"- Come sa tutto questo? E' un diavolo?-
- Sono solo un uomo - rispose Padre Brown - e pertanto ho tutti i diavoli nel cuore -"

Chesterton , "Il pugnale alato"

A ciascuno il diavolo che gli tocca (non necessariamente che si merita, ahimè). A Trey Spruance è toccato Xaphan, un demonietto di seconda classe (anche se era con Satana dall'inizio della Grande Ribellione).  In effetti il nostro Xaphan, al pari di Trey Spruance, di invettiva ne aveva parecchia, giusto prima del Grande Sfratto stava almanaccando un piano per dare fuoco a tutto il paradiso. Comunque se diamo retta al "Dictionnaire infernal" di Collin de Plancy (libro che vi consiglio di tener sempre a  portata di mano, non si sa mai che vi dovreste necessitar di qualche invocazione e/o esorcismo) la figura di codesto demone risulta piuttosto ridicola, una specie di harry-potteresco elfo con tanto di soffietto, per di più inutile perchè costetto da entità superiori a soffiar le fiamme dell'Abisso solo con il soffio della bocca e delle mani (per di più anche qualche peto nella versione apocrifa, "anche gli angeli mangiano fagioli" e ogni tanto soffrono pure di aereofagia).  

Trey Spruance probabilmente lo conoscerete nella veste di chitarrista dei Mr. Bungle. Su allmusic si legge che i Secret Chief 3 sono sostanzialmente i Mr. Bungle senza Patton. Una definizione a dir poco riduttiva. Questo gruppo spazia più che altro nell'ambito della musica orientale (Arabica, Persiana, Indiana), realizzando un efficace melange con sonorità Surf Rock, Exotica ed Elettroniche.

Il nome della band già di per sè è indicativo. I "Secret Chiefs" nella tradizione occultistica sono una sorta di autorità cosmica responsabile dell'ordine morale del cosmo. Semplici persone umane, ma con terribili e potentissimi poteri. Si vocifera che pure Aleister Crowley fosse in questa simpatica congrega, ma personalmente non ci credo, essendo Mr. Crowley un noto sborone e un personaggio un pelino troppo appariscente per far parte di una società così segreta.

A questo punto Xaphan mi assista nel doveroso onere di un track by track:
1. Sheburiel - Un semplice riff hiddish metal ricorsivo, con sottofondo di exotica-conga-elettronico, con improvvisazioni schizzoide, archi e chitarra.
2. Akramacharei - Chitarre surf, violini struggenti, sonorità tipiche di quei matrimoni macedoni dove la gente si ubriaca per tre giorni di fila. Una Kochani orchestrar elettrificata.   
3. Shoel - Intro di conga, tanto per fare atmosfera. Chitarra distorta alla Buckethead versione turca. Giro di bassi poderoso. Molto funky.
4. Bakariel - Un tema disteso e lirico, praticamente morriconiano. Arpa e cori di sottofondo.
5. Bezriel - Jewish hard rock, più o meno quello che avrebbero i suonato i deep purple dopo un corso accelerato di talmud. It really rocks !
6. Kemuel - Arriva il circo degli orrori, signori e signore, il più grande spettacolo del mondo. Danze di vampiri impazziti, sarabande di clown ubriachi e sanguinari,  più o meno come nel primo dei Mr. Bungle.    
7. Labbiel - Un cedro del libano in fiamme, con cori trance e conga di sottofondo. Orgiastica, una buona colonna sonora per un sabbah.
8. Asron - La mia preferita di tutto il disco, tziganata manouche in versione punk
9. Balberith - Pezzo incentrato su un giro di bassi che sostiene delle poderose trombe.
10. Omael - aAtro pezzo che non sfigurerebbe ad un matrimonio macedone.
11. Hamaya - organo, canti di sapore quasi gregoriano, solenne e austera.
 
Nel seguente link:

http://www.webofmimicry.com/museum/

si possono trovare come in  una sorta di mini-debaser delle loro recensioni di libri e di dischi, tra cui Harry Partch e Borges. Come non amarli.

Assieme al Volume 4 (Orobas con Koby Israelite) ed al Volume 7 (Asmodeus con Marc Ribot) fa parte dei volumi della serie dal taglio più rock.

PS. Un sentito grazie a Muitosaudosismo per le sue dritte.

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