Ho conosciuto le canzoni di Victor Jara tramite alcuni suoi estimatori come Robert Wyatt, i Clash, i Calexico e vari altri, poi Daniele Sepe fece un bellissimo album a lui interamente dedicato “Conosci Victor Jara?” e mi capitò di trovare questo libro.

Raccontare la storia di un uomo così poliedrico e carismatico come Victor Jara poteva riuscire solo a chi lo conobbe meglio di chiunque altro, la moglie Joan, che pur essendo inglese, per tutta una serie di circostanze casuali, come sempre accade, incontrò Victor in Cile all’Università, insieme a lui crebbe due figlie e divenne cilena a tutti gli effetti.

Leggere dei suoi ricordi, di quel lontano e tormentato paese, di quella strana stagione politica piena di attese e di dolore è nello stesso tempo bello per la leggerezza con cui racconta delle vite che si sono incrociate nella speranza di un mondo migliore ma anche triste e doloroso per come, poi, le cose sono andate.

Oramai il ricordo di Victor Jara si perde nella leggenda delle sue canzoni, poesie in musica che vengono sentite in tutto il mondo e riconosciute come simboli di libertà e lotta per i più deboli. Di alcune racconta la genesi e i momenti da cui sono scaturite.

Ma con questo libro, Joan ci riporta all’uomo.

Il mito farà pure il suo corso, un po’ come è stato per il Che, ma l’uomo è altro ed entrare nella sua vera dimensione fa un certo effetto.

Scopri, per esempio, che da attore diplomato con una borsa di studio, diventa regista teatrale di successo, attività che sarà la sua vera passione e che col passare del tempo si dedica alla canzone perché capisce che così può raggiungere più persone, il popolo, per sostenere il suo impegno politico in modo migliore e più efficace, come fosse un’arma.

Vedi le persone che amava e frequentava, Violeta Parra, gli Inti-Illimani, i Quilapayùn, i compagni della Nuova canzone cilena, l’amicizia con Pablo Neruda e Salvador Allende e poi i viaggi, i concerti, le collaborazioni, l’Europa, Cuba e l’incontro con il Che, i progetti di teatro e danza, insomma uno che non si fermava mai, protagonista del fermento culturale e politico in Cile e fuori.

Senti delle piccole e grandi storie in cui si ritrovava coinvolto, sempre animato da quella passione civile nata dalle sue origini contadine e sostenuta con coerenza fino alle estreme conseguenze.

Poca retorica, direte, ma di retorico nella sua storia non c’è nulla.

Lavoro si, concretezza, ricerca continua di migliorare le sorti di un popolo stremato da fame, calamità naturali e soprattutto da una classe di ricchi sempre più avidi e spalleggiati dagli USA, terrorizzati da Castro e sempre a caccia di comunisti da combattere.

Si respira arte e coraggio, paura e sfinimento, sempre in alternanza, con periodi felici ed altri di grande tensione. Il periodo delle vittorie elettorali con la speranza accesa, poi i preparativi del golpe, molto chiari ma inevitabili con le relative difficoltà a combatterli e infine il golpe con i massacri e la disillusione.

Dopo Allende ed il suo staff, fu tra i primi a cadere nella rete della famigerata polizia segreta di Pinochet.

Oggi è l’anniversario della sua morte o perlomeno è il giorno indicato sulla sua lapide, anche se potrebbe essere stato ucciso un paio di giorni prima. Una lapide che non è mai stata priva di fiori freschi da allora.

Finisce lì la sua storia e ne inizia un’altra, infinita, come la canzone del sottotitolo.

Ho sintetizzato per ovvi motivi, ma la lettura è scorrevole e limpida. Una pagina di storia e di vita che, per me, merita di essere sempre più conosciuta ed è ciò che Joan Jara ha cercato di fare.

Letto parecchi anni fa e ripreso recentemente, questo libro è, purtroppo, difficilmente reperibile se non in mercatini o su Ebay. E’ un vero peccato ed il perché non sia mai stato ristampato è un mistero. Faceva parte della collana Continente Desaparecido di Sperling & Kupfer, una bellissima iniziativa editoriale. Ajò

Non mancate di rivedere la molto bellissima recensione di Lector https://www.debaser.it/victor-jara/pongo-en-tus-manos-abiertas/recensione-lector e anche quella di AJM https://www.debaser.it/victor-jara/pongo-en-tus-manos-abiertas/recensione , le uniche due che ho trovato.

Carico i commenti... con calma