E finalmente ecco il disco "cazzone" dell'anno!
Titolare un ragazzotto di Memphis, con Elvis nel sangue e tutto lo scibile garage punk nel cuore. Non uno di primo pelo il buon Jay, già attivo un lustro fa come leader dei (pesantissimi) Lost Sound, autori di un garage a tinte foschissime; niente di più distante da quanto Jay pubblica da solista.
Disco dall'appeal irresistibile e dalla concentrazione quasi impossibile di ritornelli e refrain memorabili. A volte smaccatamente pop, a volte filologicamente garage-punk, sempre sopra la media qualitativa di molti altri coabitatori dell'universo garage odierno.
Sarà il fatto di essere una collezione di singoli (la seconda dopo quella dei singoli '06/'07), ma si fa fatica a scartare qualche brano all'interno dei 13 del disco. Che spaziano con fastidiosa facilità dal punk pop alla Replacements ("Painted Shut"), a ombrose marce alla Fuzztones ("An Ugly Death"), inni flower punk fra Undertones e Count Five ("You Mean Nothing To Me" e la fantastica "Always Wanting More"). Ecco proprio gli Undertones possono essere un paragone centrato, non propriamente musicale, quanto di sensazioni di gioia imbecille e spensieratezza adolescenziale che vi da una "Teenage Kicks". Non pago il ragazzo aggiunge al già succoso piatto incursioni in un ipnotismo ebete alla Devo ("Fluorescent Grey" già dei Deerhunter) e tre simil ballad finali da brivido: "No Time" ha un non so che dei Pavement acustici, "You Were Sleeping" una svenevolezza da Smashing Pumpkins (?) e "I'm Watching You" le stimmate immediate della canzone da dedicare alla vostra prossima fiamma.
Dubito Jay possa ripetersi a lungo, magari mi sbaglio, e ammetto di essere un pessimista a priori, quindi affrettatevi a innamorarvene e a imprimervi nella corteccia queste tredici perle, magari fra due mesi sarà troppo tardi, un po' come la frutta di stagione.
P.S: Dedicato a te Trell, non ho fatto in tempo a chiederti se ti piaceva....anche perchè so che ti avrebbe fatto cagare! Tié!
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