratta di una storia drammatica, ma il dramma vero e proprio è solo concentrato nell'ultima parte del film, in precedenza i toni sono altri e per molti tratti "Voglia Di Tenerezza" è una commedia fresca e stuzzicante con momenti molto comici, perché le due vite di Aurora e Emma sono molto diverse e su questa diversità apparentemente invalicabile la storia prende numerosi spunti ironici inserendoli in modo perfetto nel contesto narrativo generale. La Maclaine e la Winger sono protagoniste di duetti splendidi, riportano in modo delicato e riuscito battibecchi telefonici, liti furibonde lasciando sempre trasparire la complicità che le lega. Il personaggio di Aurora è veramente bello, una donna ormai che ha passato i cinquant'anni rimasta vedova troppo presto e che nonostante sia molto corteggiata non ha nessuna intenzione di cedere agli spasimanti, sarà l'incontenibile vicino di casa (Jack Nicholson), ex astronauta troppo debole nei confronti di alcool e ragazzine, a farle cambiare idea. Perfetta nella parte la Maclaine che sfoggia tutto il suo talento, da ricca donna altera e spocchiosa dal senso dell'umorismo tagliente a innamorata e molto più libera, fino a donna distrutta nell'animo da un dolore troppo grande da sopportare da sola.
La regia di Brooks è fluida e mantiene legate tutte le parti della storia riuscendo a dare ritmo al film e non far pesare le due ore di durata, una confezione complessivamente molto buona con una colonna sonora semplice di sottofondo funzionale alla storia, un cast bravo e dalle scelte riuscite, splendidi Nicholson e la Maclaine (entrambi vinceranno l'Oscar), ottimi la Winger e Jeff Daniels nel ruolo del marito. Cinque Oscar complessivi, regia, sceneggiatura non originale, miglior film e i già citati per gli attori, una pellicola molto bella che mi ha sorpreso e che consiglio anche perché la coppia Nicholson-Maclaine è azzeccatissima.
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