Individuata la domanda, trovata l’offerta.

Nei primi decenni del XIX secolo, Edimburgo sta vivendo il suo lercio “illuminismo”, fatto di esecuzioni pubbliche e di affollati mercati; malgrado tanta arretratezza, essa è diventata realmente punto d’incontro di professori e studenti di anatomia, che l’hanno resa la capitale europea della medicina. Motore e benzina di questa medicina sono rispettivamente la pratica della dissezione da una parte e i cadaveri dall’altra. A regolare la pratica della dissezione, che nella storia poche società avevano permesso, ci sono vari atti regi: uno di questi, il Murder Act, permette la dissezione dei corpi dei condannati.

Il narratore che ci porta dentro la storia di Burke e Hare (“a true story, excepts for the parts that are not”) è proprio il boia, che, grazie a questo atto, ha fatto fortuna: vende i corpi dei giustiziati al miglior offerente. Questo, fino a che la Reale Accademia di Chirurgia di Scozia, diretta dal professor Monroe, tramite legge dello stato, non ha ottenuto la fornitura dei corpi di tutti i condannati, uccidendo così il mercato e lasciando il rivale di Monroe, il dottor Robert Knox, “la mente più brillante del suo tempo”, senza la benzina necessaria per continuare la propria ricerca.

Alla sua domanda manca sufficiente fornitura di cadaveri in offerta; e quando la domanda per un certo bene supera l’offerta si crea una possibilità di guadagnare. Basta solo aspettare che si facciano avanti gli imprenditori adatti.

Lo sono forse i protagonisti di questa storia?

A prima vista, Burke e Hare non lo sembrerebbero. Sono arrivati dall’Irlanda in cerca di fortuna e non gliene va bene una: la vita coniugale di Hare ristagna tra alcolismo e impotenza, mentre una truffa ideata da Burke viene smascherata dalla folla. Inoltre, l’ospite dell’ostello della signora Hare muore prima di aver pagato l’affitto. Ma, quella che sembra l’ennesima catastrofe economica, può trasformarsi in un’opportunità…

Il collegamento tra le vicende dei dottori e quelle dei due ciarlatani irlandesi - così come tutto il film - è rappresentato da John Landis attraverso un ritmato e preciso montaggio alternato. Burke e Hare hanno il prodotto, il dottor Knox il denaro.

L’ascesa dei due protagonisti in questo mondo è costellata di scene violente e macabre, figlie della strada intrapresa dai due. Si va dalla dissezione di un corpo animato all’esposizione di un cadavere mangiato dai vermi, dalla dissepoltura di uno scheletro alla morte di un eroe per soffocamento (da Burke ha origine il termine burking, soffocamento), schiacciato “nella comodità del suo letto dai suo amici” Burke e Hare. A sottolinearne il lato grottesco e folle, sono l’esito finale e soprattutto le parole dei personaggi che, attraverso l’umorismo più nero, fanno da contrappunto alla suddetta violenza.

Come le battute, sono comici i personaggi protagonisti: Burke, interpretato dal bravissimo Simon Pegg, (The Shaun of the dead, Hot Fuzz e The World’s end) è la spalla perfetta per le battute di Hare, interpretato da Andy Serkis, già Gollum nel Signore degli Anelli. Ad essi si affiancano una trafila di personaggi sopra le righe, eccentrici e bizzarri. Tra gli altri, la signora Hare, caratterizzata da una lingua velenosa, è prima una moglie disperata e piena d’astio, poi una spregiudicata tesoriera e un’amante lussuriosa; Ginny è una coraggiosa prostituta che ambisce a diventare una stella del teatro portando in scena il Macbeth; il dottor Monroe con leggerezza opera da macellaio la sua professione medica, mentre il professionale dottor Knox con la stessa leggerezza tratta il rifornimento di corpi o cadaveri “freschi”.

A sostegno dell’intreccio vi sono delle musiche scozzesi e un montaggio capaci di legare le vicende di questi e altri personaggi in modo magistrale: gli ingranaggi del racconto sono oliati perfettamente.

Insomma, a trent’anni di distanza dal folle capolavoro dei Blues Brothers, Landis, facendo affidamento inoltre a una struttura rigorosa e a dei dialoghi surreali, si dimostra sempre in grado di portare al cinema delle opere brillanti e divertenti.

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