Navigando su Debaser, ieri pomeriggio, mi sono accorto di una terribile lacuna. Una mancanza tanto grave da mettere in discussione l’importanza del sito stesso.
Dimenandomi tra recensioni di gruppi e album piuttosto underground, alternative e spesso sconosciuti, che tanto fanno sbrodolare gli utenti debaseriani, mi è parsa evidente l’assenza di due righe relative al cd che, dati alla mano, in Italia ha venduto più di tutti nella prima parte del 2015.
Sto parlando di Lorenzo 2015 cc. L’autore, chiaramente, Jovanotti.

Voglioso di coprire questo buco e armato di infinita pazienza, mi precipito a ascoltare quest’opera, uscita il 24 febbraio scorso e ininterrottamente ai vertici della classifica FIMI (già 150.000 copie vendute).
Si tratta di un cofanetto composto da due album, per un totale di trenta canzoni: un vero mattone!
Alla terza traccia, però, mi rendo conto di averlo già ascoltato. Di averlo già ascoltato e prontamente rimosso, per la gioia delle mie orecchie.
Preambolo sarcastico a parte, sono un discreto fan del Lorenzo nazionale, mi sono sciroppato quasi tutti i suoi lavori, apprezzandone le evoluzioni recenti e le svolte artistiche più dolci e meno “rap” delle origini.
Mi han lascito piacevoli impressioni pezzi come Le tasche piene di sassi, A te,Mi fido di te, ma anche tracce più dance e spinti come Mezzogiorno, Tensione evolutiva, La notte dei desideri, Safari.
Insomma, l’ultimoJovanotti mi piace eccome.
Non l’ultimissimo però.
Infatti Lorenzo 2015 cc esce come un disco eccessivo nella forma, ma poco incisivo nella sostanza. Le tracce, veramente troppe, appaiono tutte simili. Certo, fresche, allegre, a volte romantiche, ma senza mai raggiungere gli apici dei lavori precedenti.
Ascoltando i temi trattati, sembra che quello in cui sia immerso il buon Cherubini sia un mondo perfetto e colorato, fatto di buone azioni, energia, calore e positività. Un mondo tutto suo, insomma, un mondo che si distacca clamorosamente dalla situazione italiana. Certo, sono ben lungi dal valutare un’opera di Lorenzo dal punto di vista politico , e il recente endorsement fatto dal cantante toscano al governo italiano ha creato un vespaio di polemiche, neanche del tutto giustificate, che non sto a commentare. Tuttavia questo racconto forzatamente felice, zuccheroso, a tratti diabetico, dopo un paio di pezzi ha già stufato.
L’impressione è che la spinta evolutiva di Jovanotti si sia arrestata, così come la sua energia, incatenata in decine di tracce abbastanza simili tra loro destinate a avere poco successo in radio (per quanto possa avere poco successo un singolo di Jovanotti.)
A volte si ha la netta sensazione che l’autore provi a emulare i successi del passato, senza riuscirci. L’estate Addosso vorrebbe assomigliare a Estate, gli Immortali, dovrebbe sostituire Il più grande spettacolo dopo il Big Bang, Ragazza Magica è nelle idee dell’autore il sequel di Baciami ancora: il tentativo è fallito, manca lo smalto dell’ultimo periodo, e i pezzi sembrano copie sbiadite dei più riusciti originali.

Ovviamente evito di fare un track by track: con un disco così pieno c’è il rischio di addormentarsi, e io stesso ammetto di aver rimosso qualche pezzo che non ho alcuna intenzione di rispolverare per l’occasione.
Segnalo Sabato, primo singolo estratto, che almeno si contraddistingue per l’originalità dei suoni: il video è stato girato da Salmo, e non so se sia un merito o una colpa, ma è una curiosità che mi son sentito di condividere con voi.
Poi c’è L’astronauta, il mio pezzo preferito, un pò romantico e un pò visionario, l’unico che ho tenuto sull’mp3.
Ci sono anche L’estate addosso e gli Immortali,che sono gli altri due estratti, veramente nulla di speciale; poi c’è un racconto “Caravan story” che non si avvicina minimamente a ”quando sarò vecchio” , canzone clamorosamente riuscita di qualche cd fa; e ci sono altre 20-25 canzoni del tutto uguali, un pò dance, un pò classiche, un pò romantiche, infarcite di frasi fatte, amore, pace e e fantasia.

Ti basteranno per riempire San Siro e vendere cifre da capogiro, ma mi spiace, caro Lorenzo, per me è un no!

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